cap three ▲

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Belle davvero non capiva quale stupido sfigato poteva scriverle quelle cose. Eppure nel profondo, anche se Belle non lo ammetteva, provava piacere nel leggere quelle lettere sincere e dolci. Nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per lei, e lei neppure lo aveva mai immaginato!

Ma per non dare l'idea che Belle Marylin fosse una sfigata decise di tenere segreto tutto e di nascondere le lettere.

La mattina dopo, a scuola, saltò la verifica di matematica perché Harry la aveva trattenuta in bagno; non che a lei fosse dispiaciuto, ma dentro di sé si sentiva costantemente usata dal riccio solo per soddisfare i suoi capricci infantili e da tipico ragazzo dagli ormoni a palla.

Fu così, che stressata dalla mattinata in bagno, decise di non andare a lezione il pomeriggio. Rimase in cortile a fumare inconsapevole di essere osservata.

Al suono della campanella camminò per i corridoi dove Charlotte la aspettava al suo armadietto.

"Belle ho fatto una foto alla mia verifica di matematica così quando la rifarai ti andrà bene!" Disse entusiasta la bionda.

"Stai insinuando che non sarei capace di farla bene?" Fece una smorfia Belle, notando con la coda dell'occhio un bordo rosa penzolare dal suo armadietto.

"No..no questo mai Belle, io volevo solo..." balbettò rossa in viso Charlotte.

"Si si, va via adesso." La liquidò. La bionda se ne andò a testa bassa domandandosi perché ci provava ad essere gentile.
Belle aprì di nascosto l'armadietto tirando fuori il bigliettino.

Cara Belle
Non mi piace Harry, ti usa soltanto. Tratta meglio Charlotte lei ti vuole bene. Ah la verifica di matematica era un casino spero tu riuscirai a farla al meglio. E sì intendo che non ne sei capace :)
Tuo
N. xx

N/A
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bacini
s. xx

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