23º 𝚏𝚒𝚘𝚛𝚎

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(T/n) Pov:


Mi appoggio con le mani sulle cosce respirando a fatica per colpa della corsa fatta.

Mi rialzo non notando nessun movimento da parte sua, ha la testa rivolta verso la porta che si trova davanti a noi.

Sorrido avvicinandomi a lui afferrandogli il volto con le mani, iniziandoglielo ad accarezzarglielo.
"insieme" gli sussurrò piano.

Mi guarda non fa altro.

Sospiro stanca del suo comportamento, fin ora era così deciso di fare questa cosa, ora invece è come pentito.

Lo spingo leggermente di lato e tiro due tocchi alla porta bianca.
Dabi: Che cosa fai! Tanto non verrà mai ad aprire è tardi e-

La porta di apre e davanti ai miei occhi campare un angelo.
Rimango congelata nel posto, a fissare con le gote leggermente arrossate la donna.

Ha i capelli candidi e lisci, lunghi fino alle spalle, gli occhi grigi e grandi, con delle ciglia lunghissime e scure, magra e alta quanto me.
Indossiamo dei vestiti simili: Maglione di lana bianco e pantaloni grigi.
Il suo profumo fresco si può sentire da qui.

Ci stiamo fissando a vicenda, sposto la testa di lato confusa e allo stesso tempo vedo lei fare la stessa cosa.
Scoppiamo in una leggera risata, rimettendoci dritte e porgendoci la mano.

Dabi è lì a fissarci ancora più confuso di me, ha gli occhi e la bocca spalancate.

X: Che bella ragazza, sei proprio carina.-
La sua voce è bassa e tanto dolce, gli si addice.

Le sorrido apertamente.
(T/n): È un piacere conoscerla.-

Sorride di rimando accarezzandomi i capelli e spostando la testa verso suo figlio.
Ansia.
Non parla, lo continua a guardare con quasi le lacrime agli occhi.

Dabi: Sapevo di aver sbagliato.
Andiamo (T/n).-
Si gira iniziando a tornare indietro.
Non lo seguo ma guardo la donna con gli occhi più addolciti e le sopracciglia all'ingiù.
"penso sia arrivato il momento di abbracciarlo"
Sussurro.

La guardo correre verso di lui abbracciandolo dalla schiene e iniziando a piangere.
Lo ha afferrato per la felpa e piano piano inizia a scendere verso il pavimento.
È seduta in ginocchio e copre il viso in lacrime con le mani, cerca di silenziare i singhiozzi per non farsi sentire dalle persone che si trovano nelle stanze accanto.

Non so che fare, anzi io non posso fare nulla se non guardare la scena. È una questione famigliare e io non ne faccio parte, mi ci sono immischiata fin troppo senza averne il diritto, ora tocca a loro.

Dabi pov:

Quando ha aperto la porta e ha iniziato a fissare (T/n) è stato strano, mi sembrava di vedere la stessa persona ma in un corpo diverso.
Avevo ragione, si assomigliano.

Sospiro leggermente.
Mi abbasso anche io e afferrando mia madre dai polsi, cercando di togliergli le mani dal viso.

Lo alza leggermente guardandomi negli occhi. Sorrido.
Un sorriso ampio e uno sguardo pieno di amore, per quanto male mi abbia fatto (anche lei),  è l'unica che riesco veramente a perdonare.

Non è più giovane ma resta comunque la donna più bella e pura di tutte, la sua pelle è liscissima e le lacrime scorrono tranquille.

Dabi: Da quanto tempo mamma.-
Appoggio la fronte sulla sua spalla e il suo sospiro mi arriva al collo e in  mezzo ai capelli, è freddo proprio come anni fa, le mie braccia arrivano sulla sua schiena e viceversa.

La vedo staccarsi leggermente dall'abbraccio e fare cenno a (T/n) che intanto si stava guardando la scena tutta rossa e pronta a creare un fiume di lacrime, di avvicinarsi.
La più giovane fa come chiesto e appena arrivata davanti a noi, Rei le prende la mano e la tira verso terra.



[...]

Rei: Voi due mi ricordate me e Enji da giovani.-
Siamo seduti sul suo letto, mentre lei ci sta preparando un qualcosa da bare.
La stanza è piccola ma accogliente e perfetta per una persona, profuma di fiori, lo stesso profumo che si sentiva a casa quando ero piccolo.
Li Adorava e a quanto pare li adora ancora, così tanto da riempirne il giardino.

Rei: Io ero più piccola di lui, all'inizio non lo amavo, pensavo fosse arrogante e che pensasse solo a se stesso, ma con il passando il tempo del tempo i miei sentimenti iniziarono a sbocciare. Tu, Toyā, non sei nato solo per invidia ma anche per amore.-
La lucciola la sta guardando attentamente seguendo con gli occhi ogni suo movimento.

(T/n): Signora Todoroki posso aiutarla? Almeno passa più tempo con suo figlio.-
Si alza andando vicino alla vecchia.
"dolce"
Penso appoggiando il viso sulla mano fissandola con un piccolo sorriso.

Rei: Dammi dei tu e chiamami con il nome, cara nuora~-
All'ultima parola sia io e che la mia donna ci blocchiamo nel posto, lei è rossa peggio dei miei capelli di quando ero piccolo, io invece cerco di non affogare con la mia stessa saliva.

Dabi: Mamma!-

Rei: Cosa Tōya? Sei un idiota. Facendo il criminale non andrai da nessuna parte, non fare lo scemo e cerca di crearti una famiglia. Non ti chiedo di perdonare tuo padre come hanno già fatto i tuoi fratelli, ma almeno di andare via dal Giappone e dal passato, sposare questa ragazza stupenda, fare figli e vivere tranquilli.-

|| dabi x reader ||   E⃜N⃜L⃜I⃜G⃜H⃜T⃜E⃜N⃜ M⃜E⃜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora