Indossai il pigiama e mi struccai. Stavo morendo di fame.
Uscii dal bagno e vidi Sami mangiare da solo.
Poi notai che aveva sistemato le cose anche per me. Mi sentivo in colpa.Io: scusami.
Sami: tranquilla Arbi, può capitare di sentirsi così dopo tutto quello che sta succedendo ultimamente. Devo scusarmi anche io per averti fatto preoccupare dicendo quella cosa, se non sei d'accordo non farò niente per farti stare più tranquilla. Ok?.
Chiese, tutto il tempo mi guardava negli occhi con uno sguardo dolce e dispiaciuto.
Io: va bene Sami, tranquillo.
Sami: vieni siediti.
Disse indicandomi la sedia accanto a lui.
Mi andai ad accomodare vicino a lui ed inizai a mangiare.Io: mi puoi parlare di quello che volevi fare?.
Sami: io ed i miei amici non ci siamo mai abbandonati in queste situazioni.
Ogni volta che qualcuno di noi finiva dentro li facevamo uscire con un metodo che non è mai fallito... diciamo.Flashback Sami.
Sami: tre...due...uno.
Misero le pistole dentro i pantaloni per poi entrare e chiedere di vedere il detenuto cella 201.
"certo" rispose il figlio di puttana per poi portarli davanti la cella.
Ce la aprii ed entrammo.Ci guardammo in torno, un figlio di puttana per ogni angolo della cella. Pff...
Simba: Baby, sta sera alle 3.00 fatti trovare davanti quella finestra.
Gliela indicò con lo sguardo per non fare capire troppo, infatti tutto il tempo gli sussurrò all'orecchio.
Sami abbassò lo sguardo, un registratore, nascosto proprio sotto il tavolo.
I due bastardi agli angoli della stanza presero me e Simba per poi buttarci fuori dalla cella.Fine Flashback
Sami: ma comunque, il metodo che abbiamo sempre usato è che alle 3 Baby o chiunque altro si mette davanti la finestra della cella noi rompiamo il muro. Appena esce ce ne andiamo con la moto.
Io: non vi hanno mai sgamato?.
Sami: una volta, ma non è successo niente.
Io: capito.
Continuammo a mangiare tranquillamente.
Non so perchè, ma avevo una brutta, orrenda sensazione.•revisionato
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𝒜 𝒫𝓇𝒾𝓂𝒶 𝒱𝒾𝓈𝓉𝒶 - Sacky
FanficTutto è partito quando una mattina, alle 5.30, Arbia come ogni notte/mattina stava spacciando seduta sulla panchina ad un parco. Essendo così presto non pensava che sarebbe arrivato qualcuno anche perché veniva lì ogni mattina a farlo. Circa mezz'or...