a midnight summer's...

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Tris

Era passata una settimana dal nostro "primo appuntamento" o almeno era così che mi piaceva definirlo.

Non sapevo bene cosa fossimo anche perché non ci eravamo visti, ma ogni sera pensavo a lui e una parte di me sperava che anche lui facesse lo stesso.

Era sabato, oggi avevamo avuto la giornata libera e con i ragazzi avevamo trascorso la giornata a salire e scendere dai treni, tecnicamente dovevamo essere esausti e infatti tutti erano crollati appena avevano toccato con la testa il cuscino, ma io no. Sono qui distesa sul letto da ben due ore ma il senno sembra non arrivare.

Come ogni sera ripenso alla sua mano che afferra la mia, alla passeggiata l chiaro di luna e penso al fatto che nonostante tutto questo lui non mi abbia ne baciata, ne cercata in questi giorni.

Non sono brava in queste cose, non ne capisco molto ma non mi sembra che questo sia un buon segno.

Basta ho deciso ora mi alzo e mi faccio un giro.

Quattro

Sono le due di notte e come ogni sabato ho finito il mio scenario delle paure, molti mi considerano masochista ma per me ormai è quasi un'abitudine. Stranamente però oggi mentre attraversavo una ad una le mie quattro paure avevo un pensiero fisso: Tris.

È passata una settimana e non sono riuscita a vederla in giro, chissà cosa fa, come se la cava.

Ripenso ancora alla festa e a come fosse praticamente perfetta. Nella fazione ci sono migliaia di ragazze, molte delle quali molto carine, ma Tris non è carina lei è bella ma soprattutto è bella dentro, ha un fuoco che divampa nei suoi occhi un fuoco che divampa ogni volta che la guardo negli occhi.

Ogni sera la penso, ma la verità è che non ho il coraggio di andare a trovarla. Non so cosa dirle o fare. Sono un vero imbranato in queste cose. Zeke lui si che ci sa fare. Dovrei chiedere consiglio a lui forse. No meglio di no. Ci saprà fare ma si sta facendo scappare la ragazza perfetta per lui e non voglio fare la stessa fine.

Forse e meglio che vada a letto.

Tris

Giro senza meta, sembro una sonnambula. Sono vicino al luogo in cui la prima vista ho visto Quattro, quando per la prima volt a ci siamo guardati negli occhi. mi arrampico sulla rete, mi sdraio e osservo il cielo. A casa mia lo facevo spesso, mi piaceva guardare le stelle, pensare a quanto fossi piccola rispetto al cielo, e pensavo se qualcuno si sarebbe mai accorto di me. Da lontano sento dei passi e mi metto in allarme, ormai è qualcosa di istintivo. Mi guardo in giro e poi da lontano scruto due spalle larghe e le riconosco subito: Quattro. Mi ha vista e sta venendo proprio verso di me.

Quattro

Per tornare a casa non faccio mai quella strada, mi allunga troppo di tragitto ma quella sera volevo evitare di incontrare gente, ma quando si dice il destino, incontro l'ultima e l'unica persona che avessi voluto incontrare, so che è un paradosso ma non l'avrei voluta incontrare perché non saprei cosa dirle ma allo stesso tempo volevo vederla e abbracciarla e perché no baciarla.

Tris

Mi drizzo subito, non posso rimanere sdraiata. Lui si sta avvicinando e abbozza un sorriso, sembra imbarazzato e sorpreso. Forse ero davvero l'unica persona che pensava di incontrare e lo stesso era per me.

<< ciao >> gli dico quasi sussurrando, come a non voler rompere un'aura di mistero.

<< ciao, che ci fai qui? >> mi dice lui con fare curioso.

<< non riuscivo a dormire - il che era vero, ho solo omesso la parte in cui pensavo a lui - tu? >>

<< lavoravo >> ma non aggiunge altro e capisco che è qualcosa di privato e quindi non insisto.

Quattro

Come fa a guardarmi e abbassare tutte le mie difese, non posso ancora parlarle delle simulazioni, ma so in cuor mio che lei sarà la prima a saperlo perché di lui mi posso fidare.

<< ti va di fare due passi >> le propongo.

Non se lo fa ripetere due volte che con una estrema agilità e grazia scavalca la rete.

<< dove mi porti? >> mi chiede molto curiosa. Per una volta voglio fare il misterioso o almeno voglio credere di esserlo e le dico solo << seguimi >> poi le afferro la mano e la guido.

Tris

Mi ha afferrato per la mano e mi ha trascinato via. Potrebbe anche portarmi in un posto per uccidermi ma poco mi importerebbe. No beh questo no, non sono ancora così folle, o forse si? Lo seguirei davvero ovunque?

Cosa penserebbero i miei genitori di me?

Di una cosa sono certa è la prima volta che mi capita una cosa del genere e voglio godermela tutta.

Durante tutto il tragitto stiamo in silenzio, ma sento il suo odore forte e dolce come un sogno.

Dopo circa 15 minuti arriviamo a destinazione.

Quattro

L'ho portata in una grotta segreta che ho scoperto una volta con Zeke, ci eravamo promessi di non portare mai nessuna ragazza tranne se fosse stata quella giusta. Quindi non stavo infrangendo nessuna regola. Arrivati la guardo in faccia e non capisco cosa stia pensando sembra turbata, quasi spaventata.

<< questa grotta è il mio rifugio segreto, non so se ti apice, è un po' starno lo so >> eco sto farfugliando livello imbarazzo 1000. Lei allora mi lascia la mano e si siede a terra e mi fa segno di accomodarmi.

Sembra uno di quei gesti spontanei che mi fa rilassare in una maniera assurda.

Ci sediamo lì vicino e stiamo in silenzio. I nostri appuntamenti sono di sicuro i più strani del mondo.

Siamo così per qualcosa che potrebbero essere ore o forse anche giorni. Stiamo lì seduto un accanto all'altro con le mani vicine, quasi a toccarsi e non diciamo nulla. Quando ad un tratto ecco che succede l'impensabile.

Tris

Siamo qui seduti a meno di 5 cm, ero brava in geometria, fermi immobili, la sola vicinanza ci basta. Sento ancora il suo odore nelle narici, sento il suo respiro e anche il battito cardiaco, sembrano una musica e dopo un tempo che mi sembra infinito faccio qualcosa di cui non mi sarei mai aspettata. Mi giro leggermente verso di lui e avvicino il mio viso al suo. Occhi negli occhi per un lungo istante prima di toccare le sue labbra. Credevo che non avrebbe risposto al bacio ma che mi avrebbe respinta invece mi attira a se e inizia un lungo primo bacio che avrei serbato per sempre nei miei ricordi.

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