S / A : Rieccomi ragazze. Vi prego di leggere. Questo libro è arrivato a 1,2k lettori e per me è un grosso traguardo, di conseguenza vi ringrazio tantissimo. So di essere mancata per molto tempo, so che alcune potrebbero essere incazzate con me per non aver continuato, e non sapete quanto mi dispiace. Prometto che d'ora in poi, se sarete attive, posterò un capitolo ogni 2/3 giorni. Ora vi lascio al capitolo, e sappiate che finché non riceverà almeno 15 voti e 15 commenti non posterò il Chapter 8. Grazie per aver letto, alla prossima :)
*******
Non doveva assolutamente succedere, quel bacio era sbagliato, in più non ci conoscevamo, non ci dovevamo affezionare perchè me ne sarei andata subito.
E basta, riuscivo a pensare solo a questo.
Mi guardò con i suoi bellissimi occhi marroncini, che già amavo... No! Non potevo, non potevo innamorarmi.
"scusa... non doveva succedere" dissi gesticolando e facendo qualche passo indietro.
I suoi occhi erano ancora puntati su i miei, come se non li volessero mollare.
Sulla sua faccia vi era solo un cipiglio di sensazioni, forse stupore era tra quelli, ma era indecifrabile.
"No aspetta" disse attirandomi a se stringendomi un polso.
Portò una sua mano sulla base della mia schiena e mi baciò di nuovo.
POV'S ZAYN
Dopo quel bacio non capii più nulla, le sue labbra erano così delicate e per un momento tutto mi sembrò meno pesante. Tutto era meno pesante, tutto ciò che succedeva intorno a noi mi sembrò essersi fermato, persino il rumore dei tuoni non mi trapanava più il cervello e sembrava essersi addolcito anche quello oltre al mio cuore.
Non potevo assolutamente continuare così, facendola impazzire, anche se per adesso non era nulla. Avrei dovuto continuare questa tortura, anche se ormai non la odiavo. Di certo non l'amavo, non potevo amare. Ma di sicuro non la potevo odiare, era così indifesa, sola, sofferente...
E ora che mi ritrovavo le sue labbra attaccate alle mie, i suoi occhi chiusi, le sue piccole e delicate manine che stringevano le mie spalle, mi rendevo conto che tutto sarebbe dovuto finire.
Quando ci staccammo, l'unica cosa che potei dire fu "rimani qui questa notte, rimani con me".
"N-non posso..." rispose solamente.
"Cosa? Perché?" chiesi mordendomi il labbro inferiore.
"E' tutto sbagliato ciò che stiamo facendo, non doveva succedere" urlò stringendo gli occhi.
"Ma ci piaciamo, che vuoi farci?" chiesi non sapendo neanche io cosa stavo dicendo.
Quindi lei mi piaceva? O l'avevo detto così per dire? Ora più che mai ero incazzato, frustato, ma anche triste e deluso, con me stesso.
"Tu non mi piaci, e nessuno potrà mai piacermi" uscì dal mio appartamento correndo, probabilmente per andare al suo.
Mi aveva rifiutato, sul serio? Non potevo crederci, non avrebbe dovuto farlo, assolutamente, avrebbe dovuto fare quello che le dicevo io, e non fare i cazzi suoi andandosene. Presi il mio telefono e digitai il suo numero fisso con l'anonimo.
Qualche *Bip* e rispose.
"Pronto, chi è?"
"Sei inutile sai? Hai la tua stupida malattia perchè te la meriti, meriti di bruciare con essa e di soffrire tanto, vi ho visti nel suo appartamento, se continui così mi faciliterai il lavoro, riuscirai a distruggerti da sola come un cane. Te lo meriti Chanel, pienamente"
Chiusi la telefonata e sorrisi divertito.
Pov's Chanel
Non potevo crederci, cosa stava succedendo? Chi era al telefono? Chi poteva essere così crudele? Un mucchio di domande si fecero spazio nella mia mente, mentre lacrime amare scendevano dai miei occhi e il mio corpo si poggiava al freddo pavimento in parquet.
Che voleva dire con "mi faciliterai il lavoro"? E come aveva fatto a vedere me e Zayn? Tutto era fin troppo strano, ed io dovevo capirne qualcosa.
Presi il cellulare e mi collegai al Wi-Fi della casa. Aprì una pagina internet e digitai "chiamate anonime e minacce". La prima parola che uscì nello schermo fu: Stalker.
*****
QUALCHE GIORNO DOPO.
Non avevo più sentito Zayn, neanche visto. Erano passi alcuni giorni, e di lui neanche l'ombra. Il temporale era passato, i ricordi di quella notte non se n'erano andati però, e continuavano a riaffiorare come niente. Pensai più e più volte di andare alla polizia, perché le minacce continuavano, ma non ebbi il coraggio. Se mi avesse fatto qualcosa? Io, i miei malori, la confusione e lo stalker. Era deciso: dovevo morire.
Intanto che la mia mente viaggiava il telefono squillò. Mi alzai velocemente dalla sedia, facendo un po' di leva con le braccia sul tavolo. Raggiunsi il telefono che era in camera mia.
Mi sentivo osservata.
In casa, in corridoio, per strada, a lavoro.
Presi il telefono e tornai nella sala da pranzo, da dove vi era un intero muro ricoperto da vetro, cosicché potessi godermi la vista. Il cielo era scuro, con grandi nuvoloni neri, la luce trasaliva biancastra, e le macchine per strada correvano.
Accettai la chiamata senza guardare il mittente e risposi con un semplice:
-Pronto
-pronto Chanel... Senti, sono Zayn.. Volevo chiederti scusa per ciò che è successo qualche giorno fa e.. Beh sono stato uno stronzo, ma ero su di giri.. Non so cosa mi sia preso
-tranquillo Zayn, va tutto bene.
-mi chiedevo.. Liam, il mio amico, verrà qui a Londra per due settimane, te ne avevo già parlato. Abbiamo in mente di affittare una casa al mare, anche se è inverno... Ci rimarremmo per 5 giorni, e mi chiedevo se ti andrebbe di venire con noi. Ci saranno anche Louis Tomlinson e la sua ragazza, Megan.. Quella tua amica, se non sbaglio.
Rimasi spiazzata a quelle parole. Cinque giorni al mare con una mia amica, il vicino d'appartamento con cui non avevo mai parlato, il vicino d'appartamento che mi aveva baciata e uno sconosciuto amico del vicino d'appartamento che mi aveva baciata.
Sarebbe stato molto strano.. Una cosa quasi surreale. Ma più surreale ancora sarebbe stato il fatto che una parte del mio cervello volesse accettare.
-so che ti stai chiedendo "è una cosa sensata?", e si, mi rendo conto che non è molto intelligente andare al mare per 5 giorni con uno come me, una tua amica, e due sconosciuti. Ma so anche che magari questa sarà la volta buona per stabilire le cose tra noi. Per diventare buoni amici.
Ascoltai il suo discorso e stetti zitta riflettendoci..
-che fai quindi?
Sorrisi.
-quando partiamo?
S / A: ricordate i 15 commenti e i 15 voti se no non continuo u.u
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My Broken Life
FanfictionTutti i diritti riservati. My Broken Life. Attenzione: questa storia contiene sesso, violenza, linguaggio volgare. Qualunque luogo, oggetto o personaggio è fonte di pura casualità e immaginazione. Non adatto a pubblico i inferiore a 14 anni. Non rif...