Capitolo 2

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Una volta entrati, mi diressi subito in segreteria per sapere in quale classe fossimo capitati.
- Forza, seguimi Reul! E vedi di non perderti!.-
- Non prendermi per un idiota!- disse arrabbiandosi.
- Va bene- gli dissi.
Arrivammo in segreteria, e Reul non si era perso.
- Mi scusi, potremmo sapere in quale classe siamo capitati?- le chiesi con gentilezza.
- Certamente! Voi siete.... nella 1F, al primo piano.- mi rispose l'anziana.
- Grazie mille.- le dissi.
- Si, grazie.- disse Reul scocciato.
Salimmo al primo piano, vedemmo la pianta e scoprimmo che la 1F si trovava nell'ala destra.
Mi diressi verso la destra, quando scoprii che Reul stava andando a sinistra.
-Reul, stupido deficiente, quella è la sinistra!- gli dissi urlando.
- Lo so, volevo vedere se stavi attento, tutto qui!- cercò di trovare una scusa.
-Ok, ok! Forza sbrigati che siamo in ritardo!- dissi mentre tranquillamente mi raggiunse.
Entrammo nella classe.
-Mi scusi per il ritardo, siamo i nuovi arrivati.- dissi leggermente imbarazzato.
- Oh, non si preoccupi, non deve scusarsi. Proprio ora stavo dicendo che ci sarebbero stati due nuovi ragazzi.-
Solo in quel momento mi accorsi che la classe era composta esclusivamente da ragazze! Io rimasi stupito mentre Reul era felice come non mai, si sfregava le mani.
-Potete presentarvi, se non vi dispiace. - ci invitò il professore.
- Certo, io sono Wolf, spero di andare d'accordo con tutte voi.- dissi facendo un inchino.
- E io sono Reul, anch'io vorrei fare amicizia con tutte voi.- disse sorridendo come suo solito. È senza speranze.
- Possiamo sapere se avete una Kagune? - ci chiese il professore.
- Certo, io ho una Kagune Ukaku, mentre Reul ha una Kagune Rinkaku.- risposi per entrambi beccandomi un'occhiataccia da Reul.
- Potrei sapere anche la loro e la sua Kagune , se non sono indiscreto. - chiesi cercando di non essere inopportuno.
- Non ci sono problemi, in fondo sarò il vostro unico professore. Io ho una Kagune Koukaku, mentre tutte le ragazze hanno una Kagune Bikaku, tranne due ragazze che oggi sono assenti.- mi rispose il professore.
- A proposito, il mio nome è Ken, non chiamatemi professore, in fondo non sono così vecchio!- disse ironico.
In effetti era molto giovane, aveva gli occhi rossi e i capelli albini.
-Fatte le presentazioni, potete andare a sedervi ai due banchi liberi lì in fondo.-
- Ok.- rispondemmo all'unisono.
La lezione iniziò senza problemi, devo ammettere che era un ottimo insegnante, interagisce con gli alunni, accetta ogni domanda, ed è assolutamente competente. Anche Reul non sembra annoiato, molto strano, sarà che sta simpatico anche a lui.
A lezione finita, ci disse che potevamo tornarcene a casa e così facemmo, quindi tornammo in albergo.
Sulla strada, parlammo del più e del meno, quando sentii una voce familiare.
- Wolf! Non ci posso credere! Sei tu!- disse una ragazza con i capelli azzurri e gli occhi neri.
- Aspetta un attimo... Levy!- solo allora ricordai la mia dolce sorellina. Quando ci separarono da bambini, fu un momento molto triste, prima di conoscere Reul.
Levy mi saltò al collo e mi abbracciò, io ricambiai l'abbraccio e la strinsi forte a me.
-Non posso credere di poterti rivedere! Dopo tutto questo tempo! Credevo che tu.... che tu....- la sua voce era rotta dai singhiozzi.
- Io ti proteggerò sempre, e ora che che ti ho ritrovata, non ti lascerò mai più! - dissi deciso.
Rimanemmo abbracciati per qualche minuto fino a quando non mi ricordai di Reul.
