Capitolo 5

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Zejahar pensò subito di andare a casa di Silen per vedere se stesse effettivamente bene, ma accantonò la cosa. Non voleva sembrargli troppo pedante.
Così si colpi la faccia con entrambe le mani per far uscire dalla sua testa quel pensiero.

Decise quindi di trascorrere per una volta la giornata lontano dalla sua famiglia, dato che anche quell'anno gli avrebbero riproposto del solite domande come: "quand'è che ci presenti la futura signora Soleyl?".
Non sapeva bene perché non voleva rispondere a quelle domande quel giorno, ma decise di non dargli troppo peso.
Al contrario sarebbe andato in spiaggia. Aveva bisogno di non pensare a nulla o comunque smettere di pensare ad Artemis per quel giorno.

Arrivato in spiaggia, appena dopo l'ora di pranzo, non noto subito Silen. Anzi non si voltò minimamente verso l'alto muro di pietra e preferì direttamente entrare in acqua.
Sperava che l'acqua fredda potesse congelare i suoi pensieri. Fortunatamente il suo desiderio si avverò, ma non per molto. Infatti appena si voltò per tornare a riva notò una figura seduta, con la testa appoggiata sulle ginocchia, a quella distanza però non riusciva a capire chi fosse. A mano a mano che si avvecinava però cominciava a notare sempre più dettagli fino ad arrivare sulla battigia e riconoscere perfettamente la figura dormiente.

Rimase senza parole. Era andato in spiaggia per non pensare a lui e Artemis, come caduto dal cielo, si mostrava davanti a lui in tutto il suo splendore.
Anche se si era ripromesso di non rivolgere i propri pensieri a Silen, decise che non avrebbe potuto fargli così male sedersi vicino a lui e osservare le onde.

Non passo molto tempo da allora che le nuvole trasportate da un forte vento iniziarono a coprire il sole. Non erano cariche di pioggia ma erano capaci di oscurare la stella e raffreddare la giornata.
A causa del veloce abbassamento di temperatura Artemis su spinto ad aprire gli occhi. Non notò subito Zejahar, ma quando lo fece disse: "è mai possibile che ogni volta che mi sveglio mi ritrovi te davanti?"
Nonostante fosse una domanda retorica, non era stata pronunciata con cattiveria, ma con un'enorme lentezza, causata dal sonno che ancora non lo aveva lasciato andare.

Zejahar udita la frase rimase sconvolto dal fatto che Artemis non l'aveva pronunciata con, seppur minimo, briciolo di rabbia nel tono.
La sua intonazione al contrario, faceva sembrare la sua domanda più una constatazione. Ciò lo fece sorridere e impresse quella frase nella sua memoria, era così melodica la sua voce quando non era arrabbiato.
Zejahar rimase a guardarlo svegliarsi piano piano. Artemis aveva un voltò rilassato come in infermeria, però a differenza di quel giorno sembrava più calmo, come se nulla potesse scalfire la bolla di tranquilla in cui era seduto. Inoltre le occhiaie erano scomparse anche se il pallore permaneva.
Tentò di spiegarsi la cosa semplicemente con l'enorme ombra che lo investiva, rendendo il suo incarnato più spento.

Per svegliarsi del tutto Artemis si concentrò sulla figura possente di Zejahar. Aveva i vestiti completamente bagnati, probabilmente aveva fatto un bagno nel mare recentemente. Inoltre aveva i capelli sciolti che cadendo sulla sua schiena delineavano alla perfezione i muscoli, rendendoli ancora più evidenti.
Artemis notò anche che la sua pelle appariva meno satura, e non più di quel colore ambrato così caldo.
Continuò a guardarlo finendo per constatare che i suoi vestiti non avevano più alcuna funzione. Infatti non lo riparavano dal freddo visto che erano zuppi e tanto meno nascondevano le curve del suo fisico dato che aderivano perfettamente alla sua pelle.
All'improvviso una folata di vento riscosse Artemis. Le temperature stavano cominciando a scendere, e di questo passo a Zejahar sarebbe venuta la febbre se non si fosse riscaldato.
Fortunatamente Silen aveva portato con se dei rametti, due pietre focaie e un telo da mare. Aveva passato tutti i suoi compleanni su quella spiaggia e per questo sapeva esattamente cosa portare.

"Zejahar, tieni questo" disse Artemis passandogli il telo senza guardarlo.
In quel l'esatto momento una goccia d'acqua attaccata ai suoi capelli cadde su di lui facendogli sentire un brivido di freddo lungo la schiena.
Soleyl rimase a guardare il telo per un tempo infinitamente lungo non sapendo come reagire a quel gesto improvviso di Silen.
Dato che Zejahar non aveva ancora preso il telo Artemis si voltò a guardarlo dicendo: "Soleyl cosa stai aspettando? Preferisci prenderti una brutta influenza prima di iniziare gli allenamenti?"
Appena finì di parlare alzò i suoi occhi verso quelli dell'interlocutore. Solo all'ora notò le sue gote rosse e la sua espressione sorpresa.
"Quest'espressione a cosa è dovuta? Ti lascia senza parole il fatto che io ti sia dando un panno per asciugarti? Non lo sto facendo per piacere, ti sto solo restituendo il favore"

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