Han Jisung è uno degli studenti più bravi della Seoul National University, si sta laureando in Cyber Security e Software Development. Ha ventidue anni ed ha la sindrome di Asperger, disturbo dello spettro autistico. La sua sindrome gli ha portato de...
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3.
<<Hannie, Hannie mi senti?>> Si, Jisung lo sente, ma fatica ad aprire gli occhi e non riesce a muoversi <<Ora lo sveglio io>> la voce di quello con il sorriso da strambo lo riporta subito alla realtà e spalanca gli occhi <<Non osare Changbin!>> urla Felix e Jisung sbatte le palpebre per abituarsi di nuovo a quella luce assurdamente bianca, capisce di essere ancora seduto sulla sedia in mezzo a quela stanza fatiscente <<La smetti di chiamarmi per nome? Perché non gli dai direttamente anche il mio codice fiscale?>>
Jisung stringe gli occhi un'ultima volta ed iniza a mettere a fuoco Felix, che è inginocchiato davanti a lui e gli tiene il viso tra le mani <<Dannazione Minho, gli hai fatto venire un altro livido e gli ha spaccato anche il labbro>> Felix continua a toccargli il viso con molta delicatezza <<Mi dispiace ancora>> Jisung chiude gli occhi e si tira indietro, cercando di allontanarsi dal biondo <<Bene, ora che sei sveglio ci facciamo una bella chiacchierata>> quella voce.
Sente il rumore stridulo di qualcosa che graffia sul pavimento in cemento e stringe i denti, riconosce subito quella voce e la colloca al cioccolato. Vede Minho che fa segno a Felix di andarsene e segue i suoi movimenti mentre sbatte la sedia sul pavimento e la gira al contrario davanti a lui, ci si siede allargando le gambe e lo guarda dritto negli occhi. Changbin dietro di lui gli si avvicina e Jisung si blocca con lo sguardo sulla pistola che tiene in mano.
Minho segue il suo sguardo e poi si gira verso di lui <<È solo per precauzione>> Jisung abbassa di nuovo lo sguardo nei suoi occhi <<Avete paura che uno studente universitario, autistico, pelle ossa possa fare qualcosa di avventato?>> Minho gli sorride, forse è più un ghigno beffardo, e alza la mano, muove due dita dicendo a Changbin di allontanarsi, il ragazzo inarca un sopracciglio e fa come gli viene ordinato.
<<Ora va meglio?>> lo sguardo profondo di Minho è di nuovo nel suo e Jisung sbuffa <<Certo, mica sono stato preso in giro dall'unico amico che abbia mai avuto, rapito da suo fratello e picchiato dai suoi... scagnozzi, il tutto nel giorno del mio compleanno! Va una meraviglia>> il ragazzo davanti a lui ghigna di nuovo e si avvicina con il busto verso di lui <<Potrebbe andarti peggio, fidati>> Jisung abbassa la testa e si guarda le mani tremanti, le stringe a pugno <<Tipo? Morire?>>
Changbin se la ride dietro di lui e Jisung stringe i denti, quell'aria viziata gli sta facendo venire il volta stomaco e non riesce a sentire altro che l'odore del suo stesso sangue, sta per vomitare <<Non ti ucciderò Han Jisung, mi servi vivo>> alzo lo sguardo dal suo grembo e lo tiene fermo in quello di Minho <<Che cosa volete da me?>> il moro ghigna di nuovo e gli avvicina la mano al viso, Jisung si allontana di colpo e chiude gli occhi. Comunque non può scappare e le mani di Minho riescono ad acchiappare il suo viso.