Prima che Harry si presentasse venerdì sera, Louis era un completo rottame. E' sicuro di apparire ridicolo, vestito con jeans attillati e una morbida maglia extra-large per cucinare i cupcake, ma Harry non dice niente quando Louis apre la porta. Da' soltanto un'occhiata rapida di apprezzamento, poi fa entrare un'enorme scodella piena di pasta e una borsa di tela appesa al gomito.
"Ah," dice Louis imbarazzato mentre si fa da parte per permettere ad Harry di entrare. "Benvenuto?" Harry gli sorride mentre supera la soglia e entra in casa. Louis può sentire il profumo del sugo quando Harry si ferma per togliere le scarpe, ma oltre a ciò, Harry profuma di mele e cannella, e Louis vuole solo farsi strada verso di lui e quel suo maglione così soffice.
"Ho portato la cena," spiega Harry mentre solleva il contenitore della pasta di nuovo, e Louis scuote la testa, meravigliato.
"Non dovevi farlo, lo sai. Potevo ordinare qualcosa." Harry alza le spalle e segue Louis mentre attraversa la cucina.
"Lo volevo. L'ho preparata prima di venire qui, quindi è ancora calda. Però vuoi che..." Louis guarda Harry fermarsi, crucciando il labbro inferiore vedendo l'espressione sulla faccia di Harry. Lui sta fissando la cucina, gli occhi spalancati dallo shock mentre guarda tutta la roba che Louis ha ammassato sui ripiani.
La sua voce è un sussurro quando dice, "Hai comprato l'intero negozio?"
"Ho comprato troppo?"
"Dipende," riflette Harry. "Stai pianificando di cucinare abbastanza cupcake da sfamare l'intera città?"
"Emh. Non volevo prendere troppo poco e preoccuparmi di comprarne di più, così io..."
"Va bene, Louis," dice Harry ridacchiando. "Possiamo restituire quello che non usiamo. Forza, creiamo un po' di spazio così possiamo preparare qualcosa e iniziare prima di mangiare."
Spostano la maggior parte degli ingredienti in salotto così che possono usare i banconi della cucina, poi Louis tira fuori tutte le sue scodelle per mescolare e un misurino e imita Harry mentre preparano l'impasto per i cupcake al cioccolato. Una volta messi i cupcake nel forno, Harry passa una mano sul tavolo.
"Cena? Ho portato del vino, visto che Emily non c'è." Lo stomaco di Louis sobbalza improvvisamente per il nervosismo mentre Harry si china per prendere due bottiglie dalla borsa di tela. Vino. Cazzo. "Spero ti piaccia quello rosso."
"Sì," gracchia Louis, poi si schiarisce la voce e prova di nuovo, "Sì, mi piace il vino rosso."
Louis si volta per prendere i piatti e i bicchieri da vino dalla credenza, attento mentre li tira fuori e prova disperatamente a non farli cadere. Pasta fatta in casa e vino rosso. Due bottiglie di vino. Si corregge Louis. Può sentire il nervosismo che si agita nel suo stomaco mentre tira fuori dal cassetto le posate, poi si avvicina al tavolo.
Harry è già seduto, le mani appoggiate sul coperchio del contenitore della pasta mentre guarda Louis tranquillo. L'ansia di Louis si intensifica mentre si siede di fronte ad Harry nel tavolo della cucina, un solido tavolo che sua madre aveva comprato ad un mercatino delle pulci e verniciato di un brillante e gioioso turchese. La cucina ha già iniziato a profumare di vaniglia e cacao di polvere, e nonostante l'ambientazione informale, è tutto sorprendentemente intimo.
Il tavolo è così piccolo che i loro piedi continuano a scontrarsi quando cambiano posizione, e nonostante lo stomaco di Louis sia annodato, è naturale il modo in cui si spostano insieme e si girano attorno. Harry serve la pasta a Louis mentre l'altro stappa la bottiglia di vino, poi si scambiano un piatto di cibo per un bicchiere di vino.
La conversazione è leggera, Louis racconta ad Harry dell'episodio disastroso in cui aveva provato a cucinare dei biscotti con Emily e del suo prossimo articolo sulla Coppa del Mondo, poi Harry parla della sua settimana, delle cose sciocche che hanno detto i bambini o che hanno fatto a yoga facendo finta di andare in spiaggia.
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Nothing Else But Us Right Here || Italian Translation
FanfictionLouis sospira e si incoraggia mentre si fa scivolare il maglione sui suoi fianchi. Può farcela. Può resistere all'opera d'arte chiamata Harry Syles; perché lui è un responsabile, maturo adulto e per quanto voglia immergere le sue dita in quel caos d...