Parte 5

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Louis riesce a fare un lavoro eccellente non flirtando con Harry nelle settimane successive, se così possiamo dire.

Ok, forse non un lavoro spettacolare, di per sé, ma è riuscito a tenere i messaggi al minimo - tranne che in qualche modo, mercoledì notte, ha fatto una chiamata di tre ore, durante la quale ha imparato tutti i dettagli della vita di Harry. E veramente, lui non è nemmeno sicuro di come sia successo. Aveva appena messo a letto Emily ed era pronto per saltare nella doccia, aveva la maglia ed i pantaloni sul pavimento ed un pollice agganciato all'elastico delle sue mutande, quando il telefono ha vibrato nella tasca, 'haryr ❤❤❤' il nome sul display.

Avrebbe dovuto cambiarlo probabilmente, pensava mentre accettava la chiamata.

La chiamata inizia in modo strano, farfugliano un 'ciao' e poi un formale 'come stai?' ma continua con Louis accoccolato al cuscino sul letto, sorridendo mentre Harry gli blatera all'orecchio riguardo sua sorella che era solita vestirlo con gli abiti da bambina così che potessero fare uno spettacolo alla madre e al padre adottivo. Non si fermarono a parlare fino a prima di mezzanotte, la sveglia di Louis segnava le 11.57, e sbadigliando nella mano, mormora, "Ehi, Haz? Perché mi hai chiamato?"

"Oh. Ehm - " c'è una pausa strana, e Louis chiude gli occhi di fronte ad un'ondata di tenerezza. "Beh, sta per - volevo farti sapere che la prossima settimana è il turno di Emily di portare a casa il criceto?"

Louis si morde un labbro per trattenere un ghigno e resiste all'urgenza di seppellire la sua faccia nel cuscino e urlare, dice con la voce più calma che riesce, "mi stai chiedendo tu se è per questo che mi hai chiamato?"

Sente Harry grugnire dall'altra parte, un momento di silenzio, e poi risponde "No. No, te lo sto dicendo."

"Ok." Louis ridacchia. "Me lo segno. Preparerò uno spazio per il criceto nella stanza di Em."

"Oh, meglio di no," dice Harry. "I criceti sono animali notturni, potrebbe tenerla sveglia tutta la notte, girando sulla ruota."

Louis sbadiglia mentre prende il cuscino dalla federa.

"Chi vuole un animale notturno?"

Harry fa un verso, senza commentare, e stanno in un confortevole silenzio per alcuni minuti, finché Louis non riesce a mascherare un altro sbadiglio e Harry dice, con voce morbida "È tardi, dovresti dormire, Lou."

"Anche tu. Hai una giornata più impegnativa della mia," borbotta Louis, ma Harry fa un mugugno. "'Notte, Haz."

"Notte, Lou. Dormi bene."

Louis aspetta finché Harry non riattacca, poi fissa con perplessità lo schermo del telefono, con la scritta 'haryr ❤❤❤' ancora sul display. Non può trattenere un piccolo sorriso che increspa le sue labbra mentre passa il pollice sul nome. Ha intenzione di tenerlo solo per qualche altro giorno. Nessuno deve saperlo.

Quindi sì, forse i pochi messaggi non hanno avuto alcun peso in fin dei conti. Lui è completamente certo che almeno ha gestito le sue espressioni, sa che non fa gli occhi a cuore all'insegnante di sua figlia quando la accompagna di mattina. Presume.

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Il terzo weekend di Novembre, Emily porta a casa il Signor Whiskers. Louis prepara uno spazio nell'area giochi del soggiorno e si fa forza mentalmente per il secondo round di supplica, lui sa che lo terranno una volta poi lo devono restituire. Si rifiuta ancora di prendere roditori e animali, e non sono una marea di capricci di Emily che gli faranno cambiare idea.

"Teniamo questa cosa per tre giorni, perché ha così tanta roba dietro?"

Louis si lamenta mentre appoggia sulla mensola la gabbietta del criceto e la borsa, che Harry gli aveva consegnato, sul pavimento.

Nothing Else But Us Right Here || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora