Nonostante gli abbondanti ringraziamenti di Harry e l'aver assicurato che fare da accompagnatore sarebbe stata una passeggiata, Louis trascorre la settimana precedente all'uscita didattica a rimuginarci sopra.
Sa come trattare con i bambini, avendone cresciuta una da solo, ma non ha mai avuto a che fare con quindici di loro tutti insieme in una sola volta.
Anche la festa di compleanno di Emily era stata tranquilla, solo una manciata di bambini del vicinato e della lezione di nuoto. Logicamente, lui sa che ci saranno Harry ed altri genitori, ma le peggiori situazioni continuano a passare nella sua mente, lui che rimane da solo con tutti i bambini, o che ne perde uno o che loro lo odiano e non lo ascoltano.
Nel frattempo, il lunedì seguente arriva, Louis è un fascio di nervi. Sveglia Emily alle 7:15, la lascia scegliere i vestiti mentre lui prepara dei french toast, e si siede di fronte a lei una volta che si è arrampicata sulla sedia. Lui alza un sopracciglio quando si rende conto che sta indossando il suo quarto completo arancione di fila - Louis nemmeno sapeva che possedesse così tanti vestiti arancioni, ad essere sincero.
"Ehi Em, cos'è tutto questo arancione?"
Lei alza lo sguardo dal toast e dice, "Harry ha detto che la mia rora è arancione."
Louis la fissa per un momento, completamente attonito. "La tua cosa?"
"La mia rora." ripete lei, muovendo la mano intorno alla propria testa come se questo potesse aiutare Louis a capire ma servendo solo a confonderlo di più.
"Io sono arancione. Tu sei giallo." dice come se fosse una cosa ovvia. "Harry me lo ha detto."
"Se lo dici tu - " mormora Louis, confuso. Prova a cercare di capire mentre stanno finendo di mangiare e mentre camminano verso scuola, l'ansia completamente dimenticata a causa della sua confusione dovuta al nuovo ingresso di Harry nelle loro vite. Dopo aver lasciato la mano di Emily, così che può andare a sistemare le cose nell'armadietto, non aveva ancora risolto quale fosse il significato di rora.
Si avvicina di soppiatto ad Harry, che sta parlando tranquillamente con una donna che Louis immagina essere una delle mamme ed il loro terzo accompagnatore.
"Buongiorno Louis," dice Harry, gioiosamente, mentre si sposta i capelli dalla fronte. Il suo maglioncino è verde scuro oggi e si combina alla perfezione con i suoi occhi, e Louis sospira. È triste, veramente, come Harry lo riduca, da un uomo di 26 anni ad un bambino goffo di 12 alla sua prima cotta.
"Questa è Angela, la mamma di Poppy. Sarà l'altra accompagnatrice all'acquario con noi oggi."
Louis aspetta finché Angela non è distratta, per poi dare un colpetto ad Harry e chiedergli, "Quindi, nessun idea sul perché la mia bambina abbia iniziato a vestirsi come un cono spartitraffico?"
Harry si morde la lingua e poi sorride, e lo guarda in modo così dolce che Louis inconsciamente si porta una mano allo stomaco per provare a fermare il turbinio di farfalle che sembrano aver preso la residenza lì.
Patetico, ad essere sinceri.
Harry alza le spalle e dice, con un tono imbarazzato, "Abbiamo parlato delle aure la scorsa settimana."
"Aure," dice Louis in tono neutro. Quando Harry annuisce Louis continua, "Ho capito le ragioni per cui insegnare il riciclaggio a bambini di cinque anni, ma so che non riescono a capire le aure, nemmeno io le capisco."
L'espressione di Harry si apre in un sorriso, "Oh! Ho un libro sulle aure. Se vuoi te lo presto. È veramente affascinante." Lui si avvicina alla cattedra e tira fuori un libro sottile dal mezzo di una pila e lo porge a Louis con un sorriso ed un occhiolino. "La tua è gialla, se te lo stessi chiedendo. Sei molto facile da leggere."
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Nothing Else But Us Right Here || Italian Translation
FanfictionLouis sospira e si incoraggia mentre si fa scivolare il maglione sui suoi fianchi. Può farcela. Può resistere all'opera d'arte chiamata Harry Syles; perché lui è un responsabile, maturo adulto e per quanto voglia immergere le sue dita in quel caos d...