Artemis si svegliò a causa del sole che entrava dalla finestra.
A giudicare dalla sua altezza era passata poco più di mezz'ora da quando il sole era sorto. Quindi dovevano essere all'incirca le sette del mattino.
A tale pensiero Artemis si riscosse immediatamente ed eliminò ogni traccia di stanchezza dal suo volto.
Era ora di fare colazione e lui non si era ancora vestito né reso presentabile.
Era in estremo ritardo e a breve sarebbero iniziati gli allenamenti di gruppo.
Si mise a sedere sul letto e cercò di alzarsi il più velocemente possibile.
Solo allora si rese conto che non era nel dormitorio ma in infermeria. All'improvviso ricordò perché era lì e che giorno fosse.
Ricordò la splendida serata passata lì a parlare e a urlarsi contro, in maniera anche violenta dato che, per evitare di colpirlo nuovamente, aveva tirato un pugno al muro che gli aveva fatto sanguinare le nocche.
Ricordava specialmente il momento in cui gli aveva chiesto cosa lo avesse fatto innamorare di lui, visti i suoi trascorsi con innumerevoli ragazze.
"Non è che ci sia qualcosa in particolare: sei letteralmente perfetto" disse Zejahar incantandosi per qualche secondo a guardare gli occhi di Artemis.
Riusciva a leggere nei suoi occhi una domanda silenziosa a cui riuscì a rispondere solo dopo aver notato il sorrisetto di Silen.
"Avevo paura di cosa sarebbe potuto accadere se avessero scoperto di me dopo Adrian. Avevo bisogno di una copertura. Ammetto che sia stato egoistico usarle ma le ragazze mi adorano e farebbero di tutto per me"
Quella risposta gli aveva leggermente spezzato il cuore, e ciò lo aveva fatto smettere di sorridere.
Zejahar in quel momento sembrava vulnerabile e sul punto di piangere. Senza dire altro Artemis lo strinse forte a sé.
Solo allora si rese conto di quanto pesassero le aspettative su di lui: non poteva essere diverso da come gli altri volevano che fosse.
Inoltre erano i suoi amici che continuavano a fargli pressioni continuando a picchiare Adrian.
Silen sapeva che non c'era molto che potesse dire per sottrarlo dalle sue paure, così canticchiò qualche melodia cercando di farlo rilassare e dormire un po'.Artemis lo guardò per un ultima volta con le lacrime agli occhi e andò di corsa al dormitorio.
Fortunatamente non erano previsti allenamenti dato che, quel giorno ogni anno, si accoglievano i nuovi soldati della guardia e si salutavano quelli che, invece, avevano concluso il primo ciclo.
Erano previsti due cicli da tre anni ciascuno. Il primo prevedeva solamente una preparazione fisica in cui ci si specializzava in uno stile di combattimento. Durante il secondo si imparava ad usare un'altra arma e di seguivano corsi tre teorici obbligatori, anche se si potevano scegliere.
Dopo i primi tre anni i soldati dovevano superare una prova abbastanza semplice. Ma non tutti riuscivano nell'intento. Inoltre non tutti i soldati arruolati tramite i Kastav riuscivano a superare questo primo ciclo.
C'era chi abbandonava la tenuta dicendo che era troppo duro come allenamento, e chi veniva cacciato a causa della propria incompetenza o negligenza o per avere un pessimo rapporto con i compagni.Per cui non tutti arrivavano ad accedere ai successivi anni nella guardia. Ciò permetteva di avere i migliori soldati a protezione della famiglia reale. Per tale ragione spesso venivano scelti come generali nelle battaglie.
Inoltre i corsi teorici della fase successiva incrementavano ancora di più la loro formazione e li rendeva delle guardie perfette.
Zejahar si svegliò poco dopo e notò Artemis intento a farsi la sua solita coda. Mentre si acconciava i capelli alcune ciocche più corte gli scivolarono ai lati del viso.
Il sole illuminava il suo profilo rendendo la sua pelle pallida ancora più chiara e brillante. Secondo Soleyl assomigliava a una statua di quelle che era possibile ammirare nei giardini di del palazzo reale.
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Chick-LitDue ragazzi sono appena entrati nel programma di addestramento della guardia del principe. A detta di molti sono due prodigi, chi con le jard chi con l'arco. Eppure non tutto ciò che è oro luccica. Durante gli anni di addestramento capiranno che il...