Il suo respiro affannato mi fece vedere le stelle, così come le sue mani grandi che possedevano ogni parte del mio viso.
Il modo in cui mi baciava era da togliere il fiato.
Spostò una mano sulla mia vita, afferrandola e strattonandomi verso il suo corpo, poggiando i nostri petti. Mi voleva e riuscivo a percepirlo, ogni suo gesto me lo urlava.
Da come mi copriva col suo corpo e dai punti in cui posizionava le mani, capii che cercava di avermi soltanto per lui. Mi sentivo al sicuro.
La sua mano sinistra scivolò lungo il mio fianco, giù fino alla coscia e alla fine del vestito. Quando sfiorò la mia pelle nuda sussultai e lui se ne accorse sorridendo.
Staccò le sue labbra dalle mie e mi guardò. Cielo! Mi aveva guardata!
«Sei così bella, cazzo.» Mormorò, apprezzandomi.
Io sorrisi in risposta, sentendo le guance ribollire e non riuscendo a formulare alcuna frase.
La mia testa girava, ma riuscivo ugualmente a capire ogni cosa. Capivo bene l'errore che stavo compiendo, ma alcun tipo di rimorso prese il sopravvento.
Lo avevo per me, in quel momento. Era con me e non con la Barbie dai boccoli bruni. Aveva preferito me. E stavo bene.
Mi afferrò il viso con la mano destra e lo avvicinò al suo; le nostre labbra si sfiorarono, ma non si unirono... Sentivo il suo respiro sulla bocca.
«Non voglio più vederti con lui, Eve.» Quasi ringhiò. Ma in cuor suo sapeva bene che non potevo farlo.
«Ti voglio per me.» Continuò, mentre la mano alla fine del vestito decise di alzare quest'ultimo delicatamente, entrando all'interno di esso.
Posai di colpo la mia mano sulla sua per fermarlo, e nonostante fosse l'esatto opposto di ciò che desideravo non potevo farlo, non questo. Avevo già superato il limite baciandolo per prima.
«Remiel, ti prego...» Lo supplicai di smettere. Non avrei resistito e lo sapeva bene.
«Ti prego...» Ripeté lui, supplicandomi invece di dargli il permesso per continuare.
«Non posso.»
«Ma lo vuoi.»
«Ma non posso!» Quasi gridai, ma fortuna la musica alta evitò di farlo sentire al resto della sala.
«Odio come sei devota a lui.»
Deglutii quando si spostò da me e sentii terribilmente la mancanza del suo corpo. Mi sentii fredda, come se mi fosse appena stata tolta una calda coperta di pile.
«Che stai dicendo?» Domandai.
Se ero devota a qualcuno, quello non era sicuramente Ryan.
«Pur di non ferire lui, preferisci ferire te stessa.»
Non risposi. Sapevo bene che aveva ragione, ma in quel momento mi tolse le parole.
«Mi hai baciato, Eve. L'hai fatto tu questa volta, eppure continui a tirarti indietro e a pensare a lui. Cosa sono, dannazione, un passatempo? Colmo le voglie che lui non riesce a colmare?»
Tutto avrei voluto, meno che averlo come passatempo. Avrei voluto fosse mio, ma da sobria non lo avrei mai ammesso. La realtà era che Remiel era tutto ciò che avevo desideravo nella vita, ma che non avevo mai avuto la possibilità di avere.
Con lui mi sentivo viva, nuova, giovane e piena di agitazione... sensazione che con Ryan non avevo mai avuto l'occasione di provare.
«Cosa Diavolo stai dicendo? Credi che io ti stia usando per divertimento?»
«Be', ho altre opzioni?»
"Si, cavolo! Tu mi piaci! È questa l'opzione.
Mi piaci e non posso credere che tu abbia quest'idea di me." Pensai di dirgli, ma mi fermai. Ero la stupida futura moglie di qualcuno, caduta nelle avances di qualcun altro. Cosa avrebbe dovuto pensare della mia persona?
«D'accordo.» Mi limitai a dire, cercando di allontanarmi e mischiarmi tra la folla, ma la sua presa mi fermò prima che potessi compiere il secondo passo.
«Fermati.» Mi ordinò, tirandomi nuovamente a lui. «Scusami.» Disse poi, mentre la sua mano sfiorò la mia e si unì a quest'ultima. Avrei voluto baciarlo di nuovo.
«No, Remiel. Hai ragione.» Sospirai. Mi sentii orribile nel riconoscerlo. «Ho tradito Ryan, capisco che la fiducia nei miei confronti non sia estremamente alta.»
I lati della sua bocca si alzarono creando due piccole e quasi invisibili fossette, che cercò di nascondere posizionando la mano sopra di esse.
Era così bello...
«Dici sul serio? Tu?» Si avvicinò alle mie labbra e mi strinse la vita con le mani. «Ho desiderato, toccato e posseduto la bella fidanzata del mio amico. Andrò all'inferno per questo, ma ne è valsa la pena, bambina.»
Bambina. Dannazione, quel nomignolo mi fece sciogliere ed eccitare nello stesso istante. Lui se ne accorse.
Sorrise nuovamente, in modo provocante e crudo, poi fece nuovamente per baciarmi.
Io lo fermai. Metà della folla si era spostata e ciò stava a significare che l'essere scoperti sarebbe stato un gioco da ragazzi per uno dei nostri amici.
«Hai ragione.» Annuì quando glielo dissi, e con forza mi strattonò all'interno della piccola stanza precedentemente aperta da Ethan. Il mio cuore sussultò quando chiuse la porta, intrappolandoci all'interno, baciandomi con foga.
«Ora non ci vedranno più.» Sussurrò sulle mie labbra tra un bacio e l'altro.
Lo desideravo come non avevo mai desiderato nient'altro... Lo volevo come lui voleva me e come lo avrebbe voluto anche anche la Barbie dai riccioli castani. Ma era con me in quel momento, solo con me.
Lasciò libera la mia bocca e scese con la sua verso il mio mento, poi sotto di esso e successive su tutto il collo. Io tenevo le mani tra i suoi capelli spettinati e così scuri da sembrare tinti, tirandoli di tanto in tanto ogni volta che emettevo un sussulto.
Quando staccò le labbra dal mio corpo ed abbassò con delicatezza le bretelle del mio vestito, capii che stava davvero per accadere il peggio; nonostante ciò, non avevo intenzione di fermarlo.
L'immagine che mi passò davanti agli occhi durante il mio momento intimo con Ryan la sera precedente ed il sogno di poco dopo, mi fecero bramare il suo corpo ancor di più.
Malgrado ciò, i miei pensieri si rivolsero nuovamente alla ragazza con cui poco prima aveva colmato le sue mancanze; cos'era accaduto con lei? Non volevo essere soltanto la seconda della serata, attribuendomi l'etichetta di secondo trofeo vinto.
Mi abbassò il vestito con violenza fino all'ombelico e posò le sue labbra calde sulla mia pancia, procurandomi la pelle d'oca. Nel mentre mi guardò con occhi affamati, ma sebbene il mio respiro fosse affannoso per il momento che stavo vivendo non riuscii a tenere la bocca chiusa.
«Chi era la ragazza con cui stavi?» Domandai; me ne pentii quando staccò le labbra per parlare.
«Soltanto un insulsa ragazzina in cerca di sesso.» Rispose veloce, baciando di nuovo poco sotto il seno.
Sesso? Cazzo, stava per avere un rapporto con me dopo averlo avuto con lei?!
«Merda, hai fatto sesso con lei?!» Domani quasi spaventata per la risposta.
«No, ci siamo soltanto baciati.»
Ebbi quasi un conato per l'immagine che mi passò davanti agli occhi: le sue labbra su quelle della Barbie dai boccoli di feci, cazzo.
Emisi un verso di disgusto che fù difficile non notare, così come l'espressione sul mio viso.
«Che c'è, piccola Eve? Sei gelosa di me con un'altra?» Continuò ad intervalli tra un bacio ed un respiro, mentre il mio vestito cadde a terra.
Dannazione, si. Lo ero, lo ero terribilmente.
«Affatto.»
Mi guardò dal basso e si morse il labbro inferiore, mandandomi sull'intera costellazione. «Papà non ti ha insegnato che non si dicono le bugie, bambina?» Finì con un sorriso, mentre mi spostò gli slip.
Era finita, non potevo fermarlo in quel momento, dove entrambi eravamo colmi di desiderio.
La mia intimità era nuda ai suoi occhi, ma per qualche ragione non percepii un briciolo di disagio. Remiel riusciva a donarmi una sicurezza che non sapevo affatto spiegarmi.
«Non credere che per me sia il contrario, piccola.» Sussurrò nel modo più attraente che potesse fare, osservando il mio corpo nudo, coperto soltanto dai tacchi e dal reggiseno che aveva spostato di poco. «Raccontalo a lui, questo.» Concluse, prima di posare la sua bocca nel punto perfetto.
Afferrai i suoi capelli e li tirai così forte che giurai di avergli fatto del male, mentre lo osservavo prendersi una parte di me... una di quelle più importanti e che solo Ryan aveva avuto l'occasione di avere. Solo Ryan aveva conosciuto il sapore della mia pelle, ma da quel giorno non fù più così.
Era nuovo, eccitante e semplicemente perfetto. Eravamo l'incastro perfetto di menzogne e passione.
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REMIEL
RomansaEveline e Ryan sono la reincarnazione dell'amore e della relazione perfetta, sono ciò che tutti vorrebbero essere: amorevoli, sinceri e pieni di felicità. Ma è durante una serata, nel bel mezzo di una piccola festa di ritrovo tra amici di vecchia da...