cap one ▲

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Belle era la ragazza più popolare della scuola. Era invidiata da tutti, persino gli stessi insegnanti. Era la figlia della stilista più conosciuta a Londra, e  dell'uomo più famoso in fatto di televisione inglese. Chiunque nella scuola superiore di Londra la conosceva.

I suoi genitori avevano voluto darle un nome che esaltasse la sua bellezza, cosa che già da piccola possedeva. Così quale nome migliore se non Belle Marylin Jacksons?
Un nome formato dalla bellezza impersonificata e da un'identità icona di passione e sensualità.
Aveva tutto. Tutto quello che una ragazza poteva desiderare. Un ragazzo bellissimo che la amava, amiche tirapiedi e la scuola sotto i suoi comandi.

Allora perché Belle Marylin si sentiva costantemente incompleta? Come se tutto quello che aveva non le bastasse.
Infondo molto spesso si dice che i soldi non fanno la felicità, ma spesso essi sono solo fonte di noia.
Belle voleva solo sentirsi amata. Sentirsi amata per quello che era, non per Belle Marylin Jacksons la famosa ragazza di Londra.

Nel profondo del suo cuore aspettava il ragazzo perfetto che la avrebbe amata per sempre.

Ma i sogni non sempre diventano realtà e i ragazzi perfetti non esistono. O forse no?

-

"Charlotte sbrigati! " urlò Belle attraversando il corridoio gremito di studenti. Tutti quanti la conoscevano, tutti quanti volevano essere come lei. Era raro non vederla accerchiata da folla di studenti popolari alla ricerca di un pizzico di brio proveniente dal suo magico mondo.

"Belle scusami vorresti firmarmi l'annuario?" Chiese una ragazza occhialuta alla mora. Belle la guardò dall'alto al basso domandandosi per la centesima volta perché tutti la assillavano così.

"Non vedi che sono impegnata? Torna la club degli sfigati tesoro. " La liquidò con un cenno e andò verso il suo armadietto.

"Charlotte, profumo! " sbraitò la mora. Charlotte prese la boccetta di Chanel n' 6, il preferito di Belle, e lo spruzzò con attenzione attorno alla piccola vip.

"Che ci fai ancora qui tu? Via lasciami un po di privacy!" La sgridò Belle cacciando la sua piccola tirapiedi. La bionda si allontanò a testa bassa mentre la mora sorrideva soddisfatta.

Tutto era sempre al suo posto, ovvero al suo comando. Aprì l'armadietto facendo scattare la combinazione, quando un biglietto volò fuori da esso.
Belle si abbassò a raccoglierlo incuriosita, nessuno le scriveva mai, a eccezione di Charlotte, obbligata da Belle.

'Sei davvero bellissima quando sorridi. Secondo la scienza quando si sorride si mettono in movimento più di cento muscoli. Sono i cento muscoli migliori che abbia mai visto funzionare.
Tuo                            
                 n. xx                '

Il messaggio finiva e Belle restò basita. Chi cavolo era il cretino a scriverle quelle cose?
Belle non ci diede peso e nascose il biglietto nella borsa Prada.
Era solo qualche stupido.


N/A
Sono tornata con questa storiella eheh. Spero vi piaccia, fatemelo sapere nei commenti e votate!
Se volete leggere anche altre mie storie le trovate sul mio profilo, vi consiglio '50 reasons' ;)
Bacini
S. xx

NERDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora