Classifica dei giorni più popolari di Audrey Hered:
1) Quando alla recita ho fatto cadere tutto il palcoscenico (ed ero solo una comparsa sullo sfondo)
2) Quando il primo giorno delle medie ho lanciato la moda "gonna casualmente alzata per mettere bene in vista i mutandoni della nonna con le papere le sopra"
3) Oggi.
Sinceramente pensavo si sarebbe trovato in una posizione più alta ma spero che il fatto che abbia creato delle crepe su un edificio "sacro" di secoli e secoli fa usato per generazioni non diventi famoso quanto la moda della gonna o come quella del palcoscenico. Senza contare che Lauren e Madison mi hanno preso in giro anche al liceo, devo ammettere che quelle due sono proprio... Lasciamo stare.
-scudo e specchio eh?- sentire la voce di Matt mi sorprende e non poco , cioè chi vorrebbe ancora rivolgere la parola a una che ha quasi distrutto un monumento così importante? È come se qualcuno ti sorridesse dopo aver graffiato visibilmente la Gioconda.
-come fai a sapere del mio atlas- se lo sa lui lo sapranno di già tutti quelli nella stanza , quindi cara Audrey, ti puoi già ritenere la più famosa tra tutti i maestri d'armi.
-Audrey, io, anzi, tutti gli studenti, hanno visto quello che è successo dopo la simulazione. Lo specchio è diventato trasparente e sentivamo. Abbiamo sentito tutto- mi sento già sollevata: almeno non hanno visto cosa è successo durante la simulazione. In fondo hanno solo visto il lettore, me mentre usavo il mio potere, io fuori dal mio corpo.... Insomma tutto regolare.
-e ora cosa succede?- forse ho sbagliato a chiederlo a lui, in fondo ne sa quanto me.
-non chiederlo a me, non è che sono un veterano- infatti, ho sbagliato persona a cui fare domande.
Mi guardo intorno. Lo show sta andando avanti e ormai quasi tutti sono entrati nella cupola, mancheranno circa sei o sette nuovi ragazzi e poi verremo mandati da qualche altra parte a mangiare. La mia unica salvezza saranno Kathrine e Vanessa, sempre che loro non scoprano il mio fantastico successo nel rito di iniziazione prima del mio arrivo, perché a quel punto sarò persa e sarò ovviamente costretta a seguire Jackson. No aspetta forse c'è anche...
-Matt... Se a cena dovessi rimanere con un posto in più o se tu non dovessi trovare un posto... Ricordati di me okay? Non so quanta gente mi vorrà ancora intorno e per ora te e le mie due coinquiline siete la mia unica ancora di salvezza- la mia voce è uscita un mix tra imbarazzata, melensa e distaccata, non capisco nemmeno io il mio tono di voce. Ecco un altra persona che sembra divertita da quello che dico o faccio: se riesco ad uscire da questo manicomio credo che come lavoro farò il clown.
Tra poco potrò finalmente mangiare qualcosa perché anche l'ultima persona che doveva superare il test di ammissione è uscita dalla cupola, mi chiedo che potere abbia, e mi sono posta la stessa per ogni persona che ho visto uscire, tanto per non concentrarmi sul mio. Mi sembra tutto così impossibile, surreale, eppure l'ho visto accadere, ho sentito il mio Atlas aiutarmi, come una seconda coscienza che non ha bisogno del mio intervento per agire e fa tutto da sola. Il lettore ha detto che si tratta di un potere molto raro, quasi unico se non mi sbaglio, non so, non mi ricordo le sue parole sembra che quelli che mi è successo fosse solo un sogno, da cui vorrei uscire subito, o dopo aver visto cosa posso trovare in tavola. Non mi ero accorta di essere stata trascinata fino a una gigantesca porta metallica dalla folla, anzi non mi sono accorta nemmeno di essermi alzata dalla sedia, ma ora sono davanti ad un massiccio e regale portone ed dalla parte opposta si possono sentire i discorsi che si fondono tra loro di tutti i presenti e il profumo dei piatti fumanti di tutti i tipi. Ho molta più fame di quanto pensassi quindi più che pensare al mio atlas, voglio solo buttarmi su tutte le portate deliziose che potrò trovare al di là di questo varco. Le porte si stanno aprendo, forse aspettavano l'arrivo di tutti i maestri d'armi, e lo spettacolo davanti ai miei occhi è semplicemente splendido. Quello che vedo è un pavimento a scacchiera bianca e nera con tavolo rettangolari in vetro bianco sparpagliati come pedine su un tavolo da gioco. Ogni tavolo è circondato da una panca fatta nello stesso materiale dalla forma circolare, dove le armi del clan Soul Eaters sono seduti tranquillamente e velocemente si stanno aggiungendo molti studenti maestri d'armi. Cerco subito con lo sguardo un qualunque viso familiare finché non incordino lo sguardo con Vanessa, che mi indica con la mano di venire al suo tavolo. La mia salvatrice! La mia dea! Almeno lei... E vengo stroncata sul momento da una visione orripilante, che mi fa passare la voglia che avevo di mangiare: Jackson e il ragazzo che mi ha fatto buttare dall'aereo, che parlano con Vanessa e Kathrine, seduti amichevolmente davanti a loro. La cosa peggiore è che sembra una cosa normale, ma l'unica cosa normale che mi verrebbe in mente da fare con quei due sarebbe prenderli a randellate sul viso, soprattutto quello che mi ha cacciato in questo casino.
