18 - Un dolore diviso per sette

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«Kook, se vuoi che ci arriviamo vivi da Yoongi hyung, credo proprio che tu debba rallentare» sussurrò Taehyung, perché parlare ad alta voce non sarebbe servito

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«Kook, se vuoi che ci arriviamo vivi da Yoongi hyung, credo proprio che tu debba rallentare» sussurrò Taehyung, perché parlare ad alta voce non sarebbe servito. Non si sentiva in diritto di sgusciare nel mezzo del suo dolore, ma era un dato di fatto: se all’ennesima buca sulla strada sterrata, invece di sbandare solamente, fossero caduti entrambi dalla bicicletta, gli hyung avrebbero avuto molto più di cui preoccuparsi.

Jungkook sembrò combattuto: i piedi smisero per un istante di pedalare, ma i muscoli erano tesi e duri come rocce. Hoseok non aveva dato alcuna ulteriore informazione, ma il suo tono e l’inclinazione della sua voce gli avevano fatto venire i brividi.

Andando contro qualsiasi istinto di sopravvivenza, Taehyung allentò la presa delle braccia attorno alla vita stretta di Jungkook. Gli accarezzò il torace con movimenti lenti e ritmici della mano destra. «So che sei preoccupato e spaventato, Kook» gli disse, avvicinando la bocca al suo orecchio, «non sappiamo cosa sia successo e non oso immaginare quanto sia orribile per te questa sensazione di impotenza. Non posso dirti che andrà tutto bene, ma ora devi pensare alla tua incolumità, altrimenti Yoongi potrebbe sentirsi in colpa se ti facessi male.»

Jungkook soppresse qualcosa di simile a un singhiozzo. Sbatté le palpebre un paio di volte e le montagne all’orizzonte ripresero un minimo di colore.

Piano, il ritmo delle pedalate rallentò.

«Bravo, Kook.» Taehyung non smise di donargli delicate carezze, percorrendo con le dita l’ultima costola nascosta sotto strati di muscoli e vestiti.

Con lo sguardo fisso davanti a sé e l’aria che faticava a entrare nei polmoni, Jungkook allentò la stretta delle mani sul manubrio. «Ho paura, hyung.»

Taehyung sentì il petto schiacciato dal dispiacere. «Lo so. Per ora, posso solo prometterti che di qualsiasi cosa si tratti l’affronteremo insieme, se vorrai.» Appena pronunciate quelle parole, si sentì uno sciocco. Si conoscevano da quanto, due settimane? Cosa c’entrava lui con quel gruppo di amici? Con quella famiglia? In realtà, non gli era ben chiaro nemmeno il motivo per cui Hoseok avesse coinvolto anche lui. Ringraziò che Jungkook non potesse vederlo arrossire. L’attimo seguente, però, sentì la schiena del minore che aderiva al suo petto.

«Grazie hyung, non sai quanto questo significhi per me.»

Taehyung avvertì un piacevole tepore appena dietro le costole, ma diede la colpa ai raggi del sole che avevano iniziato a filtrare dalle nuvole diradate.

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Mono No Aware | TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora