9.Nonostante la febbre

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Dopo la giornata con Samuel mi buttai a letto sfinita,non avevo fame e mangiai solo una mela per cena.

Pensavo a Vanessa,alla danza,a me stessa senza hobby e passioni.
E pensare che Vanessa non mi aveva mai detto niente,gli parleró meglio io per conoscere questo mondo fantastico e pieno di vitalità.

Iniziai ad avere voglia di parlare con qualcuno,ma non avevo nessuno,a parte Samuel.
Non voglio parlargli di queste cose ora,magari più avanti.
Parlare con i miei era inutile,e Vanessa, beh si magari quando anche lei mi dirà qualcosa in più.

Guardai  il diario,non avevo nessun compito,così feci una doccia e andai a letto a dormire.

Il giorno dopo mi svegliai male,non avevo forze quindi capii di aver la febbre.
Passarono velocemente ben 5 giorni ed ero depressa, stavo ingrassando,mangiavo e stavo a letto.
Non vedevo nessuno e mi mancavano i miei compagni. Per non parlare di Samuel. Dopo tutto quel tempo ancora non lo avevo sentito. Credo sia impegnato. Spero.

"Posso entrare" bussò alla porta mia madre
"Certo" dissi con voce rauca. Cercai di sorridergli per non fare completamente la vittima.
Mi guardó e sorrise "sei così tenera ahah,da bambina quando stavi male venivi a dormire nel mio letto e io ti coccolavo senza paura di ammalarmi con te, come farebbe ogni mamma.E ora non più ,sei cresciuta e fai tutto da sola" disse sorridendo con nostalgia.

"Ti senti meglio?"Chiese sedendosi al lato del letto
"Un pochino credo che domani andró a scuola"
"Beh...si vedrà,comunque ti saluta tuo papà, é appena ripartito per Londra"disse.
"Come al solito non riesco a salutarlo" sbuffai

Mio padre andava sempre fuori per lavoro, da quando sono nata  fa tutto questo per mantenerci.
É il papà migliore del mondo,chissà se un giorno gli potrò dare in cambio tutto quello che ha dato lui a me.

Intanto mia madre andó giù e io misi un pó di musica e iniziai a cantare e pensare.
So che cantare non era la cosa migliore,ma avevo voglia di fare qualcosa.

Bussarono alla porta.
"Si?" Dissi
Si aprì la porta.E non potevo credere ai miei occhi. Samuel. In piedi sostava davanti la porta.
"C-c-come sei entrato?" Dissi alzandomi un pochino la schiena.
"Beh, tua mamma ti ha detto che c'erano visite,ma tu probabilmente non l'hai sentita" disse sorridendomi.
"Non mi dire che mi hai sentita cantare" dissi mettendo una mano sulla faccia per nascondermi
"Beh..ahaha" capii che era un 'si'

"E che ci fai qui?" Dissi
"Non ti vedo da tanto e mi sei mancata" disse lui e mi si illuminarono gli occhi.
"Anche tu"gli sorrisi e si avvvicinó baciandomi la fronte.
"E mia madre come ha fatto a far entrare uno come te" risi
"É il fascino" rise anche lui "scherzo..gli ho detto semplicemente che ero un amico"aggiunse.
"D'accordo,hai fatto bene a venire" dissi
"Sei bellissima"mi disse anche se non aveva senso con il discorso.

Si sedette e mi guardó per tanto,senza mai distogliere lo sguardo.
"Non ti sei ancora stancato?"dissi
"Di cosa?" Chiese facendo una faccia buffa
"Beh..tre ore che guardi"dissi
"Vorrei stare con te nel letto e coccolarti" disse e diventai rossa
"Poi ti ammali,mi dispiace"dissi
Si alzó e si sedette vicino a me abbracciandomi " se é questo il problema,ti posso dire che non me ne frega niente" disse
"Voglio baciarti" mi uscii dalla boccaccia
"Fallo,voglio anche io" disse
Ci pensai un pó,ma lo presi per il viso e lo baciai dolcemente.

Mi toccó il seno e io stetti zitta.
"Sei perfetta" disse
"No io no,tu si " dissi
Si avvicinó e mi diete tanti baci sul collo che mi fecero rilassare.
Stavo già meglio.
"Penso mi sia passata la febbre" risi.
Rise anche lui.
"Beh mi ammaleró io" disse.
"Vengo da te e ti staró vicino come stai facendo tu" dissi guardandolo negli occhi.
"Ti aspetteró allora" disse e sorrise

Mia madre stava salendo le scale e Samuel si alzó dal letto immediatamente.
"Dai io vado ..ciao bella"disse e mi mandó un bacio da lontano.
Mia madre aprii la porta e ci sorrise.
"Vado se no si fa tardi"disse a mia madre che continuava a sorridergli con occhi a cuoricini.
'ma guarda tu cosa mi tocca guardare,Mamma!' Pensai.
"Va bene giovanotto ti accompagno vieni pure" e andarono via insieme dopo che lui si girò per l'ultima volta a guardarmi.

Stavo per ricominciare a cantare,quando mia madre arrivò ancora in camera.
"Eiei che bel ragazzino ho appena visto" mi dissi con gli occhi a diavoletto
"Si lo so ma non dirò niente" dissi ridendo
"Ma sono tua madre...dimmi almeno se ti piace" mi disse avviciandosi
"Uff,si mamma mi piace,ora puoi andare?" Mi seccava dirgli tutto
"Viene nella tua scuola vero?" Disse,sembrava una bambina.
"Basta dai voglio dormire!" Dissi alzando un pochino il volume e andò via offesa.

Dopo poco mi arrivò un messaggio. Sapevo già chi fosse.
"Sei bellissima anche con la febbre" scrisse lui
"Sono le stesse frasi che dici a tutte le ragazze per farle innamorare?" Risposi
"No sono le frasi che vorrei dirti ogni momento per farti innamorare di me, solo a te,e lo sai che le altre per me sono il nulla se paragonate con te" rispose dopo poco.
"Potresti riuscirci a farmi innamorare :* " mandai
"Col tempo ce la faró e ce la faremo" disse .
Posai il cellulare sulla coperta perché non sapevo più che dire e lasciare un po di suspense non sarebbe stato male.

Passò un ora. Tutto il tenpo ho ascoltato la musica.
Mi arrivó un altro messaggio.
"Mi manchi ragazzina,voglio venire ancora da te "scrisse
"Vieni allora,ma non ora,sta notte...Se davvero ti va" risposi con il sorriso
"Ovvio che mi va" rispose immediatamente
"E devi anche entrare dalla finestra" risposi per fare un pò la stronza
"Per te tutto piccola" e mi si illuminarono gli occhi.

Da quel momento stetti ferma a pensare e guardare il tetto, aspettando la mezzanotte.
Passó lentamente ma quando arrivó stavo per impazzire.
Salì dall'albero,su cui c'erano dei legnetti attaccati che facevano da scala che mio padre mi attaccó con i chiodi per giocarci,quando ero piccola.
Infatti ci mise pochissimo ad entrare nel balcone e bussare piano piano.

Mi alzai e lo guardai era stupendo come sempre,sempre il mio Samuel con gli occhi verdi ,quelle labbra perfette pronte a baciarmi in qualunque situazione.
Da come mi guardava capii che forse a me ci teneva davvero e aprendo la finestra di vetro gli sorrisi.Lui riuscí a scavalcare senza fare rumore.

Mi bació in guancia "ei bellissima" disse
"Ei Mr più bello della scuola!" Dissi ridendo
"Come mi hai chiamato?" Disse con il sorriso
"Beh...ti chiamavo così quando non sapevo ancora il tuo nome ahah" diventai rossa
"Bello dai ahah io ti chiamavo Perfezione" disse disinvolto
A sto punto diventai viola.
Lo abbracciai.
"Dai mettiamoci a letto che non ho forza" dissi visto che stavo per cadere nelle sue braccia
"Entro anche io?" Chiese
"Certo mica starai in piedi"dissi

Si tolse la maglia e i pantaloni e lascio il suo corpo ai miei occhi che ne approfittarono fino a che non fù entrato del tutto nel letto.
"Hai mai pensato di fare il modello?" Dissi
"No ma qualche giorno mi metteró in posa per te e me le farai tu le foto se vuoi" si avvicinó e mi bació il collo andando fino la clavicola.
"Con piacere" mi morsi il labbro senza saperlo
"No ti prego sei già abbastanza sexy senza morso" disse mettendosi una mano sugli occhi per farmi capire.
Mi misi a ridere e mi infilai nel letto,e lo fece anche lui.

Mi bació gran parte del viso e intanto io gli toccavo il collo e andai giù.
Mi fermai agli addominali e appogiai la testa sul suo petto perfetto.
Aveva la pelle morbida e olivastra,meglio di così non potevo passare quel momento.
"Spero che non sia la prima e ultima volta"dissi senza accorgermene
"Tutte le volte che vorrai"sussurró all'orecchio.
Felicissima lo baciai in bocca e tornando con la testa al petto mi addormentai su di lui sentendo la sua mano attorno a me che mi accarezzava su e giù per la schiena molto dolcemente.

Un bacio.          Carmen

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 01, 2016 ⏰

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