18º 𝚐𝚊𝚝𝚝𝚒𝚗o

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(T/n) Pov:



Apro gli occhi ritrovandomi sdraiata sul divano, alzo la testa per guardare l'orologio appeso al muro, e noto che sono le 19:57.
Ho dormito poco eppure lui se ne è andato appena ne ha avuto occasione.

Mi alzo per andarmi a dare una lavata, forse mi potrebbe far abbassare la temperatura un po' di acqua.

[...]

Voglio tornare indietro nel tempo e fermare la me dal fare la doccia.
Mi sento peggio, la testa mi scoppia e la temperatura corporea è aumentata a dismisura.

Mi dirigo verso la stanza per vestirmi ma appena apro la porta mi paralizzo nel posto.

(T/n): Sei pazzo.-


Dabi pov:

Penso sia normale avere i sensi di colpa, la tratto malissimo e non riesco a starle vicino come e quanto vorrei, potrà sembrare che io non la voglia, ma non è così.

Voglio solo proteggerla da me e da quello che rimane del mio futuro.
Non deve entrare a far parte della mia vita di tutti i giorni, finirebbe a essere come me.

La possibilità che noi ci mettessimo insieme senza avere problemi ci sarebbe, ma io non voglio smettere di andare avanti con il mio piano, non posso lasciare che quel essere vivi ancora senza aver pagato per quello che ha fatto.

Mi alzo senza farla svegliare appoggiandola del tutto sul divano e uscendo per andare a prendere delle cose.

Quello che sto facendo è una cazzata? Probabilmente.
Lo rifarei? No, no ma per vederla almeno felice almeno per una volta, grazie a me, si. 

Afferro quel essere peloso dopo esser andato al supermercato a comprargli le ciotole e il cibo, insieme a del cioccolato per lei.

Rientro in casa senza fare rumore e per mia fortuna senso l'acqua della doccia scorrere, è in bagno via libera.
Corro nella sua camera da letto e aspetto che lei finisca di lavarsi.

Appena sento la posta della stanza aprirsi e la luce accendersi, mi alzo in piedi con in braccio il gattino dagli occhi azzurri e il pelo bianco.
La vedo bloccarsi sul posto, ha il viso tutto rosso, sicuramente ha la febbre alta e gli occhi divinargli umidi.

(T/n): Sei pazzo.-
Appoggio il gattino sul letto e apro le braccia sforzando di trattenere il sorriso che tanto voglio fare.

Mi corre contro, tuffandosi sul mio petto e inizia a piangere.
Dabi: Perché piangi? Se non ti piace lo brucio eh, non c'è problema.-

La sento ridacchiare.
Dabi:Hey! Io sono serio.-

Spalanco gli occhi appena mi rendo conto che tiene solo un accappatoio addosso.

Le afferro il mento con due dita iniziandogli a fissare le labbra per poi subito dopo baciarla.
La spingo sul letto dove tolgo tutta la merce, faccio uscire in gatto e chiudo la porta.

Dabi: Vuoi?-

La vedo annuire imbarazzata e intenta a continuare a torturarsi le dita.

Dabi: Dopo questo sii pronta a dovermi sopportare per sempre.-

La vedo alzare sveltamente la testa e guardarmi scioccata.
(T/n): Quindi dopo quello che faremo,  noi due che cosa diventeremo?-

Non riesco più a trattenere il sorriso, così ingenua. 
Mi avvicino a le appoggiando le braccia a lato di lei.
Dabi: Non so che cosa diventeremo precisamente, ma sii certa che tu sarai ancora di più mia.-

Subito dopo la bacio facendola sdraiare sul letto e mettendomi sopra di lei.

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