Capitolo Otto: qui tutto ha inizio

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È da mezz'ora che continuo a chiedermi se mi stiano preparando a fare questo rito di iniziazione o a presentarmi come damigella d'onore a un matrimonio. Meno male che avevamo poco tempo, mi chiedo cosa avrebbero fatto Vanessa e Kathrine se ne avessero avuto di più. Mi hanno prima mandata a farmi una doccia, nonostante la ferita sia ancora aperta e bruci sotto l'acqua, e il sangue misto a sale marino non si volesse scrostare da nessuna parte. Mi hanno anche lavato i capelli e spuntati, per poi farmi una treccia a lisca di pesce. La divisa che mi ha preso Kathrine non mi sembra male, anche se sono sicura che abbia l'odore del sangue vecchio. Si tratta di una camicia di flanella bianca con dei pantaloni, sempre bianchi leggermente attillati, infilati dentro a degli stivali neri fino a sotto il ginocchio e sopra una giacca fino a sotto le costole sempre bianca. Mi accorgo solo ora che le mie due nuove coinquiline sono vestite identiche a me, solo che in nero, con rifiniture grigie. Si vede benissimo che, al contrario della mia divisa,la loro è stata usata per molto tempo, però emanano lo stesso odore repellente di sangue e tessuto bruciato.

-se vuoi vederti allo specchio devi venire in bagno, abbiamo solo quello, quelli portatili sono stati proibiti perché usati come armi per ferire altri studenti.- è forse la seconda volta che sento parlare Kathrine, la sua voce suadente ma spettrale un po' mi spaventa.

-solite sciocchezze, saranno rimaste ferite una cinquantina di persone e un paio di morti e solo per questo ci proibiscono gli specchi.- solo un paio di morti? Come fanno a prendere la morte così alla leggera? Sento la rabbia che mi monta dentro. No. devi calmarti Audrey, calmati, cerca un altro discorso....

-quindi voi che armi siete?- non so perché non l'ho chiesto prima, ma di solito non sono una molto curiosa.

-ah nulla di che, io sono una pistola e faccio coppia con la mia gemella May, mentre Kat ha la possibilità di trasformarsi in diverse armi, basta che le conosca alla perfezione, ha imparato anche a trasformarsi in una bomba fumogena- devo ammettere che tutta questa storia non mi è chiara, anzi continuo a credere che sia un enorme presa di giro e che qui siano tutti matti, sul serio, ma parlarne con i matti in persona non cambierebbe nulla.

-credo proprio dovremmo andare, te gira a destra, intanto c'è già Jackson ad aspettarti, che ti porterà nell'ala del rito d'iniziazione per i maestri d'armi, noi andiamo all'assemblea delle armi- era sempre Vanessa a parlare.

-voi non fate questo rito? Tipo non venite abbinati ai vostri maestri o cose simili?- stanno ridendo di me? Si stanno ridendo di quello che ho appena detto. Non mi sembra di aver detto nulla di strano.

-allora prima di tutto, noi non facciamo nessun rito perché noi qui ci nasciamo a ci cresciamo- la faccia di Vanessa è improvvisamente diventata seria -siamo rinchiusi qui finché non arriva un maestro d'armi alla nostra altezza e se siamo qui significa che abbiamo già qualcuno in grado di controllarci. Non si viene abbinati qui, saranno le armi a vedere i vostri allenamenti, a stabilire la vostra forza, e la vostra arma adatta-

In poche parole, veniamo abbinati.

Nemmeno un minuto e sono fuori dalla porta in questo corridoio che curva dolcemente verso l'interno, con una parete di vetro che da sul cuore dell'edificio. Non mi aspettavo così tante persone, infatti il corridoio strabocca di ragazzi dai 10 ai 20 anni, chi con divise come la mia, chi con quelle nere, e chi con quelle sempre bianche, ma con giacche, verdi, blu, bordeaux o più raramente argentate. Jackson dovrebbe essere fuori dalla porta, ma non lo vedo. Ah, è un paio di metri davanti a me, probabilmente non vuole avermi accanto, così appena mi ha visto uscire ha iniziato a camminare. L'impulso di dargli noia per ripicca è più forte di me, così io aumento il passo e lo raggiungo. La sua divisa è diversa, invece della normale camicia bianca, ne ha una nera alla coreana e la giacca è argentata. Sembra gridare "sono un cattivo ragazzo che non vede l'ora di infilarti la testa nel water e rubarti i soldi del pranzo! se noN vuoi fare una brutta fine stammi lontano". In effetti credo che stia avendo effetto, visto che sono l'unica a stargli più vicini di mezzo metro.

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