«Lily, dammi retta! Quel Piton è meglio se lo lasci perdere.»«Lo penso anch'io! Si è davvero comportato male con te.»
A turno, Hestia e Marlene esprimono il loro parere su quanto è accaduto fra me e Severus oggi pomeriggio, nel corridoio del terzo piano. Anche Mary le spalleggia, anche se in modo più discreto, guarnendo con veementi cenni di capo i consigli appassionati delle altre due.
Seduta sul mio letto a baldacchino, con le gambe raccolte al petto, le ascolto annuendo a mia volta, ma con aria assente e lo sguardo amareggiato.
La discussione avvenuta con Severus mi ha profondamente scossa, molto di più di quanto mi faccia piacere ammettere.
Per quanto mi sia sforzata di celare il mio dispiacere, Hestia, Marlene e Mary si sono rese conto subito che qualcosa in me non andava.Durante il banchetto della cena, quasi non ho toccato cibo (il che è abbastanza insolito, dal momento che ho sempre goduto di un sano e ottimo appetito), limitandomi a spiluccare minuscoli bocconi di crostata alla melassa. E questo, a ragione, ha fatto sorgere il dubbio nelle mie compagne che qualcosa mi angustiasse.
Per fortuna, hanno avuto la delicatezza di aspettare che ci recassimo al nostro dormitorio, lontane da orecchie estranee e indiscrete, prima di subissarmi di domande, sottoponendomi a un vero e proprio interrogatorio.E così non ho potuto fare altro che confessare la causa del mio turbamento, raccontando loro dell'assurda situazione che si era venuta a creare fra me e il mio migliore amico.
Tutte e tre mi ascoltano in rispettoso silenzio, prima di travolgermi con uno scroscio di energici consigli. Il che mi aiuta a sentirmi meglio, almeno in parte. La tristezza inevitabilmente si riaccende ogni volta che il mio pensiero ritorna sulle parole che Severus mi ha rivolto. Ma ciò che più di tutto mi ha offesa e, al tempo stesso, fatta infuriare, è stato il tono con cui le ha pronunciate. Sprezzante e velenoso. Come se il solo essere stata smistata in Grifondoro mi avesse reso, di punto in bianco, meno degna di essere sua amica.
Un pesante sospiro affranto mi scivola fuori dalla bocca, mentre i miei occhi vagolano per la camera in penombra, soffermandosi per un istante sulla flebile luce della luna che penetra timida attraverso l'ampia finestra; la osservo posarsi delicata sul pavimento con sguardo triste e distratto, persa nei miei pensieri.
«Lily, ascoltami!» mi riscuote d'un tratto la voce accalorata di Marlene, «Non vale la pena prendersela per un tipo così. Dico sul serio! Tra l'altro è un Serpeverde... meglio starci alla larga!»
«E perché? Che cosa hanno i Serpeverde che non va?» domando esasperata, incapace di comprendere da dove nasca tutto questo astio tra le nostre due Case.
Marlene sospira, guardandomi con un'espressione un po' troppo comprensiva per i miei gusti. Sa perfettamente che, essendo io una figlia di Babbani, molte vicende riguardo il mondo magico mi sono ancora ignote. Lei, invece, proviene da una famiglia composta di soli maghi e streghe - una purosangue, come la definirebbe Severus - ed è per questo che è tanto informata su tutto.
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I was Lily Evans
FanficÈ un giorno come tanti, nella lontana estate del 1971, quando l'undicenne Lily Evans vede comparire nel salotto di casa sua l'uomo più bizzarro che abbia mai incontrato. Si tratta di Albus Silente, l'anziano preside di una scuola molto antica, quant...