Han Jisung è uno degli studenti più bravi della Seoul National University, si sta laureando in Cyber Security e Software Development. Ha ventidue anni ed ha la sindrome di Asperger, disturbo dello spettro autistico. La sua sindrome gli ha portato de...
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11.
<<Sei sicuro Hannie? Io posso provare a parl–>>
<<Felix è inutile, già ci hai provato mandando Rem>>
<<Lo so, ma potrei farti scappare>>
Jisung si blocca e lascia cadere il portatile sul letto, sono venti minuti che sta sistemando l'attrezzatura che deve portare con se e sono venti minuti che Felix lo tartassa.
<<Felix tuo fratello ti ucciderebbe e poi mi troverebbe e mi farebbe fare la tua stessa fine, quindi lascia stare.>>
Il biondo sbuffa e si siede accanto a lui, gli prende la mano e intreccia le loro dita. Jisung normalmente si sarebbe tirato indietro ma in quel momento forse ha bisogno del calore di un altro essere umano, un umano che non vuole fargli del male, ma solo consolarlo.
<<Mi dispiace davvero tanto, per colpa mia sei finito in questo casino e non so come aiutarti>>
<<Felix se non fosse stato per te molto probabilmente Changbin mi avrebbe già sparato e buttato nel fiume Han...>> Il biondo sembra pensarci su e poco dopo annuisce serio mentre Jisung si lascia scappare una piccola risata. Felix riesce a farlo sentire vivo, gli fa quasi dimenticare la sua richiesta di essere ucciso una volta finito il lavoro.
Torna a sistemare la borsa mentre Asso entra nella stanza e annuncia che fra dieci minuti deve partire. Jisung annuisce e quando rimangono di nuovo da soli Felix lo abbraccia <<Vorrei almeno venire con voi, se dovesse succederti qualcosa...>> il biondino gli si schiaccia addosso cercando di fargli meno male possibile e Jisung rimane fermo con le braccia lungo i fianchi.
<<Dovresti essere preoccupato per tuo fratello non per me...>> borbotta e Felix si allontana leggermente per poterlo guardare negli occhi <<A Minho non succederà nulla... lui è il più pericoloso della famiglia e se The Chairman scoprisse che siete li non gli succederà nulla perché per quanto mio nonno sia senza cuore lui è il suo preferito in assoluto. Potrebbe tranquillamente uccidere me o Chris, ma non Minho...>>
Felix gli ha raccontato un po' della loro famiglia e sa di chi sta parlando il ragazzo, spera soltanto che abbia ragione e che tutto vada per il meglio. Perché vuole morire si, ma non vuole essere torturato di nuovo, una pallottola in testa e via.
Sospira quando Felix lo abbraccia di nuovo e questa volta ricambia, forse è l'ultima volta che lo incontra quindi tanto vale lasciarsi andare, infondo gli si è affezionato ed il biondino e l'unico amico che lui abbia mai avuto.
Non ha molti ricordi della sua infanzia, è cresciuto in una casa per bambini speciali dove i suoi genitori lo hanno spedito non appena ha dato i primi segni di "stranezza". Ha cominciato a parlare all'età di cinque anni con l'aiuto delle persone che si sono prese cura di lui. Non ha mai cercato i suoi genitori, nonostante sia facile per uno che entra tranquillamente nel pentagono, perché non ne vuole sapere niente.
