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Minho si sistema sulla sedia di ferro estremamente scomoda e si tocca i polsi stretti nelle manette, sa di meritarsi tutto quello, la prigione, le manette e persino la deportazione nella Corea del Nord

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Minho si sistema sulla sedia di ferro estremamente scomoda e si tocca i polsi stretti nelle manette, sa di meritarsi tutto quello, la prigione, le manette e persino la deportazione nella Corea del Nord. Ma a quanto pare tutti hanno scoperto che lui proviene da lì e nella prigione si sono coalizzati tutti contro il terrorista del Nord. Minho non è uno che si lamenta facilmente, ma le botte che riceve stanno diventando davvero insopportabili.

Ovviamente ha provato a difendersi e con i primi dieci ha avuto la meglio ma quando hanno iniziato a prenderlo di mira in gruppi più grandi si è ritrovato per terra a sputare sangue. In questo momento sta aspettando il suo avvocato e anche Jisung sarà presente, non avrebbe accettato quella visita se non fosse così importante. Ha un aspetto terribile, non mangia da giorni perché in mensa lo aggrediscono, il volto è pieno di ematomi e fa fatica a reggersi in piedi. Non vuole che Jisung lo veda in quel modo ma il ragazzo sta facendo l'impossibile per tirarlo fuori da lì e non vuole respingerlo.

Intorno a lui ci sono altri detenuti che stanno parlando con i loro avvocati o con i loro familiari. A Minho non è stato concesso fino ad oggi, di contrare qualcuno se non il suo avvocato e l'idea di poter vedere Jisung gli fa tremare il cuore. Quando ha visto la foto con la fede al dito del ragazzo il cuore gli è impazzito nel petto, nonostante fosse un matrimonio messo in piedi soltanto per poterlo tirare fuori di lì, Minho si è emozionato.

Si è quasi sposato soltanto poche settimane prima ed ora è il marito di Han Jisung, il ricordo di quello che doveva essere il suo matrimonio in Corea del Nord non gli fa nessun effetto, ma sapere di essere legato a Jisung in quel modo lo fa tremare piacevolmente. Sussulta quando sente la porta scattare e alza lo sguardo, il sorriso sulle sue labbra si apre immediatamente quando il volto di Jisung fa capolinea nella stanza.

Minho le vere borbottare qualcosa contro l'uomo della sicurezza e poco dopo entrare a testa alta, i loro occhi si incontrano e Minho sente una scossa percorrergli la spina dorsale. Jisung indossa un paio di jeans neri e una felpa grigia che Minho riesce a riconoscere come sua, la cosa lo fa sorridere ulteriormente. Dietro di lui c'è il suo avvocato ma Minho non lo guarda, i suoi occhi sono incollati in quelli di Jisung e non vuole distoglierli.

Gli è mancato, si odia per essersi fatto arrestare davanti a lui e non avrebbe mai voluto che quella fosse l'ultima immagine che Jisung ha di lui. Si appoggia al tavolo bianco e si alza con fatica, gli fanno male le costole e non sa se sono rotte ma vorrebbe urlare dal dolore. Stringe i denti e sforza un sorriso quando Jisung si ferma davanti a lui.

<<Posso toccarlo?>> chiede il ragazzo rivolgendosi all'avvocato e l'uomo annuisce con un piccolo sorriso sulle labbra. L'avvocato di Minho è un uomo poco più grande di lui, è un suo cliente da anni ormai e protegge la famiglia Lee. Kim Namjoon è prevalentemente serio, raramente si lascia andare ad un sorriso così intenerito e Minho infondo lo capisce. Come si fa a resistere a Han Jisung?

<<Min...>> il più piccolo gli si avvicina e Minho vorrebbe poterlo abbracciare ma le manette lo bloccano, Jisung gli accarezza la guancia ferita e lui chiude gli occhi sotto quel tocco così caldo. <<Cosa ti hanno fatto?>> gli sussurra e Minho rabbrividisce, vorrebbe scoppiare a piangere perché sa che che con Jisung può farlo senza sentirsi in colpa ma non può farlo davanti a tutti gli altri.

He's the boss || Minsung (+16⚠️)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora