Capitolo 25. Turbolenze d'amore parte due.

1K 44 88
                                    

Futura

Ciro, aveva passato la notte al poligono di famiglia

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ciro, aveva passato la notte al poligono di famiglia.
L'indomani, mi preparaì e profumaì, mentre Simona, con gentilezza e affetto, mi portò la colazione in camera.
Si mise anche a giocare con la piccola Sole, in modo da concedermi un bagno rilassante.
Ne avevo bisogno, ero tesa e dovevo essere una roccia per mia figlia.

Feci l'errore più grande della mia vita, ne approfittaì della fiducia di Simona, per scappare.
In realtà, volevo solo vedere mio padre.
Ma una guardia dei Ricci, scoprendomi, mi picchiò e rinchiuse in camera.

Ciro

Nemmeno sparare contro una sagoma di legno, mi faceva stare meglio

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Nemmeno sparare contro una sagoma di legno, mi faceva stare meglio.
Volevo ridurre in brandelli, quella donnaccia!

Mi feci una doccia nel bagno, del nostro poligono.
Avevamo una casetta prefabbricata.
Insomma, lo avete capito i confort e i soldi non ci mancano?
La serenità e l'amore, a bizzeffe!

Venne mio fratello Pietro, a prendermi con la sua Audi Nera, come sempre dovevamo fare il nostro "lavoro".
Stavo malissimo e mio fratello lo avvertì.

:<<Oh staje bon?>> disse Pietro, preoccupato.
:<<Firmet.>> dissi mentre una lacrima mi rigava il viso.

Piccola Futura, mi rendi umano!

Mio fratello accostò, eravamo in una strada periferica.

Uscì, mi sentivo come se qualcuno mi stesse levando il respiro.

:<<Cirù me staje facenn preoccupà.>> disse Pietro, seguendomi.
:<<Nu sto bun.
Sto mal.
Agge sbagliat.
L'ha vendetta, nu m'ha fatt sta bun, sto angor cchiù mal.
L'arragge nu se fermat.>> dissi urlando e sfogandomi.
:<<Pur pe me, nu ne maje fernut.
Solo la mia famiglia, mi rende felice.>> disse onesto Pietro.
:<<Nu sapev ca m'avev sentì accussì.
Nu sapev.
Agge sbagliat tutt cos.
È complicat.
Nu sto capenn nient.
Futura, me fottut o'sistem.>> dissi strattonandomi i capelli.
:<<Non sto capendo.
Cosa non sapevi?>> chiese mio fratello, mentre dava gas alla sua sigaretta.
:<<Che me fa mal o core.
Ogni volta che guardo Futura e gli dico che andrà tutto bene.
Mento.
Stamme in guerra.
Non andrà mai bene.
Il suo viso innocente e il pianto di mia figlia, mi uccidono ogni volta.
Affondano come lama nel mio cuore.
Nu me so maje sentut accussì.
Stog mal.>> urlaì.

𝑨𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒊𝒃𝒊𝒕𝒐. 𝑪𝒊𝒓𝒐𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊 𝒆 𝑭𝒖𝒕𝒖𝒓𝒂𝑫𝒊𝑺𝒂𝒍𝒗𝒐.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora