ᵘⁿᵈᵉᵃᵈ ʰʸᵇʳⁱᵈ † 𝖙𝖆𝖊𝖐𝖔𝖔𝖐

☪ 12 - 𝑺𝒆𝒏𝒕𝒊𝒗𝒂 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌, 𝒍𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒆𝒑𝒊𝒗𝒂.

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Nel silenzio della casa si sentì uno sbadiglio che attirò l'attenzione di Taehyung, che sorridendo chiese a Jungkook se fosse stanco.
«Si abbastanza, non ho dormito molto ultimamente» Disse con gli occhi pesanti.

«Se vuoi puoi andare a risposare sul mio letto»
«Sul tuo letto? Che odora di te?»
«Bhe, si, ma se non ti sta bene puoi sempre dormire qui sul divano. L'odore è meno forte»
Jungkook ci pensò un po' su, ma la risposta era chiara nella sua testa: a lui piaceva da morire il profumo di Taehyung, ed era convinto che avrebbe dormito benissimo respirandolo.
«Il tuo letto va bene» disse solamente sorridendo.
Ma Taehyung non stava sorridendo. Avvertiva un pericolo vicino, ma non volendo far preoccupare il più piccolo lo accompagnò in camera e vegliò su di lui fino al momento del suo risveglio.

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Era arrivato in Corea. Ad accoglierlo c'era un uomo in giacca e cravatta che annoiato teneva un cartello con su scritto: Jung Hoseok.
«Salve signore, mi segua pure. Il mio capo mi ha ordinato di accompagnarla in hotel. Domattina la verrò a prendere per delle riunioni». Alla parola riunioni il suo stomaco si rivoltò. Lui non era mai stato una persona teorica, era sempre e solo pratico, gli piaceva agire di impulso. Il solo fatto di dover discutere del piano che aveva in testa lo fece innervosire, tanto da sbattere in modo violento la portiera dell'auto ricevendo uno sguardo assassino dall'uomo.

Dire che Hoseok fosse intimorito era poco. Gli mancava Lilly. Non lo avrebbe mai ammesso a voce alta, ma la verità era quella. Lei sapeva calmarlo e capirlo al volo.

Si sedette sul comodo letto di cui era ospite e accese il telefono. Che ora è in Corea? Posso chiamarla? Mi risponderà? Sarà ancora arrabbiata?

Stanco di quelle indecisioni lasciò il telefono sul comodino di fianco al letto e si addormentò all'istante con l'immagine di Lilly che gli riempiva la testa.

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Taehyung era estasiato dalla bellezza di Jungkook.

Era immerso nei suoi pensieri e iniziò a rivivere tutti i momenti passati col minore da quando si erano incontrati per la prima volta.
Tutto era diventato diverso e sentiva come se nel giro di pochi giorni la sua vita fosse cambiata radicalmente.

Sentiva Jungkook, lo percepiva. Capiva quando l'altro era in pericolo, quando provava dolore e paura.

Prese consapevolezza di ciò e si disse che mai più lo avrebbe lasciato solo senza la sua personale protezione.

Si era convinto del fatto che una volta sveglio avrebbe fatto una seria conversazione con il più piccolo riguardante prima di tutto la sua famiglia e poi passando al resto.

Taehyung si era reso conto del fatto che Jungkook non andasse d'accordo né con la madre ne con il padre, e sicuramente non aveva piacere a passare del tempo in una casa con quelle due persone.

Nel sonno Jungkook si muoveva spesso in cerca di una posizione comoda, ma quando iniziò ad agitarsi con più enfasi, Taehyung si allarmò, si avvicinò al suo corpo e lo avvolse nelle sue braccia calde.
Jungkook si calmò immediatamente e si spinse ancora di più nel corpo di Taehyung che ora sorrideva intenerito.

Sapeva che anche Jungkook sapeva.
E sperava che anche lui non volesse separarsi mai più.

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Dopo il confronto strano e la cena silenziosa con sua nonna, Kimi andò in camera e, dopo aver letto qualche pagina del libro che stava leggendo, Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe, si mise a letto cercando di prendere sonno.

Nella sua testa viaggiavano numerosi pensieri irrefrenabili, ma si soffermò su uno in particolare: sua nonna conosceva Jungkook? Perché aveva avuto quella reazione sentendo il nome del suo amico?

Non riuscì a rispondere a nessuna domanda, ma era intenzionato a chiedere spiegazioni il giorno seguente.
Riuscì poco dopo a prendere sonno, ma sentiva un grosso macigno sul petto.

ANGOLO AUTRICE
ciaoo! mi scuso tantissimo per il ritardo, ma purtroppo ho avuto parecchi problemi in famiglia e non ho aperto Wattpad per settimane intere. Purtroppo questi problemi familiari mi hanno portato ad avere anche ansie quindi per me era diventato impossibile scrivere qualsiasi cosa.
Ma sono tornataaa