POV'S AUTHOR
"ti sei divertita, allora?" chiese Zayn posizionando la il cestino oramai vuoto del cibo, sopra un sedile posteriore.
"si, molto, grazie per avermi fatto passare un bellissimo pomeriggio" rispose dolce Chanel.
Ma ad un tratto il bellissimo pomeriggio fu archiviato in un angolo del cervello di Chanel, lasciando spazio ad un fortissimo dolore alle tempie.
"ahia" si lamentò la ragazza mentre si massaggiava la parte dolorante.
"Chanel che ti succede? Hei ti fa male la testa?" disse ad un tratto Zayn facendo il preoccupato.
In realtà lui dentro gioiva del suo dolore, rideva compiaciuto vedendo le smorfie spargersi per il viso della fragile ragazza. E lei, lei sapeva ciò che stava succedendo... sapeva che non prendere le medicine era alquanto dannoso, ma non reagiva.
Zayn prese una bottiglietta d'acqua e l'aprì, ne fece bere un sorso a Chanel, mentre questa quasi piangeva.
"Chanel, stai tranquilla, ora ti riporto a casa così ti rilassi" disse Zayn cercando invano di rassicurarla.
Un nodo alla gola prese di mira il ragazzo moro, sentendo ancora quegli affannati e strazianti lamenti.
Cominciò ad accelerare ormai anche lui preoccupato. La doveva ammazzare di dolore, senza torcergli nemmeno un capello, lei doveva morire da sola. Lui ne era consapevole ma la cosa da una arte lo eccitava e dall'altra lo inorridiva di se stesso.
Aveva sempre fatto questo lavoro ma mai come ora avrebbe potuto schifarsi così tanto e odiarsi. Forse perché questa era una ragazza, forse perché era giovane e ancora con tutta la vita davanti, forse perché era l'unica simpatica, l'unica dolce, l'unica che lo capiva e che lo faceva sfogare.
Quella dei nonni non era una fesseria. Nessuno sapeva nulla di lui, persino il suo capo e i suoi genitori, se ancora vivi erano. Solo Liam sapeva una cosa del genere, solo lui che era come un fratello e che aveva adorato la corruzione, il contrabbando e l'assassinio come Zayn.
Zayn ci mise la metà del tempo ad arriva al grattacelo dove vivevano. Scese dalla macchina e ne fece il giro, aprì lo sportello dalla parte di Chanel e la prese in braccio a mo di sposa.
Prese L'ascensore principale per poter salire più in fretta al 6^ piano, percorse il corridoio fino ad arrivare alla camera 256, la stanza del moro. Prese le chiavi e aprì la orta fiondandosi in camera da letto e poggiando il corpo di Chanel sulle candide lenzuola. La ragazza era quasi svenuta.
Prese un panno e dell'acqua fredda. Bagnò il panno e lo mise sulla fronte di Chanel inumidendo anche il collo, i polsi e la spina dorsale.
Tolse gli indumenti della ragazza lanciandoli da una parte remota dell'enorme stanza. Chanel era ancora leggermente cosciente.
Prese la mano della ragazza.
"passerà tutto, io sono qui con te. Promettimi che non chiuderai gli occhi, cerca di..."
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My Broken Life
FanfictionTutti i diritti riservati. My Broken Life. Attenzione: questa storia contiene sesso, violenza, linguaggio volgare. Qualunque luogo, oggetto o personaggio è fonte di pura casualità e immaginazione. Non adatto a pubblico i inferiore a 14 anni. Non rif...