- Oh, sorellina, questo è il mio amico Reul, Reul questa è la mia sorellina Levy.- li presentai rapidamente.
- Piacere di conoscerti, Reul.- disse Levy sorridendogli.
-Il p-piacere è t-tutto mio.-rispose Reul in modo molto strano.
Non ci feci molto caso, quando Levy mi chiese.
- Per caso anche tu vai alla scuola per Ghoul?-
- Certo, siamo nella 1F.- risposi.
- Che bello! Allora saremo in classe insieme!- rispose Levy entusiasta dell'idea.
-Allora ci vediamo domani!- le dissi mentre ci allontanammo e Reul non le staccava gli occhi di dosso.
-Reul, ma che hai?- gli domandai quasi preoccupato.
- Niente perché, io sto benissimo, tu invece tutto a posto?- disse agitato.
- No, no, io sto bene ma tu mi preoccupi un pò, non è che stai male?- gli chiesi di nuovo.
-Fatti i fatti tuoi, io sto bene. Forza dobbiamo tornare in albergo, andiamo.- disse frettoloso.
- Scusa, Reul.-
-Che c'è ora?-
- L'albergo è dall'altro lato della città! - lo avvisai.
-Allora vai avanti tu visto che sai tutto!- disse con tono offeso.
-Ok, ok, andiamo. - dissi dirigendomi verso l'albergo.
Una volta arrivati pranzammo con quella carne per Ghoul, non smetteva di stupirmi per quanto sembrasse simile alla carne umana, se non sapessi che non è possibile, direi che uccidano delle persone.
Speriamo non sia così.
Dopo aver finito di pranzare, io decisi di fare un giro della città, quando vidi mia sorella con una cartina geografica in mano e lo sguardo spaesato.
- Ehi, Levy, ti sei persa per caso?- le chiesi andadole in contro.
- Oh, Wolf, grazie al cielo. Non ho la minima idea di dove sono.- mi chiese mostrandomi la mappa della città.
-Vedi, siamo vicino al tempio principale, nonché l'unico della città. - dissi indicando l'enorme struttura sulla nostra destra.
-Ah.- disse sentendosi un pò stupida.
- Perché? Dove dovevi andare?- le chiesi curioso.
- Nel mio appartamento, in via Kirame.- rispose Levy.
- È la stessa via del nostro albergo. Posso accompagnarti, se vuoi.-
- Grazie mille, Wolf, mi hai salvato la vita, fratelllone.- disse abbracciandomi.
- Però, sei diventata molto più forte e alta di prima.- dissi mettendole una mano sulla testa notando la sua altezza.
- Non sono più una bambina!- disse fiera.
- Ma ti perdi lo stesso....- dissi prendendola in giro.
- Molto divertente, forza andiamo.- disse
-Scusa, Levy.-
-Che c'è ora?-
-L'albergo è dall'altro lato della città!- la avvisai.
Che strano, ho già vissuto questa scena. Con Reul. In quel momento un'idea mi arrivò in mente.
"Nah, non penso proprio." Pensai mentre ci dirigemmo verso il suo appartamento.
Dopo averla lasciata lì ormai si era fatta sera quindi tornai all'albergo dove vidi Reul che dormiva sul divano dell'entrata.
- Reul, SVEGLIATI!- urlai facendolo spaventare e cadere dal divano.
Io scoppiai a ridere come un matto mentre lui si arrabbiò.
- Brutto stronzo, ma che cazzo hai in testa?- mi domandò furente.
-Scusami, non potevo non farlo.-
-Vaffanculo, comunque dove sei stato?-
- In giro per la città, e ho incontrato mia sorella che si era persa.-
-E ora come sta?- mi chiese preoccupato.
- Non preoccuparti, il suo appartamento è qui vicino quindi l'ho accompagnata e sono tornato. -
Lui sembrò sollevato, e questo mi insospettì ancora di più ma non feci domande, mi diressi semplicemente in camera a dormire seguito da Reul che andò in camera sua e quella notte non ebbe nessun incubo. Che strano!

Anche i mostri possono amare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora