E continuo a ripetermelo [IN VIA di CAMBIAMENTI!]

2.Impossibile

La giornata passò veloce,senza nemmeno accorgermene era ora di cena e io non avevo fatto niente tutto il tempo,se non immaginare a domani, a cosa ci avrebbero fatto fare, e chiedermi perchè pensavo a quel ragazzo.

È vero, non mi era mai capitato di interessarmi a qualcuno, non mi sono mai interessata di guardare e cercare chi potesse piacermi. Quindi per questo magari appena ho visto un ragazzo bello mi sono illusa. Può succedere. Non sono abituata.

L'avevo visto solo due volte e in un tempo troppo limitato ,ma il suo viso me lo ricordo.

Ricordo ancora il modo in cui si girò come se fosse successo ora, ma può essere che mi abbia solo colpito come le 10 mila cose che mi piacciono. È come un capriccio.
Domani capirò se è una cosa da tralasciare e sarà sicuramente cosi, oppure se voglio corrergli dietro come tutte le galline di quella scuola.

"Adele!" Esclamò mia madre aprendo la porta della cameretta
"Ah si...mamma dimmi" gli dissi mentre uscivo dal mio mondo.
"Sono tre ore che ti chiamo si può sapere che facevi?" Mi chiese appoggiandosi al muro come se aspettasse una risposta
" Niente mamma stavo solo pensando,che succede?" Gli risposi cercando di cambiare argomento
"Eh va bene...ma muoviti é pronta la cena" mi disse sbuffando e uscendo dalla camera.

Misi le pantofole e andai giù.
C'era la pizza. A chi non piace la pizza!
La cena fù monotona anche e non c'era un aria tranquilla...mio fratello aveva litigato con la sua ragazza perció non voleva parlare con nessuno.
A mia madre mancava papà che per una settimana partì per Barcellona per lavoro.
E io... beh lo sappiamo già.
"Hai sentito papà? Come sta?" Chiesi interrompendo il silenzio cercando di mostrare serietà ,almeno io.
Mia mamma finí di masticare il pezzo di pizza e dopo qualche secondo. "Mm si ha detto che il tempo è magnifico lí"
"E il lavoro? Si trova bene?"
" Si Si è con lo zio Pasquale"
Lo zio Pasquale era il fratello di papà, il più grande. Non mi stava simpatico anzi, cercava di prendere in giro tutti e cinque i fratelli quando gli conveniva a qualcosa. Era egoista.
Mio papà no , mio papà era il più piccolo e pensa a tutta la sua famiglia come ha sempre fatto.
Alla fine dopo una mezz'oretta andai a farmi un bagno caldo per rilassarmi e poi mi misi a letto.
Senza accorgermene mi addormentai subito.

La mattina dopo mi svegliai prima della sveglia,non capii come mai,avevo anche un pò sonno ma mancava solo mezz'ora al suono quindi addormentarmi ancora non aveva più senso.

Andai in cucina mangiai un cornetto accompagnato a una tazza di latte con il caffé e tornai in camera.

Misi un jeans bianco e una maglia nera regalata l'anno prima da mia nonna.Ormai era una delle mie preferite,la mettevo spesso e mi facevano sempre i complimenti.
Non mi piacevano i complimenti, mi sembravano falsi.

Praparai lo zaino,anche oggi non avrei avuto psicologia e annoiata presi l'autobus e arrivai dieci minuti prima del solito perché le strade erano quasi vuote.

Mi sedetti sulla stessa panchina del giorno prima e mentre ascoltavo Mai e per sempre di Marco Mengoni squilló il cellulare.
Era Vanessa.
"Pronto" dissi io
"Ei Adele,sei già arrivata a scuola?" chiese lei
"Si sto per entrare...tu dove sei?" Chiesi
" Sono nel bar Kubi ,ti ho chiamato per chiederti di venire ma niente dai...aspettami che arrivo! " e chiuse la chiamata.

Il secongio giorno e già mi ha chiamata, come fa ad essere cosi aperta a tutto. Cosi disponibile a fare amicizia ,a farsi conoscere. Io non avrei chiamato nessuno prima di un mese!
Ma sono io lo so,sono troppo riflessiva e pignola. Non imparerò mai a rilassarmi.

Iniziava ad esserci gente fino a che un gruppo di ragazzi passó vicino a me...parlavano di sesso.
Poi ad un ragazzo cadde una sigaretta che aveva messo dietro l'orecchio ma non si accorse di nulla.