Capitolo 5

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Reul's pov.
Mi svegliai lentamente, e mi accorsi di essere in una cella. La stanza è un semplice cubo di cemento con tre panche di legno che dovrebbero essere i nostri letti e una finestra abbarrata molto ridotta. Mi guardai intorno e notolai che c'era un uomo che dormiva su uno dei letti. Sentii un carico sulla schiena, mi voltai, e vidi Levy, la sorella di Wolf, ricoperta di graffi e tagli, ormai richiusi con tracce di sangue incrostato. Vidi che iniziò a tremare, in fondo faceva molto freddo e probabilmente non era abituata al freddo. Quindi la spostai da me, mi tolsi la giacca e gliela misi sulle spalle per cercare di riscaldarla.
Mi misi in piedi e mi avvicinai alle sbarre, erano di semplice ferro e ma non riuscii a romperlo. Non capivo il perché. Annusai bene l'aria e capiscii che c'era quel maledetto gas diffuso nell'aria.
"Ecco come fanno a tenere inprigionati i Ghoul" pensai tra me e me.
Sentii un rumore alle mie spalle, e con la coda dell'occhio vidi quell'uomo alzarsi dalla panca e andare verso di Levy.
- Ma che bella ragazzina!- disse avvicinando la sua mano al suo viso dormiente.
Gli afferrai subito la mano e lo allontanai da lei.
- Prova un'altra volta a toccarla e non avrai più mani per farlo!- dissi guardandolo con gli occhi da Ghoul. -Ok, ok, non agitarti, amico! Se vuoi possiamo dividercela! Non fare l'egoista!- disse avvicinandosi di nuovo a Levy.
-Io ti avevo avvisato.- dissi bloccandolo al muro con la mia Kagune a forma di pinna.
- Aspetta! Aspetta! Non farlo!- disse poco prima che io lo infilzassi a ripetizione con le mie due pinne rimanenti.
Quando finii, di lui non rimase molto da riconoscere, quindi lo presi e lo lanciai fuori dalla cella.
- Che diavolo è successo?- chiese una guardia passando di lì.
- E io che ne so! Ho solo trovato questo cadavere dentro la cella!- dissi pensando che, tutto sommato, non stavo mentendo del tutto.
Forse a causa del trambusto, Levy si svegliò, si stiracchiò leggermente, si guardò intorno e iniziò a tartassarmi di domande del tipo "Dove siamo?" "Perché siamo qui?" "Puoi ricordarmi il tuo nome?"
Com'è possibile che non si ricordi mai il mio nome?
-Siamo in una cella, non so perché siamo qui, probabilmente perché abbiamo rifiutato di partecipare a quella cosa per Ghoul, e tu sei stata arrestata perché sei la sorella di Wolf, e io sono Reul, l'amico di tuo fratello!- dissi.
- Oh, perdonami! Non so perché non riesco a ricordarmi il tuo nome!- disse inchinandosi.
- N-Non c'è bisognonche ti scusi! Può capitare! - dissi imbarazzato. Imbarazzato? Ma cosa cazzo mi sta succedendo? Che sia...? Nah, non penso proprio.
Wolf's pov.
Quando mi svegliai, mi accorsi di essere una una cella di prigione, subito mi alzai dalla panca cercando gli altri, ma ero solo in cella. Ero preoccupato per gli altri, ma sono sicuro che staranno bene, Ken, Mary e Reul sanno combattere, ma Levy non credo che abbia imparato a combattere.
Mentre ero perso nei miei pensieri, sentii la porta della cella aprirsi, mi voltai all'improvviso, e vidi una guardia portare dentro una ragazza. Aveva i capelli e gli occho rossi, quando incrociò il mio sguardo un brivido mi percorse la schiena. Lentamente la ragazza venne verso di me, mi passò di fianco e sussurrò al mio orecchio.
-Quindi avrò un compagno di cella, ci sarà da divertirsi!- disse.
- E tu chi saresti?- dissi voltandomi, nascondendo il timore che quella ragazza mi incuteva.
-Non è buona educazione chiedere il nome di una ragazza senza prima presentarsi!- disse con tono ironico.
-Siamo in prigione, quindi credo che la buona educazione sia andata a farsi benedire ormai da tempo!- dissi sorridendole.
Lei si mise a ridere e mi guardò dritto negli occhi. Mi ero stancato di quel gioco di sguardi quindi la fissai negli occhi e le dissi.
- Se non vuoi dirmi come ti chiami, non importa.- dissi tornando alla mia panca per riposare.
- Mi chiamo Ezir, e quella è la mia panca.- disse.
-Mi perdoni per aver occupato in sua assenza la sua dimora! - dissi facendole un inchino.
-Ma io non ho detto di spostarti.- mi disse avvicinandosi.
A sentire quello sorrisi e, ricordando gli insegnamenti indiretti di Reul per contrastare una vipera che ci prova, dissi.
- Attenta a quella che chiedi, Ezir, perché potrei accontentati! - dissi avvicinandomi a lei.
Detto questo, andai su un'altra panca di fronte alla sua.
- Invece tu chi sei?- mi chiese quasi timorosa. In quel momento ero felice come non mai.
- Wolf, piacere di conoscerti.- dissi guardandola negli occhi, e fu lei a distoglierli dai miei.
Reul sarà anche un coglione e tutto, ma questa volta gli devo un favore!

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