La mattina seguente è la voce di Josie a svegliarci, bussando alla porta per avvertirci che la colazione è tra trenta minuti. Con calma mi metto a sedere sul materasso e stiracchio le braccia ancora assonnate.
«Buongiorno», sbadigliano le ragazze in contemporanea. Io guardo il pavimento, dove Seb dorme beatamente abbracciato alla chitarra. Gli lancio il cuscino addosso. «Buongiorno principessa, dormito bene?»
Lui inarca la schiena e ruota il torace. «Una meraviglia» commenta ironico.
Ronnie scende con un balzo dal letto, i capelli ricci sono legati in uno chignon voluminoso e scombinato e questo vale anche per la frangetta di Kelly.
I raggi del sole illuminano l'intero abitacolo, osservo la polvere danzare nei fasci di luce.
Una alla volta sono tutte già in piedi, Sebastian compreso.
«Non vieni a darti una rinfrescata al bagno?» domanda Veronica.«Ora arrivo, voi cominciate ad avviarvi. Sapete quanto sia difficile per me alzarmi dal letto!» ridacchio gettandomi con la schiena all'indietro.
Annuiscono ed escono fuori dal bungalow lasciandomi sola nel silenzio della natura. Il sorriso svanisce e, quando ormai sono lontani, calo i piedi nudi sul pavimento ed estraggo la valigia da sotto il letto. Ricerco tra le tasche e prendo tra le mani uno scatolino bianco. Ogni volta è sempre un pugno in faccia. Senza drammi prendo e mando giù la compressa, chiudo gli occhi per via del brutto sapore.
Dopodiché torno a stendermi sul letto e fisso il soffitto come se fosse un cielo in cui far sperdere i pensieri. Ho bisogno di scacciare via in qualche modo tutti i dilemmi che mi affollano la testa, non voglio sprecare tempo a rimuginarci sopra.
Metto fine al mio flusso di pensieri rifacendo il letto, poi preparo un cambio da indossare — shorts di jeans e una canotta rosa carne — e mi dirigo verso i bagni. Sono esattamente gli stessi delle scuole, composti da lavandini, specchi e gabinetti ma con l'unica differenza che è la presenza delle docce. Incrocio le mie amiche ed altre ragazze, qui dentro è pieno di creme e cosmetici vari, soprattutto dove c'è Vanessa.
Utilizzo le docce come spogliatoio e ne esco poco dopo con il mio pigiama di Stitch tra le braccia.
«Ho una fame assurda!» si lamenta Claire mentre usciamo dal casolare e ci avviamo verso la mensa. La cosa bella sono i pannelli solari posti sul tetto in modo tale da utilizzare energia pulita. La mensa anche è molto semplice: ci sono tavoli da pic-nic e ovviamente la cucina, dove ognuno può prepararsi quello che più desidera.«Cosa volete? Stamattina me ne occupo io» esordisce Kelly.
«Sei premute d'arancia e tanti biscotti» propongo io, nel frattempo occupiamo un tavolo di fianco alla vetrata. Dall'entrata noto Iris arrivare e sono felice nel constatare che ha fatto qualche amicizia. «Torno subito», intimo ai miei amici prima di andarle incontro.
«Ma buongiorno signorina»«Hey, tutto bene?»
«Ho preso le medicine della mattina» replico a voce bassa. «Tu piuttosto, vedo che hai già fatto centro!»
Sorride, mettendo in risalto le fossette. «Sono molto simpatici»
Le sfioro la punta del naso col dito. «D'accordo, allora ti lascio a loro. Ci vediamo tra un po' per cominciare a giocare»
Kelly arriva al tavolo con la colazione e ci scambiamo quattro chiacchiere. Anche Shane, Emily e Brett arrivano in mensa. L'altro capitano mi rivolge un cenno con la mano che io ricambio con un sorriso, poi la voce acuta di Vanessa lo invita a sedersi con lei. I gemelli lo seguono, Emily ha la stessa faccia scontenta di ieri sera.
«Mi domando perché Emily sembri così...» cerco una parola adatta a definirla, ma Kelly mi precede.
«Gelida? Rigida? Flemmatica? Scegli il parolone che più ti aggrada, ad ogni modo il concetto è quello»
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Our Last Summer
WerewolfAmy è una diciassettenne dall'indole romantica e da sempre crede che l'estate abbia qualcosa di incantato, come una magia che aleggia nell'aria. Il White Firs è pronto ad ospitare per il loro ultimo anno Amy, i suoi amici, le loro storie e i loro pi...