Capitolo 1

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Artemis amava ripensare ai pomeriggi di allenamento all'arena. Riusciva a sentire gli uccelli cantare e percepiva il tempore causato dal sole primaverile. Era esattamente così che ricordava quei pomeriggi.
Probabilmente quello fu il momento migliore della sua vita. Ogni volta che riportava alla luce quei ricordi si sentiva libero, spensierato, ma al contempo sentiva una fitta al cuore.

Zejahar ricordava allo stesso modo quelle giornate. Era come se la sua mente avesse eliminato tutte le fatiche e i dolori per far imprimere meglio nella memoria i momenti felici.

Entrambi ricordavano perfettamente il giorno dei giochi: i kastav, così li chiamavano. Era un nome caratteristico che proclamava il coraggio e l'intelligenza.
I kastav prevedevano 5 prove e poteva partecipare chiunque. Tutti, sia uomini che donne, aspettavano i giochi per mettere alla prova le proprie capacità fisiche e mentali. Ovviamente tutti attendevano i kastav anche perché chiunque avrebbe vinto almeno una delle cinque prove sarebbe entrato nella guardia del principe, il che oltre ad essere un grande onore portava anche numerosi vantaggi economici.
Le cinque prove consistevano: nel chirot, centrare un bersaglio distante cinquecento metri passando per cento scure; nella granaha, creare con oggetti qualsiasi un diversivo per condurre un fantoccio alla base senza farsi notare dalle guardie; nel fastar, una sorta di duello con delle jard (spade simili al gladio per lunghezza, ma molto più sottili e leggere) in cui si doveva disarmare l'avversario senza rompere l'arma o ferire il secondo concorrente; nella marbad, una gara di cavalli su un percorso pieno di trappole e sentieri quasi impraticabili; e infine nel hartun, probabilmente il gioco più difficile, una corsa a ostacoli in cui si doveva mirare a bersagli mobili e percorrere la pista tramite appositi supporti e infine si doveva percorrere un tratto di mare a nuoto per poi prendere un cavallo e arrivare al traguardo.
Artemis aveva solo 14 anni quando decise di partecipare e cimentarsi nel chirot. Infatti, secondo l'opinione di tutti, aveva un talento innato. Ma in realtà aveva solo passato molti anni ad affinare la propria tecnica. Per questo odiava che si parlasse di lui come un genio, preferiva definire la propria bravura come frutto di fatica e devozione.

Contro le aspettative dei suoi avversari di dieci anni più grandi riuscì a vincere la gara con il suo primo tiro.
Durante la premiazione, tutti avevano esultato; persino il principe, che era tenuto a guardare i giochi, gli batte le mani. Era molto raro che il principe si mostrasse in pubblico data la sua corporatura esile e la sua importanza per il regno. Nonostante ciò ogni anno durante i kastav osservava le gare dalla tribuna reale, come da traduzione.

Dato che Artemis aveva vinto la prima gara, si era assicurato un posto nella guardia del principe e non avrebbe gareggiato ad altre competizioni.
Si sedette alle panchine dei vincitori e guardò gli spettacoli di intrattenimento che si svolgevano tra una gara e l'altra.
Non era particolarmente interessato alle gare in se ma a chi le avrebbe vinte. Voleva sapere con chi avrebbe avuto a che fare per il resto dei suoi giorni.
La competizione successiva fu la marbad, non la guardò realmente dato che di solito partecipavano un gran numero di donne e spesso vinceva una di loro. Con ciò non bisogna pensare che potevano iscriversi solo donne ma semplicemente le donne ad Ardentia erano più agili e scattanti, mentre gli uomini erano corpulenti e muscolosi.
Artemis per questo si considerava l'eccezione. Infatti, era un ragazzo particolarmente agile ed magro, al contrario dei suoi coetanei, ma era normale dato che passava gran parte delle sue giornate a leggere e tirare con l'arco, attività che non richiedevano una particolare massa muscolare.

Alla fine della marbad vennero consegnati i premi e iniziò la cena che si svolgeva nella piazza della città.
Durante il pasto tutti i paesani mangiavano insieme mentre la famiglia reale cenava sul terrazzo del palazzo reale.

Artemis non aveva mangiato molto durante la cena, cosa che incuriosì molto Zejahar, ma a cui diede poco peso dato che qualcuno lo stava chiamando al di là del tavolo.
Zejahar era il favorito per il fastar del giorno seguente. Infatti, nonostante la sua giovanissima età, era un maestro nell'arte della jard. Per tale motivo in molti lo ammiravano e lo invidiavano, molte donne e uomini lo volevano come marito per le loro figlie.

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