- La gravidanza

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Erano passate due settimane dal giorno del nostro matrimonio.
A Casita avevamo accolto molti bei bambini: Isabela e Luisa, figlie di Julieta ed Augustin; e Dolores e Camilo, figli di Pepa e Felix.
Casa Madrigal era sempre allegra e gioiosa per la presenza di queste piccole pesti☺️.
Io e Bruno eravamo degli zii molto buoni ed amorevoli con loro.
Ma tornando a noi, il nostro matrimonio filava liscio e perfetto.
Bruno mi amava tanto e lo dimostrava ogni secondo che passavamo insieme.
Dopo non molto, però, notai un briciolo di tristezza sul suo volto, e capii subito il perché: guardando le sue sorelle e i suoi cognati felici, anche lui desiderava avere un figlio.
Durante quel periodo, però, non riuscii a consolarlo: frequentemente avevo mal di schiena, mal di testa, mi veniva da vomitare spesso, e tra l'altro non mi era neanche arrivato il ciclo.

Una sera, mentre stavamo lavando i piatti dopo cena, Pepa mi si avvicinò e mi disse di soppiatto all'orecchio:
"Potresti essere incinta! Sai, in genere questi sono i sintomi che si hanno durante la gravidanza", e dopo aver parlato mi sorrise, facendomi l'occhiolino.
In quel momento una miriade di pensieri mi frullarono in testa: incinta!? Come incinta!? Non sapevo come comportarmi, cosa fare.
Forse però mi sarei dovuta calmare. Intanto questa era solo una teoria di Pepa, bisognava prima verificare.
Quella notte non dormii per niente: mi girai e rigirai nel letto, senza chiudere occhio.

Il mattino seguente andai, con una scusa, in farmacia a comprare il test di gravidanza; quando tornai a casa per verificare scoprii che... ERA POSITIVO!!!!!
Oh cavolo, oh cavolo, OH CAVOLO!!
E ora cosa dovevo fare? Come facevo a dirlo a Bruno? Come avrebbe potuto reagire?
Ma soprattutto, ero davvero pronta per tutto questo?
All'ultimo quesito avevo molti più dubbi, però decisi lo stesso di affrontare la cosa.

Salii le scale che mi separavano dalla torre di Bruno ( o meglio, dalla nostra torre ).
Raggiunta la vetta percorsi il corridoio principale e, dopo qualche secondo di esitazione, mi decisi ad entrare nella nostra camera.
Trovai Bruno disteso sul letto matrimoniale, intento a leggere un libro.
Mi avvicinai lentamente: non perché non lo volessi disturbare, il motivo era la paura di come avrebbe potuto reagire alla notizia.
Sì è vero, lui desiderava tanto avere un figlio in quel periodo, ma non credevo fosse pronto per una responsabilità del genere, come me.
"Oye, mi vida! Comò estas?", mi chiese, vedendomi entrare nella stanza.
"Io bene, solo... Bruno, possiamo parlare un attimo?", gli risposi, mostrando una faccia più preoccupata che seria.
"M-ma certo...", mi disse, iniziandosi a insospettire.
"Bruno, tu lo sai che in questo periodo non mi sento molto bene fisicamente", iniziai a spiegare, sedendomi accanto a lui sul letto.
"Sì, purtroppo lo so", mi rispose con tono triste, alzandosi da seduto.
"Però questo non mi ha impedito di notare come guardi le tue sorelle e i tuoi cognati felici di essere diventati genitori", continuai, desiderando dentro di me di non dover andare avanti.
"Ora io ti chiedo Bruno, ti sentiresti davvero pronto ad avere un bambino? E se sì... lo vorresti veramente con me?", all'ultima domanda esitai un po' prima di pronunciarla.
"Amor, come puoi chiedermi una cosa del genere? Ma certo che vorrei avere un bambino con te. E mi sento anche pronto ad assumermi questa responsabilità", mi rispose con tenerezza e sicurezza, accarezzandomi una guancia con due dita e spostando dal mio viso una ciocca di capelli ribelle.
"Bene, perché... sono incinta", annunciai, tirando fuori il test di gravidanza.
"C-cosa?", mi chiese con una faccia dispersa e confusa, mentre gli porgevo la prova della verità tra le mani.
"Sì! Sono incinta! Sembra incredibile, però è così", gli risposi più entusiasta che mai.
"Ma è meraviglioso!!!", urlò lui, mentre i suoi bellissimi occhi verdi iniziavano a farsi lucidi.
Per la felicità fece cadere il test di gravidanza, intento a stringermi forte a sé in un abbraccio dolce e sincero.

9 mesi più tardi...

Erano passati 9 mesi da quando io e Bruno avevamo scoperto di aspettare un bambino.
Durante quest'arco di tempo avevamo saputo anche il sesso della bambina: era una femminuccia 😍😍👶💖.
In famiglia tutti si erano preoccupati per me e avevano cercato di contribuire il più possibile.
Ovviamente Alma non vedeva l'ora che nascesse la mia bambina: un'altra piccola pesta in famiglia = nuovo talento = continuazione della discendenza dei Madrigal.

Una sera però, mentre canticchiavo tranquillamente in soggiorno, sentii una fitta alla pancia, una fitta che non avevo mai sentito prima d'ora, una fitta che mi fece cedere le gambe.
"Bruno...", dissi senza voce, sul punto di piangere.

Continua...

El amor de mi vida💚⏳ ( Bruno x Rachele )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora