⚠️scene di ses*so esplicite, se siete sensibili passate avanti⚠️
Appena scesi dalla macchina guardai tutti i bambini che giocavano a calcio nello spiazzale proprio davanti casa di Sami.
Sami: dai, saliamo.
Io annuii e gli presi la mano accarezzandogliela soltato con il pollice.
Salimmo le scale e arrivammo, appena aprii la porta ed entrai, un odore maschile, proprio il suo, mi fece stordire.
Mi guardai in torno, era piccola ma bella.
Le pareti erano bianche e la cucina di legno, altrettanto la penisola.
Un tavolo davanti contenente 4 sedie era davvero grazioso con un centro tavola con dei fiori.Abbracciai Sami e lo tenni strettissimo a me, lui mi accarezzò la testa dolcemente e gli lasciai tanti bacini sul braccio, non so perchè sul braccio, forse è perchè era la prima parte di lui che mi era spuntata davanti.
A quel mio gesto Sami ridacchiò e io mi appiccicai a lui come koala per poi fargli un succhiotto nel collo.Appena finii lo guardai soddisfatta, praticamente aveva metà collo viola.
Io: apposto.
Sami: stupida.
Ridacchiammo insieme per poi uscire fuori in balcone e dividerci una canna.
Era abbastanza piccolo ma confortante e bello.Sami: come stai?
Io: non lo so, mi mancano.
Sami: anche a me, sta sera li andiamo a trovare.
Io: si può?
Sami: certo, dobbiamo pagare un pò ma si può.
Io: cioè?
Sami: non lo so, ma pago io.
Io: paghiamo insieme.
Lui annuì poco convito, avrei pagato di nascosto.
Appena finimmo tutte le canne che ci siamo fatti, cioè 3, era già tramontato.
Appoggiai la testa sulla sua spalla.
Io: ho sonno.
Sami: quando mai.
Ridacchiai.
Ci alzammo tutti e due ed iniziammo a cucinare la cena insieme visto che appena saremmo tornati a casa non ci sarebbe stato il tempo o la voglia di entrambi.
Appena finito lasciammo tutto sui piatti con un tovagliolo sopra per non farla seccare.
Io: ci andiamo a lavare? Insieme.
Sami: che domande.
Mi prese in braccio tenendo le mani sul mio culo e iniziando a stringerlo mentre le nostre labbre iniziarono a toccarsi come non mai.
Le nostre lingue iniziarono a danzare senza un domani e le nostre labbra iniziarono a consumarsi a vicenda. Arrivati in bagni iniziò a spogliarmi e stessa cosa feci io con lui.
Appoggiai la mano sulla sua parte intima che lentamente iniziava a crescere, mentre a me iniziava a pulsare velocemente.Ci infilammo tutti e due nella doccia e accesi l'acqua bollente, che in quel momento sul mio corpo non aveva effetto.
Mi mise in braccio a lui e appoggiò violentemente la mia schiena contro la parete della doccia.Iniziai a sfregare la mia parte intima con la sua velocemente.
Scesi dalle sue braccia e lo presi tra le mani per poi abbassarmi e iniziare e sfregarlo contro le mie labbra carnose.Sami: Arbia, cazzo. Veloce.
Disse ansimanteAlzai lo sguardo e ridacchiai continuando a sfregarlo sulle mie labbra.
Mi alzò più violentemente di prima e mi riprese in braccio sbattendomi la schiena sulla parete.
Mi penetrò bruscamente facendomelo sentire fino alla pancia.
Inziammo tutti e due ad ansimare.Mi avvicinai al suo orecchio iniziando a fare piccoli orgasmi accompagnati a dei piccoli baci a partire dall'orecchio fino al collo.
Sentivo le sue mani portarmi avanti ed indietro iniziando ad andare sempre più veloce.
Ormai il bagno era pieno del nostro piacere mentre l'acqua si faceva sempre più fredda, anche se in quel momento poco importava.Mi scese dalle sue braccia e mentre iniziò a baciarmi il seno le sue mani iniziarono a sfiorare lentamente la mia parte intima.
Io: veloce.
Gli dissi ansimante senza aspettare nient'altro, e quanto meno me l'aspettassi le sue dita iniziarono a vagare nella mia parte intima mentre la sua altra mano stringeva il mio culo.
Iniziai ad ansimare più che posso e per ricambiare il favore presi la sua parte intima tra le mani e fare avanti e indietro.Dopo poco tutti e due arrivammo all'apice del piacere.
Lo baciai dolcemente stanca e ci lavammo velocemente per poi uscire dalla doccia e iniziare a prepararci per andare al carcere.
Ci cambiammo tutti e due davanti all'altro senza nessuna vergogna.
Un sogno.•revisionato
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𝒜 𝒫𝓇𝒾𝓂𝒶 𝒱𝒾𝓈𝓉𝒶 - Sacky
FanfictionTutto è partito quando una mattina, alle 5.30, Arbia come ogni notte/mattina stava spacciando seduta sulla panchina ad un parco. Essendo così presto non pensava che sarebbe arrivato qualcuno anche perché veniva lì ogni mattina a farlo. Circa mezz'or...