[Sirius' Pov]
Hogwarts. Aprile, 1976.
Sirius se ne sta da solo, affacciato a una delle alte finestre che costeggiano il pianerottolo circolare della Torre Nord del castello.
È un'area tranquilla, quasi sempre deserta, e Sirius ci si è recato apposta per mettere ordine a quel groviglio di pensieri ed emozioni che da qualche settimana lo tormenta.
Il suo sguardo grigio, dalle tonalità leggermente più cupe del solito a causa della confusione che gli alberga in testa, vagola distratto sui contorni del vasto parco di Hogwarts, bagnati dalla luce ramata di un sole morente all'orizzonte, i cui raggi si distendono sul castello, infuocando alberi e prati.
Sirius ammira a lungo lo scenario suggestivo che gli riempie la vista, sgranocchiando una gustosa Cioccorana e beandosi di ogni singolo secondo donato da quella fuga momentanea e segreta dalla frenesia della sua vita all'interno della scuola.
Un sorrisetto malizioso appare sul suo viso, al ricordo dell'ultima ragazza che ha portato in quella remota zona dell'edificio, per pomiciare in santa pace, nascosto dagli sguardi indiscreti dei suoi compagni. Oggi, però, nessuna fanciulla lo accompagna, e neppure i suoi migliori amici. Nemmeno James, dal quale Sirius a malapena si separa se non per andare al gabinetto.
Di recente, infatti, il giovane Black avverte sempre più spesso un bisogno viscerale di isolarsi, di starsene in solitudine, lontano dalla ormai famigliare folla di studenti e professori che gli gravita attorno tutti i giorni.
In realtà, è solo una persona dalla quale talvolta Sirius sente l'esigenza di allontanarsi; e, assurdamente, si tratta proprio di James Potter.
Un sospiro grave gli scivola fuori dalle labbra, mentre constata con frustrazione che è proprio il suo migliore amico la causa principale della matassa di sentimenti cupi e ingarbugliati che gli affolla la mente.
Con lo sguardo ancora incollato al paesaggio, si caccia in bocca l'ultimo pezzetto di Cioccorana e ne assapora la dolcezza, nella speranza che almeno quest'ultima sia in grado di donargli un poco di conforto. Un'abitudine che Sirius si trascina dietro sin dall'infanzia; anche da bambino, ricercava sollievo nel sapore zuccherino della cioccolata - opportunamente nascosta in camera sua - dopo gli innumerevoli castighi ricevuti da sua madre.
Ma non è da una punizione che Sirius sta fuggendo oggi, bensì da una domanda, che da settimane lo tormenta e lo fa sentire orrendamente sopraffatto.
Perché, perché, fra tutte le ragazze che ci sono a Hogwarts, James ha deciso di interessarsi proprio a Lily Evans?
È una domanda sciocca, Sirius se ne rende conto. Persino retorica, visto che conosce la risposta fin troppo bene.
Lily Evans è una delle studentesse più carine e brillanti del loro anno dopotutto, e sono in molti ad aver maturato un certo interesse nei suoi confronti (benché Lily pare esserne completamente all'oscuro). E James, che sin dal suo ingresso a Hogwarts ha sempre manifestato chiaramente l'intento di primeggiare sugli altri in ogni ambito, certo non è propenso a lasciarsi sfuggire l'occasione di dimostrare all'intera scuola di essere migliore dei suoi avversari, anche quando si tratta di conquistare una fanciulla.
Perché a James Potter piace trasformare ogni cosa in una sfida; e perdere non rientra sicuramente nelle opzioni.
Soprattutto se di mezzo c'è anche quello strambo ragazzo di Serpeverde, Severus Piton, che James e Sirius hanno preso in antipatia sin dal loro primo giorno a Hogwarts.
Un'inspiegabile amicizia, seppur solida, lega Piton a Lily Evans. Un legame che James non riesce proprio a mandar giù e che spezzarlo sembra ormai essere diventato il suo unico scopo della vita.
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I was Lily Evans
FanfictionÈ un giorno come tanti, nella lontana estate del 1971, quando l'undicenne Lily Evans vede comparire nel salotto di casa sua l'uomo più bizzarro che abbia mai incontrato. Si tratta di Albus Silente, l'anziano preside di una scuola molto antica, quant...