Il gran giorno era arrivato. Shauna era fantastica nel suo vestito bianco e io stavo percorrendo la navata prima di lei. sapevo che per lei e per Zeke era un giorno importante e non avrei fatto nulla per rovinarlo. Sapevo che Quattro era lì accanto a Zeke ed evitai accuratamente di guardarlo, sapevo che un solo sguardo avrebbe fatto crollare tutto quello che avevo costruito.
La cerimonia fu breve e semplice proprio come i due sposi e il giudice che li sposò disse anche delle parole bellissime per i due neo sposi.
Dopo ci spostammo tutti nella sala della cerimonia. Ovviamente sarei stata nel tavolo con Quattro, il che non mi disturbava anzi era un test per me stessa.
Quando arrivai mi sedetti perché non ero per niente abituata ai tacchi e i miei piedi imploravano pietà.
Gli invitati pian piano prendevano posto e osservavo la gioia che si poteva leggere nel volto di tutti.
Ad un tratto però sentì una mano sulla mia spalla. Per un secondo temetti il peggio ma quando mi voltai era solo il mio segretario che mi doveva parlare in disparte. In quegli anni ero diventata molto importante e il lavoro non poteva fermarsi neanche il giorno del matrimonio dei miei migliori amici.
Quando tornai al tavolo erano già tutti seduti e notai che il mio posto era tra Quattro e Uriah, almeno avrei avuto il sostegno del mio amico.
Iniziarono le portate e con esse le danze. Come per i tacchi neanche i balli facevano per me. Vivevo con gli intrepidi da anni ma non ero ancora tipa da festa. Cercai in tutti i modi di evitarne uno fino a che Uriah non mi ci portò di peso. Ovviamente gli pestai i piedi almeno una decina di volte anche se lui non lo diede mai a vedere. Il dolore fa parte di noi intrepidi e ormai lo sapevo anche fin troppo bene. Dopo una giravolta però non mi ritrovai più tra le braccia di Uriah ma tra due braccia più muscolose e che pensavo avessi dimenticato, invece mi erano famigliari proprio come il primo giorno. Era il caso di dire che avrei riconosciuto quelle braccia ovunque.
Alzai gli occhi e nell'istante in cui i nostri occhi si incontrarono tutte le barriere che avevo costruito, tutto ciò che avevo messo tra noi due cadde. Sembrò come se il mio cuore che fino a quel momento era stato fermo avesse ripreso a battere. Prima lentamente e poi a pieno ritmo. Mi presi di coraggio e lo trascinai fuori dalla pista da ballo. Lo portai fuori in un luogo appartato ed è inutile dirlo ma Quattro era alquanto sorpreso. Non sapevo cosa gli passava per la mente ma potevo ben immaginarlo.
Ci sedemmo su una panchina e iniziai il mio piccolo monologo.
Gli spiegai il perché del mio abbandono e del mio nuovo lavoro. Finalmente non ci sarebbero stati più segreti tra di noi.
La notte in cui mi salvò infatti ero stata minacciata. Mi avevano dato un ultimatum o lavorare per i piani alti degli intrepidi senza dire nulla a Quattro oppure vederlo morire.
Tutto quello che avevo fatto in quegli anni lo avevo fatto per lui anche se ero sicura che lui mi avesse odiato.
«non ho smesso neanche per un attimo di amarti» gli dissi ad un tratto.
Dopo trattenendo le lacrime prosegui dicendogli come ero riuscita a lavorare per i piani alti in copertura. Infatti ero riuscita a svelare il loro piano e ora erano tutti salvi.
Quattro mi abbracciò, ma non era un semplice abbraccio era anche una promessa e una scusa.
Mi disse ad un tratto
«ti ho odiato è vero, ma ho sempre creduto in noi anche se non sono sempre stato fedele a noi» e in quelle parole c'era molto rimpianto e quasi non riusciva a guardarmi negli occhi.
Gli presi il viso tra le mani e gli dissi «abbiamo sbagliato entrambi ma non torturiamoci ulteriormente, impariamo dai nostri errori e godiamoci il presente»
Finalmente eravamo abbastanza vicini quasi da poterci baciare quando sentimmo dalla sala che era il momento dei brindisi e quindi mano nella mano tornammo dentro.
Zeke e Shauna furono i primi ad accorgersi delle nostre mani intrecciate e se prima erano felici ora erano radiosi.
Il primo brindisi lo fece Quattro
«al mio migliore amico e alla mia migliore amica. Ho visto nascere il vostro amore e mi voglio prendere un po' del merito. Grazie per l'affetto che mi avete dimostrato e vi anticipo che forse ora ci vedremo più spesso»
Il secondo brindisi toccò a me
«a Shauna che mi ha convinta per la prima volta a mettere un paio di tacchi – e qui tutti a ridere – e a Zeke che invece mi ha fatto prendere la prima sbronza. Grazie per la vostra amicizia sempre sincera»
A questo punto sarebbero dovuti seguire tutti gli amici ma Zeke prese la parola dicendo
«non è consuetudine che gli sposi facciano un brindisi ma a noi non piacciono le tradizioni e parlando anche a nome di mia moglie vogliamo fare un brindisi per Quattro e Tris che finalmente si sono ritrovati e ora direi BACIO!!!»
E tutti in coro ad urlare bacio.
Non avrei voluto dare il nostro primo bacio dopo cinque anni davanti a tutti ma non ebbi molta scelta perché Quattro mi afferrò e nel momento esatto in cui le nostre labbra si incontrarono il mondo attorno a me scomparve e ricominciai a vivere.
FINE
***NOTA***
ciao a tutti come tutte le storie anche questa è arrivata al termine. come ho detto più volte doveva essere un solo capitolo ma è divenuta un tantito più lunga. non avrei mai immaginato tutte queste visualizzazioni. davvero grazie a tutti di cuore. Spero vi sia piaciuto come finale.
un abbraccio
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would you like to came out with me?
RomancePuò tutto mascere da uno sguardo? Può un amicizia diventare amore?