-tu...- strana coincidenza il fatto che il ragazzo capisce subito che mi sto riferendo a lui.
-ah ciao! Allora sei ancora viva, per fortuna, avevo paura di aver sprecato il mio atlas per nulla- il suo sorriso sembra far intuire che stia parlando sul serio, ma questi non fa altro che aumentare la mia voglia di spargimento di sangue. Il suo sangue più precisamente -comunque io mi chiamo Chris Lacklan, scusa se non mi sono presentato per bene sull'aereo- ma dice sul serio? Riepiloghiamo, lui ha messo in pericolo decine e decine di vite, mi ha fatto morire di paura, mi ha costretto a gettarmi da un aereo, mi ha spaventato ancora di più, mi ha quasi fatto finire come un moscerino su un parabrezza spingendomi a metri d'altezza dall'oceano, e lui tra tutte le cose mi chiede scusa per non essersi presentato a dovere? Sembrerà anche più gentile, ma questo Chris non è altro che una seconda versione di Jackson. Alla fine, per non sporcare il bellissimo tavolo con sangue umano, decido di sbollire la mia rabbia e mi siedo, e nell'esatto momento in cui mi siedo un piatto fumante di pollo e patate mi appare davanti, pronto per essere divorato. Arrivo a metà piatto con la lingua ustionata ma almeno ora ho la forza di parlare o di seguire il discorso che stanno facendo.
-io sono Jake, ma preferisco essere chiamato Black Star- chi mi sta rivolgendo la parola è l'unico del tavolo che ancora non conosco, un ragazzo alto dall'aria spavalda e sicura, con capelli neri con dei riflessi blu acceso e occhi verdi e magnetici. Capisco subito il perché del suo soprannome "Black Star": ha un piccolo tatuaggio sotto l'occhio sinistro, sullo zigomo, a formaqui di stella nera, è strana,e te gli dona. Almeno a questo tavolo un ragazzo normale sembra esserci.
-ma una carina come te, mi può chiamare in qualunque modo- ritiro quello che ho detto due secondi fa, nemmeno lui è mentalmente stabile, non solo ha usato una battuta vecchia come il cucco, ma si vede lontano mille miglia che è uno che ci prova con tutte.
-io sono Audrey e visto il modo in cui ti comporti, è già tanto se non ti tiro uno schiaffo, quindi non aspettarti da parte mia, nomi più carini di cretino- forse le mie parole sono un po dure, ma tra tutti è difficile trattenersi. Non solo Jake, ma tutto il tavolo sembra piuttosto stupito della mia reazione, così tanto che avrei voluto dire "è così che rispondiamo noi di Detroit. Problemi?" Peccato che io non sappia nemmeno dove si trovi Detroit e sono 100% del Regno Unito. Mi accorgo di una mano alzata per darmi il cinque. È quella di Vanessa, ma anche Kathrine e Chris sembrano ridersela sotto i baffi, mentre Jackson sembra quasi sollevato non so per quale motivo, l'unico che continua ad essere stupito ed offeso è Jake ma non mi interessa. Verrà solo aggiunto alla lista di persona che mi odiano
*spazio all!autrice*
Lo so é praticamente ben due giorni in ritardo ma tra poco avrò l'esame di terza media e mi è difficile avere tempo durante la settimana e anche questo fine settimana non è che abbia avuto molto tempo quindi questo capitolo è scritto un po di fretta spero vi piaccia. Che ne dite di Black Star?
Smichan ♪☆
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i mangiatori di anime
FantasyHo sempre creduto che sarebbe fantastico avere dei poteri sovrannaturali. Ho scoperto che mi sbagliavo. Avere un Atlas è peggio di qualunque incubo. Per questo esistono le Armi a proteggerci, ma non bastano, lo abbiamo sempre negato, ma sappiamo che...