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2º 𝚜𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘

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(T/n) Pov:

È da ormai cinque minuti che il telefono non smette di squillare, vorrei tanto prenderlo e rispondere, ma il mio corpo non ascolta ai comandi che gli do.
Ho gli occhi troppo pesanti, mi sono messa a dormire alle cinque di mattina, ho passato tutta la notte a fumare , ascoltare musica e guardare la neve cadere dal balcone di camera mia.
Sarà anche la metà del mese di novembre ma ha già iniziato a nevicare tantissimo, non immagino che cosa possa succedere a dicembre o gennaio.

Sbuffo alzo un braccio e rispondo senza controllare chi mi stia chiamando.

Nat: Si può sapere che cosa diavolo stai facendo?! È da trenta minuti che ti aspetta qui come un cretino.-

Oh oh, è indemoniato e non poco, questa volta non mi perdona.
Questa è la volta giusta, che mi fa diventare un polaretto, spero solo di diventare quello alla ciliegia o limone.

(T/n): Per-perdonami Nat-chan! Vai avanti senza di me, ci vediamo alla fine delle lezioni.-

Scendo la letto inciampando da tutte le coperte che uso per riscaldarmi la notte, non posso tenere i riscaldamenti accesi anche mentre dormo, spreco troppo e di soldi non ne ho tantissimi, mi bastano solo per completare il prezzo dell'affitto, la luce e l'acqua e una piccola spesa.

Mi metto un maglione bianco di lana, un paio di jeans neri e dei stivali che mi arrivano alla caviglia, per poi prendere di corsa il capotto e una piccola borsa.

Sto correndo come una scema, sono sicura che tutte le persone mi stiano prendendo per pazza.
Ho la testa abbassata e le braccia che cercano di stringermi forte per riscaldarmi dal vento che mi colpisce da davanti.
Sono una senza cervello che oltre a non dormire la notte mi ritrovo anche senza un capello, scarpa e dei guanti.

Continuo a maledirmi e correre, finché non sbatto contro qualcosa o anzi meglio dire qualcuno, mi trovo una schiena veramente molto robusta proprio davanti al mio volto.
Posso sentire l'odore di bergamotto e fiori di cedro, due cose che messe insieme creano un odore pizzicante per il naso.
Ed è veramente calda eppure il tessuto che la copre è solo di pelle.

(T/n): Mi scusi tanto non volevo!-
Dico inchinandomi, appena quella persona dal volto sconosciuto s'inizia a voltare verso di me.
(T/n): Scusi, scusi, scusi, mi scusi.-

X: Finito?-

Annuisco con la testa ancora abbassata e imbarazzata, continuo a guardare le mie scarpe che all'improvviso sono diventate tanto interessanti.
Che bella voce, forse troppo antipatica e fredda ma spettacolare.

X: La prossima volta guarda dove vai pazzoide.-

Vedo le sue scarpe nere allontanarsi e andarsene nel buio vicolo che si trovava alla nostra sinistra.
Inquietante ma allo stesso tempo interessante, penso alzando lentamente la testa e guardare il punto da cui se ne andato sorridendo leggermente.
Però mi ricordo di essere in ritardo per ciò spalanco gli occhi e inizio di nuovo a correre verso l'edificio.

[...]

Nat: Tu sei tutta strana senpai (T/n).-

(T/n): Te lo posso giurare, non volevo farlo, che poi gli ho pure sporcato la giacca di gloss.-

Sono in biblioteca a mettere a porto i libri che ho preso la settimana scorsa e Torodoki ha deciso di aspettarmi per fare metà della strada insieme.
Gli ho raccontato quello che è successo questa mattina e la figuraccia fatta con quel uomo, ma l'unica cosa che ho ricavato da parte sua è una presa in giro e un nomignolo al quanto imbarazzante "combina guai", dopo tutto lui è un mio koai.
Sospiro diventando leggermente rossa.

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yo salve a tutti, come ve la va?
ecco la nuova parte, spero vivamente vi possa piacere.
kiss.