Mini flashback...
"Ehi, mi vida! Cosa stai guardando?", chiesi a Rachele, notando la sua concentrazione verso un qualcosa di ignoto.
"Quella bella farfalla, lì, fuori dalla finestra", mi rispose, indicando l'insetto dalle ali colorate.
"È molto bella, vero?", mi chiese, con occhi sognanti.
"Sì, hai ragione", le risposi, assecondandola.
"Ascolta mi amor... riguardo al nome della bambina...", iniziai, ma non riuscii a finire la frase, quando lei mi interruppe.
"Cosa ne pensi di Mirabel?", mi chiese, guardandomi con occhi felici.
"Mirabel... bel nome! In effetti non l'avevo preso in considerazione", le risposi, ricambiando il suo sorriso.15 anni dopo...
Pov Bruno:
Attraversavo da solo la terrazza di Casita, quando ad un tratto sentii delle grida e delle risate: erano Antonio e Mirabel, che giocavano a rincorrersi nella piazzetta principale di Casita. A quella vista sorrisi piacevolmente, prima di andarmene però mi soffermai a guardare la mia figliola: Mirabel.
Com'era cresciuta, com'era diventata bella, era uguale a sua madre... sua madre. In quel momento, non so come, ricordai il giorno in cui Rachele mi propose il nome da dare alla nostra bambina, ed era proprio quello... Mirabel.
Con una fitta al cuore guardai un ultima volta mia figlia, poi decisi di tornare nella mia torre.Arrivato là, chiusi la porta alle mie spalle con la schiena, ed iniziai a versare sul pavimento lacrime di dolore. Il dolore di non avere più Rachele accanto a me, il dolore di non poter stringere Mirabel tra le mie braccia, di non poterle rivelare le sue origini, di essere chiamato da lei 'tio' e non 'padre'. Volevo riavere mia moglie, volevo riavere mia figlia, volevo riavere tutta la mia famiglia indietro.
Un mare di ricordi in quel momento mi affiorarono nella mente: il ricordo della nascita di Mirabel e della morte di Rachele, il ricordo del giorno in cui la mia piccolina non aveva ottenuto un talento, il ricordo di quando l'avevo rivista di persona dopo 10 anni tra le mura di Casita, il ricordo di quando ( dopo il mio ritorno in famiglia ) avevo chiesto ad Julieta ed Augustin di continuare a mantenere il segreto e di non svelare mai a Mirabel la verità su suo padre. Il perché, o almeno per me, era ovvio: avevo paura di come avrebbe potuto reagire Mirabel, avevo paura di come avrebbe potuto rispondermi, avevo paura di essere incolpato per averla abbandonata in un momento così critico, quando invece la stavo solo proteggendo e le stavo garantendo un futuro più bello senza di me.
Se solo in quel momento ci fosse stata anche Rachele, lei si sarebbe presa cura di nostra figlia e sarebbe stata l'unica ( eccetto Dolores ) a conoscenza della mia presenza tra le mura di Casita.
Ma purtroppo lei non c'era più, era andata via, e senza di lei la vita mi pareva più dura e difficile da affrontare.
Ma di una cosa ero certo: Mirabel non avrebbe mai dovuto scoprire la verità. Tutto l'equilibrio e l'armonia in famiglia sarebbe andato distrutto, e io non volevo questo, specialmente dopo la ricostruzione di Casita. Avrei continuato a guardare Mirabel da lontano, non importava, ciò che contava di più per me era la sua felicità, non la mia.Angolo autore:
Ciao raga, scusate la lunga assenza. Piaciuto il capitolo?Ps. Ok questo lo dico solo per chiarire un po': dopo la partenza di Bruno, quando Mirabel aveva 5 anni, Julieta ed Augustin si presero cura di lei di loro spontanea volontà ( ed anche per il rimorso di non essere riusciti ad evitare la morte di Rachele ). Al ritorno di Bruno 10 anni dopo a Casita, fu Julieta a chiedergli, a malincuore, se volesse riprendersi la figlia, ma lui rifiutò perché.... Vb lo avete già letto dal capitolo.
Detto questo ciaoooo ❤️❤️
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El amor de mi vida💚⏳ ( Bruno x Rachele )
RomanceAvviso: sono nuova qui su Wattpad; questa è la prima storia che scrivo, quindi se non vi dovesse piacere o voleste cambiare qualcosa ditemelo. Rachele, una ragazza qualsiasi del villaggio, fa conoscenza di Bruno alle medie, e un solo sguardo basta...