Il sole stava calando, finalmente, e lo osservavo attraverso la grande vetrata della sala hobby.
Avevo già il mio vestito addosso, pronta per la festa di Jacob a cui saremmo dovuti andare poco dopo.
Ryan, anche lui già pronto da un po', sedeva nel suo piccolo ed accogliente studio, circondato da libri di autori a me sconosciuti.
Grandi classici e libri di letteratura che proprio non hanno mai fatto per me. Nelle mie vene scorreva il sangue di una lettrice di genere romance, il genere che riesce a far sognare, a catapultare il lettore tra quelle pagine che si stringono fra le mani, in una vita parallela e così dannatamente perfetta da sembrare vera. Così reale da riuscire a modificare il proprio modo di essere.
Le palpitazioni, le farfalle nello stomaco, i brividi che alcuni racconti riescono a procurare al corpo.. Questo è ciò che amo nella lettura: divenire la protagonista del racconto, parola dopo parola.
«Tesoro, né hai ancora per molto?» Domandai alzando la voce, davanti la porta chiusa del suo studio. Mi innamorai della serietà e dell'impegno che Ryan ha sempre donato a ciò che amava, ma alcune volte sembrava tenere più al suo lavoro che alla nostra relazione. Tuttavia non mi focalizzai su quel pensiero, lo lasciai scorrere come fosse un potente getto d'acqua sul corpo: pungente, ma rapido.
«Brigo un'ultima faccenda e ci sono, tesoro.» Annuii nonostante lui non potesse vedermi e poggiai la schiena contro la porta, sospirando.
Ci comportavamo già come fossimo un marito ed una moglie... cosa sarebbe cambiato dopo la cerimonia?
Ero sicura di volere compiere questo passo con Ryan, ma il discorso di Ethan sembrava non voler uscire dalla mia testa. Stavo facendo la cosa giusta? Così giovane, dannazione...
I pensieri, per fortuna, cessarono quando uscì dalla stanza.
«Come promesso!» Mi sorrise dolcemente, ma subito dopo sembrò leggere qualcosa nei miei occhi. «Va tutto bene?» Domandò infatti, probabilmente riconoscendo uno sguardo visibilmente spaesato e perso nel nulla.
Scossi la testa, come per scacciare ogni negatività attorno a me. «Sono soltanto triste per la partenza di Jack, ma dovrò abituarmi. Andiamo?» Liquidai superandolo ed afferrando la borsetta color avorio che avevo posato sul piccolo mobile al centro del corridoio. Era piccola ma capiente ed incredibilmente identica alla tonalità dei miei tacchi bassi. L'abito che indossavo, invece, era di tessuto lucido e di un colore simile al petrolio. Aderente e di lunghezza media. Copriva perfettamente ogni centimetro di pelle al di sopra della coscia, lasciando però agli occhi qualcosa da ammirare. Uno dei vestiti più belli che io abbia mai indossato, indubbiamente.
Eravamo entrambi pronti per la festa ed in perfetto orario; tutto era perfetto, ma un pensiero mi preoccupava in modo atroce: Remiel.
Decisi di cancellare ogni ricordo di ciò che era avvenuto nella mattinata, promettendo a me stessa che non mi sarei staccata neanche per un secondo dal mio fidanzato. Sarebbe andato tutto bene, dovevo solo crederci e rispettare la mia idea.
Ci dirigemmo verso l'auto di Ryan stringendo le giacche ai nostri corpi per il venticello fresco che come ogni sera era presente, poi entrammo in auto e velocemente impostammo il navigatore, partendo.
Tutto sembrò andare per il meglio ed arrivammo dopo poco più di dieci minuti, sani e salvi. Il cambio di temperatura una volta scesi dall'auto ci congelò anche le corde vocali.
Ci trovammo davanti ad una grande villa dall'aspetto lussuoso e quasi regale, con decine e decine di stanze pronte per essere affittate.
La musica forte e l'odore misto di cibo e fumo si potevano sentire ancor prima di mettere piede in essa. Da quel che ricordavo, la festa si stava svolgendo nella discoteca al terzo piano.
Mi sistemai il vestito tirandolo verso il basso e guardai Ry, che mi chiese la mano allungando la sua. Ovviamente gliel'afferrai sorridendo, camminando verso l'entrata.
Mi rifiutai di percorrere più di cinque lunghe rampe di scale, dunque optammo per l'ascensore, anch'esso elegante come il resto del posto che ci circondava.
Quando arrivammo rimasi incantata; la grande sala era colorata di viola grazie ad alcune luci led che accecavano guardandole, musica e odore di alcool non mancavano e l'aria risultava quasi irrespirabile... il che non mi sorprendeva.
Jack, una volta averci visto, si avvicinò a noi con un grande sorriso in volto. «Ragazzi! Che eleganza, siete stupendi!» Commentò dolcemente, cercando di nascondere i primi accenni di sbronza.
Mi soffermai su Ryan, rendendomi conto di non aver neanche notato ciò che stava indossando... ma in fondo non era nulla di nuovo. Camicia bianca abbottonata fino all'ultimo bottone e jeans neri talmente stretti da soffocarlo.
Distolsi lo sguardo dal suo corpo e salutai Jack con un grande abbraccio, subito prima di perderlo di vista tra la folla.
«Ora che si fa?» Gridai al suo orecchio per permettere alla mia voce di sovrastare il baccano causato dalla musica.
«Divertiamoci!» Disse soltanto,
stringendomi nuovamente la mano e trascinandomi verso una grande tavolata piena zeppa di cibo e bevande di ogni genere; un bancone simile a quello presente nei bar e nelle discoteche, dietro di esso una grande cristalliera piena zeppa di alcolici.
«Ragazzi cosa posso darvi?» Chiese un ragazzo moretto aldilà del bancone.
«Prendiamo un Gin Lemon ed un Sex On The Beach, grazie» Rispose Ryan al posto mio, conoscendo ormai i miei gusti.
Mi guardai attorno per esaminare la grande discoteca in cui mi trovavo: persino essa era decorata in modo elegante. Era molto più di ciò che potevo pensare.
«Prima volta qui?» Domandò il ragazzo a cui avevamo appena ordinato.
«È così evidente il mio stupore?»
Risposi ridendo, mentre il Gin Lemon di Ry venne posato sul bancone. Era di un giallo spento semi trasparente, con due fette di limone all'interno ed una cannuccia in plastica nera.
Mi resi conto di non averlo mai assaggiato prima, dunque superai Ryan ed afferrai il bicchiere. Portai la cannuccia alla bocca e tirai su, forse un po' troppo forte. Il bruciore dell'alcol sembrò corrodermi la gola per la tanta potenza, ma il gusto di limone era delicato e molto buono.
Lo sguardo stupito di Ryan sembrò entrarmi nella pelle. «Be', che il divertimento abbia inizio!» Commentò sfilandomelo dalle mani e bevendo a sua volta.
Quando anche il mio drink arrivò, ci sedemmo su delle poltroncine di pelle nera, aspettando di incontrare qualche volto amico pronto a sedere con noi.
Mi meravigliai per la quantità di persone presenti... da dove erano spuntati tutti quei conoscenti?
«Ehi ragazzi!» Sentimmo tra il vociferare, nel momento del cambio della musica. La voce era di nostra conoscenza. «Carter!» Lo salutammo. Con lui erano presenti anche Antony ed Olivia, belli come non mai.
«Possiamo interrompere i promessi sposi?» Domandarono ridendo, sedendosi accanto a noi.
«Non c'è bisogno di chiederlo!» Risposi io, abbracciando la bionda a pochi centimetri a me. Il suo profumo alla vaniglia mi penetrò nelle narici; era buono e delicato, proprio come la sua bellezza e la sua pelle color porcellana.
Solo poco dopo, si unirono a noi anche Julian, Max e Lourence. Tutto sembrava essere surreale, mi sentivo a mio agio, divertita e senza pensieri... forse per la loro presenza, forse per l'alcol che iniziava a fare effetto, o per entrambe le cose, ma mai come in quel momento mi sentii a casa.
Ero una lupa circondata dal proprio branco, dalla propria famiglia.
All'appello mancavano soltanto Meredith, Ethan e... il capobranco dagli occhi d'argento.
Non capii immediatamente perché l'avevo definito in quel modo, sapevo solo che esercitava un forte potere su di me, proprio come quello di un capobranco sui propri lupi, o meglio, sulla più piccola lupa. Si, ero la più piccola del gruppo, sebbene solo di pochi mesi.
«Ehi, non ci avete aspettati!» Sentimmo urlare tra la musica: la voce in falsetto di Meredith era inconfondibile.
Quando alzai lo sguardo mi vennero i brividi: due occhi, quei due dannati occhi trasparenti erano lì, davanti a me, concentrati ad osservare soltanto i miei.
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REMIEL
RomanceEveline e Ryan sono la reincarnazione dell'amore e della relazione perfetta, sono ciò che tutti vorrebbero essere: amorevoli, sinceri e pieni di felicità. Ma è durante una serata, nel bel mezzo di una piccola festa di ritrovo tra amici di vecchia da...