Tempismo sbagliato

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-Maestro..- furono le uniche parole che uscirono dalla bocca di Kazuha che si era aggrappata a quel corpo che si parò davanti a lei stringendola.
Afuro l'aveva abbracciata per prendere lo shuriken mortale al posto di lei, la punta affilata si era conficcata nella schiena, squarciando la stoffa e la carne macchiando la divisa da jonin di sangue che non voleva fermarsi di scorrere. Degli shuriken più piccoli si erano conficcati in altri punti vitali dilaniando la carne e i vasi sanguigni.
Afuro respirava a fatica e con un evidente affanno con il sangue che gli colava dalla bocca, strinse la sua allieva portando la testa di lei sul suo petto con le poche forze che gli rimanevano, nel mentre un dolore atroce gli impedì di dire altro.

-Accidenti, avrei dovuto immaginarlo che Afuro sarebbe arrivato.- disse Haibara seccata.
Si portò le mani sui fianchi e, vedendo la scena disperata davanti a sé, sorrise con un ghigno.
-Meglio così..- ridacchiò.

-Maestro!- Kazuha non sapeva cosa provare, le sue mani tremavano e non sentiva ancora le gambe, non poteva muoverle. I suoi occhi bruciavano per le lacrime e un nodo le strinse la gola impedendole di gridare.
Non capiva cosa fosse successo, il tutto era avvenuto troppo in fretta.
Prima aveva davanti Haibara, poi il corpo del suo maestro.

-Non...ti...permetterò...di farle...del male..- disse Afuro respirando a fatica e sputando sangue, guardò Haibara che sorrideva con gusto nel vedere quella scena.
La mano di Afuro le tenne il capo tenendolo contro di sé, la strinse forte con le ultime forze che gli rimanevano.

-Se non altro uno è andato, anche se riuscirai a fermare l'emorragia morirai per il veleno con cui ho preparato quegli Shuriken. è un vero peccato..- disse Haibara ridendo. Fece dei segni con le mani e gli Shuriken, sia quello grande sia quelli più piccoli che erano conficcati nel corpo di Afuro, si sciolsero formando una pozza di metallo fuso mischiandosi col sangue. Sguainò la katana e la fece roteare come se si stesse preparando ad attaccare ancora. 
-è finita..- disse.

Afuro strinse i denti e tossì sputando altro sangue a colpi di tosse, Kazuha rimase paralizzata per qualche secondo ascoltando gli ultimi battiti del cuore del suo maestro. Guardò il suo volto, quel fascino che tanto lo caratterizzava stava svanendo, tra il sangue sul volto e sui capelli e il pallore che stava colorando la sua pelle. Non sapeva cosa fare, avrebbe dovuto attaccare Haibara o curare il suo maestro?
"Sono sola...non posso fare niente.." pensò.
-Arte del legno, crescita rigogliosa!- dei tronchi avvolsero Haibara stritolandola e impedendole di muoversi.
Afuro, privo di forze, si accasciò per terra sul fianco e Kazuha rimase seduta affianco a lui.
Era paralizzata, il suo corpo non rispondeva ai suoi comandi e la sua mente era piena di nebbia.

-Capitano Yamato..- gli occhi di Kazuha si illuminarono vedendo il capitano arrivare.

-Kazuha è tutto..- si bloccò vedendo le condizioni di Afuro, mentre lei provava a medicarlo con le mani, una parte del corpo ricoperti di sangue e le lacrime che le scendevano dagli occhi.
Afuro, immobile a terra, respirava debolmente e teneva gli occhi chiusi.

-Pensate sul serio di fregarmi con l'arte del legno? Idioti...visto che il mio lavoro l'ho fatto, anche se parzialmente, me ne vado. A presto, Kazuha.- Haibara tranciò i tronchi con la katana liberandosi e saltò sul ramo di un albero, poi fece dei segni con le mani e scomparve in una nuvola di fumo.

-Kazuha, Afuro!- disse Yamato andando verso di loro. Kazuha tentava invano di medicare il suo maestro il cui sangue sgorgava dalle ferite e non ne voleva sapere di smettere.
La ferita non si rimarginava nonostante gli sforzi di Kazuha.

-Capitano Yamato!- era la voce di Naruto che, non appena vide la scena, sentì un tonfo al cuore.
-Ma che cavolo è successoo.- balbettò Naruto con gli occhi sbarrati.

-Naruto, vai a chiamare i rinforzi! Servono una squadra medica e un trasporto, subito!- disse Yamato. Sakura si avvicinò ad Afuro e aiutò Kazuha con le sue arti mediche.

Qualcuno Per Cui Vale La Pena Combattere (Kakashi Hatake)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora