Regrets

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Originariamente postata in data 31/07/2011.

Questa fiction è stata scritta per il contest "Guerre Dramionesche" del gruppo Dramione's Elite. Partecipa nella Squadra OOC.

> Rating: Arancione
> What if?
> Dal VII libro alternativo

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Hermione Granger aveva dovuto fare una scelta importante, e per la prima volta si era trovata più che in disaccordo con Harry e Ronald. La sua scelta era stata decisiva. E lo sarebbe stata per sempre.

Ammettere Draco Malfoy nel loro gruppo? Dargli fiducia e un tetto sulla testa? Credere alle sue parole?

Harry si era subito opposto. Non si fidava minimamente di lui nonostante il suo racconto sembrasse sincero.

Aveva detto di essere scappato da Malfoy Manor per evitare di ricevere il Marchio Nero. Gli incantesimi rivelatori non avevano trovato alcun segno sul suo braccio.

Aveva detto di essere stato picchiato e torturato per questo. Aveva graffi e lividi sul corpo, segni di frusta sulla schiena, era disidratato e malnutrito.

Aveva fornito i ricordi delle torture, e il trio aveva appurato che quelle memorie non erano state alterate.

Harry però non riusciva a fidarsi completamente di lui. Hermione non gli avrebbe ciecamente affidato la sua vita, ma credeva nella buona fede del biondo. Sapeva che Bellatrix Lestrange sarebbe stata perfettamente in grado di alzare la bacchetta sul nipote, l'avrebbe anche ucciso se fosse stato necessario a compiacere il suo Lord.

Ronald invece non concedeva a Draco neanche quel minimo che Harry, pur non fidandosi, aveva riconosciuto. Per questo i tre giovani maghi discussero animatamente: fidarsi o non fidarsi di Draco Malfoy?

Le argomentazioni dei due ragazzi erano valide, ma quelle di Hermione lo erano di più e meglio presentate. Erano da soli a Grimmauld Place dopo essere scappati dalla Tana. Avevano avuto un brutto scontro con Mundungus Fletcher riguardo i suoi furti nella casa di Sirius, ora proprietà di Harry, e Draco aveva detto che era stato proprio lui a parlargli di Grimmauld Place.

– Dammi la bacchetta.–

Il ragazzo alzò il viso verso Hermione, che gli si era avvicinata con la mano tesa e le porse la bacchetta senza protestare. Lei la infilò nella borsetta di perline incantata e abbozzò un sorriso – Te la ridarò, tranquillo. Ora vieni con me, cercherò di curarti.–

Annuì e seguì la riccia in silenzio verso la piccola mansarda, ignorando gli sguardi di fuoco di Potter e Weasley – Non è il massimo, ma per ora è tutto quello che abbiamo.–

C'erano un divano–letto, una piccola scrivania e due sedie, niente di più, ma al momento poteva servire al ragazzo per rimarginare le ferite subite da sua zia. Si sedettero sul divano–letto ed Hermione preparò bende e pozioni. Quando Draco si tolse la maglietta, strappata in più punti e sporca di sangue, sospirò di sorpresa.

Aveva visto solo qualche segno sulla schiena e sulle braccia. Non aveva visto... tutto.

La pelle era rossa e presentava già alcune macchie violacee. I segni delle frustate, sia sulla schiena che sul torace, si confondevano con quelli di lame di varia misura. Non riusciva a contare quanti fossero. Notò che varie ferite erano aperte e sanguinavano parecchio, così si destò dallo stupore – e orrore – per quella vista e iniziò a trafficare con il disinfettante.

Ne imbevve del cotone e quando sfiorò la pelle arrossata della spalla sinistra il ragazzo emise un gemito.

– Mi dispiace.– sussurrò Hermione.

Leather & Libraries - Dramione (raccolta di one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora