La mattina seguente, mi alzai e legai miei capelli in una coda di cavallo. Indossai i miei leggins neri, una t-shirt bianca lunga dietro e più corta davanti con il segno dell'infinito al centro e le mie zeppe nere, tipiche dell'Argentina. Mentre mi avviavo per il parco dove mi sarei incontrata con Mercedes, la mia attenzione fu rivolta verso un mucchio di gente che circondavano qualcosa, o forse, qualcuno. Mi avvicinai per vedere che stesse succedendo. Ma la gente era troppa e mi impediva di vedere oltre. «Che succede?» chiesi così ad una ragazza lì accanto a me. «Due ragazzi stanno facendo a botte. Credo che il motivo sia una donna.» mi rispose mettendosi in punta di piedi cercando anche lei di vedere qualcosa. In quel momento il cerchio di gente si aprì lasciando passare due uomini. Ne approfittai per mettermi più vicino così da vedere cosa stesse succedendo. Un ragazzo steso per terra che continuava a guardare con aria di sfida l'altro e l'altro era tenuto per le braccia da due uomini. Spalancai i miei occhi quando notai che il ragazzo in piedi era lo stesso che ieri mi aveva salvata. «Che sia l'ultima volta che la passi liscia, Blanco. La prossima volta finirai dritto dietro le sbarre. Chiaro??» gli gridò uno dei due uomini guardandolo dritto negli occhi. Blanco? Allora era questo il suo cognome? mi misi al centro della folla e iniziai a gridare. «Bene, lo spettacolo è finito! Andate via!!» mentre la gente si allontanava, anche quel ragazzo si alzò e guardò Jorge con aria di sfida. «Non finisce qui, Blanco.» «Quando vuoi!» esclamò lui guardandolo dritto negli occhi senza nessuna paura. In quel esatto momento il suo aspetto minaccioso aveva spaventato anche me. Notai che si toccava il polso e mi avvicinai a lui. «Ti fa male?» chiesi. «Non è niente.» rispose usando un tono arrogante. «Ne ho avute di peggio.» affermò tranquillamente ridacchiando subito dopo. «Quindi sei fidanzato.» intuii con tono scherzoso «Non sono fidanzato.» divenne d'un tratto nuovamente serio. «Quel tipo stava solamente dando fastidio ad una ragazza del mio quartiere e ho voluto dargli una lezione. Tra di noi del nostro quartiere funziona così.» «Uh, quindi sei innamorato!!» esclamai urlando quasi sorpresa. Lo vidi alzare lo sguardo nuovamente e avvicinarsi rapidamente a me prendendomi il polso e facendomi ricordare la sera in cui lo avevo conosciuto. «Io non sono innamorato.» affermò scandendo bene le parole e fissandomi dritto negli occhi con uno sguardo furioso. «Jorge Blanco non si innamora. Lui non crede nell'amore. Jorge Blanco le ragazze le usa, le illude, ma non le sposa. Chiaro?» restai qualche minuto pietrificata a guardarlo mentre usava quei comportamenti bruschi con me. «E adesso basta di infastidirmi, signorina.» «P-er-donami.» riuscii a pronunciare ancora spaventata. Fu lì che si allontanò, lasciandomi. «E adesso è meglio che tu vada, non voglio averti ancora tra i piedi.» mi allontanai da lui di qualche centimetro «Che arrongante!» bisbigliai tra me e me prima di andare. «Dici così perché non hai ancora trovato la persona giusta, Jorge.» gli urlai, voltandomi per andarmene e temendo un'altra sua reazione.
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Innamorata di un bad boy. || LB
RomanceNon dovremmo mai giudicare gli sbagli degli altri, piuttosto essere giudici di noi stessi. Jorge vive in un tenebroso quartiere, il Lexon. Ragazzaccio e senza cuore, non crede nell'amore ed un vero duro. Testardo, misterioso, arrogante ed orgoglioso...