Parte 6

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Quando Louis porta a scuola Emily lunedì mattina, diventa rosso di imbarazzo nel momento in cui incontra gli occhi di Harry. Prova ad andarsene senza parlare con lui come invece fa di solito, ma poi si ricorda che deve dargli il sosia del Signor Whiskers e tutte le sue cose.


"'Giorno," mormora mentre cammina lentamente, la gabbia stretta tra le sue mani come fosse un'ancora di salvataggio. Emily è già al suo armadietto, desiderosa di giocare con i suoi amici e non gli presta più attenzione. Stranamente a Louis quella mattina non interessa, vuole disperatamente andarsene da lì il più velocemente possibile, anche se sa che dovrà tornarci tra due ore.


"Ciao," Harry dice luminoso, e prende la gabbia dalle sue mani, poi la porta vicino alla faccia così da poter sbirciare dentro. "Come sta il Signor Whiskers questa mattina?" Louis arrossisce violentemente, e nasconde le mani nelle fasce e borbotta, "Giù di morale, Haz."

"Oh no, Louis, non è..." Harry fa una pausa così da poter sistemare la gabbia al suo posto, poi si avvicina per afferrare il polso di Louis. Quando Louis alza lo sguardo, Harry lo sta guardando con gli occhi profondi e seri. "Non intendevo dire niente del genere, forza."


"No, lo so." Louis sospira. Tira fuori una mano dalla tasca così da poter passarsela sulla faccia e grattare la barba di due giorni.

"Ehi, che ne dici di restare dopo aver seppellito il criceto e pranzare con Niall e Zayn, poi venire per un po' di yoga prima del pisolino? Sembri uno che potrebbe farcela."


Louis alza, in modo scettico, un sopracciglio e dice in modo piatto, "Io. Fare yoga. Con un branco di bambini di cinque anni."

"Sì," alza le spalle Harry. "La faccio tutti i giorni, è veramente rilassante. E i bambini sono veramente carini."

Louis guarda il Signor Whiskers Quinto correre sulla ruota, intanto si mordicchia la guancia per un momento poi sospira.

"Va bene. Ok. Ma se mi dici di 'rilassare il mio occhio interiore', o qualcosa del genere, me ne andrò."


Harry grugnisce e stringe il polso di Louis, poi dice, "Lou, farò yoga con dei bambini di cinque anni. Facciamo finta di essere uccellini in piedi e ondeggiare come fiori al vento."

"Giusto," mormora Louis. "Bene, immagino che ci vedremo tra un paio d'ore."

Harry si illumina quando Louis ricambia il suo sguardo. I suoi occhi sono scintillanti nella luce del sole che attraversa la finestra, le punte sottili dei ricci sembrano dorate, e Louis deve trattenere un altro sospiro. Non può più permettersi di prendere in giro Harry per essere un hippie, è così adorabile.

Louis fa un passo indietro prima di fare qualcosa di stupido, come baciare Harry su quelle stupide fossette; non permette a se stesso di voltarsi mentre esce dalla stanza.

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Trasportare un criceto morto dentro un sacco della spazzatura fa sentire Louis più strano di quanto si fosse aspettato, e si era aspettato di sentirsi dannatamente strano. Sente come se stesse facendo qualcosa di losco, come essere pronto a nascondere il cadavere e stesse rendendo Harry il suo complice. Il che è ridicolo, i criceti muoiono ogni gioii, e nessuno è mai andato in prigione per aver ucciso un roditore. O almeno non crede.


Il corridoio della scuola è deserto e tutte le porte delle classi sono chiuse, le suole delle Vans di Louis scricchiolano sul pavimento di cemento mentre cammina lungo l'ingresso. Non è abituato a vedere la scuola così, e Louis quasi supera la classe di Emily, rendendosi conto che è quella giusta perchè vede un lampo di capelli castani ricci dalla piccola finestra. Deve aspettare solo un paio di minuti, appoggiato contro il muro con il sacchetto della spazzatura che oscilla in mano, prima che la porta venga socchiusa e Harry scivoli fuori.

Nothing Else But Us Right Here || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora