Capitolo 1

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Era una delle solite giornate in casa Ferrisch, una di quelle in cui non hai voglia di alzarti ma lo devi fare per i tuoi genitori, perché vogliono che tu vada assolutamente scuola. Non ho niente contro la scuola e solo che in quella gabbia tutto mi sembra grigio, e la voglia di studiare varia da 0,1 a 0. E poi avevo altro di cui preoccuparmi.

«Hope sveglia! Non starai ancora dormendo vero?» mi strilla mia mamma dalla finestra. Sempre la solita mattina ,con la mamma che urla e io che rispondo « No mi sto già preparando! » mentre ancora mezza addormentata e con una zazzera di capelli biondi in testa corro verso il bagno.

Mi sistemo meglio che posso e scendo le scale in fretta e furia , salutando il mio fratellino di 8 anni Max con una grattata di capo e un bacio in fronte, per poi arrivare in cucina,dove mi aspettava una sostanziosa colazione in compagnia dei miei genitori.

« Buongiorno tesoro , passata una buona nottata? » mi chiede papà continuando a leggere il suo amato giornale seduto a tavola « Certo papà » mentii spudoratamente. Avevo passato tutta la sera a leggere il libro che avevo preso in prestito dalla biblioteca , e penso siano state le due quando i miei occhi si erano chiusi dal sonno e dalla stanchezza.

« Allora Hope stamattina hai delle verifiche?» mi chiede mamma servendomi un piatto di squisite frittelle.
« No oggi ci sarà un corso extra di buone maniere..sai per quella cosa della selezione » dissi riempiandomi la bocca « Bene, stamattina è arrivata la tua lettera» per poco non mi strozzai dopo aver sentito quello che mia madre aveva appena pronunciato «LA MIA LETTERA? intendi QUELLA lettera?»

«Signorina Hope Ferrisch le comunichiamo che per lei è possibile partecipare alla nuova edizione della selezione, la invitiamo a compilare il seguente modulo... questo ti basta come risposta ?» annunciò mio padre con aria solenne « Si! » dissi alzandomi da tavola scodinzolando come un cagnolino.

La selezione è un importante evento nel nostro regno : quando il principe in carica raggiunge la maggiore età è suo compito scegliere 35 ragazze fra il popolo da portare a palazzo per dare la possibilità a tutte di conoscerlo , ma alla fine solo la giovane donna che riuscirà a dimostrarsi all'altezza del ruolo di principessa e di saper conquistare il cuore del principe potrà sposarlo ed assolvere al trono.

Corro a scuola in fretta presa dall'adrenalina e dall'euforia del momento , anche se forse avrei fatto meglio a non essere così tanto distratta, pensai quando finii contro uno sconosciuto sbucato fuori di punto in bianco.

«Ehi attenta a dove metti i piedi! » mi dice la sagoma contro cui ho urtato « Scusami mi dispiace » dico in preda all'agitazione. Solo in un secondo momento osservo lo sconosciuto attentamente.

La prima cosa che mi colpì furono i suoi occhi : blu, ma di quel blu scuro, come il colore del mare in inverno , e poi i capelli castani con delle ciocche ramate sparse qua e là . Indossava abiti semplici, una t-shirt e dei pantaloni alla caviglia, molto alla moda secondo le riviste che compra mia mamma alla bottega.
Aveva qualcosa di familiare, ma in quel momento oltre all'imbarazzante figura che avevo fatto nient'altro mi saltava in mente.

« Scusami ancora non so dove ho lasciato la tesa»
Oh fantastico, mi prenderà per pazza dopo essermi scusata per la ventunesima volta.
« Oh si figuri non era niente »
Dice lui poggiandomi una mano sopra la spalla.
La osservo un po a disagio, la mia spalla nuda contro la sua mano lunga ed affusolata che cerca allo stesso tempo di consolarmi e di non essere invadente allo stesso tempo.
Lui mi guardò e si ricompone, lasciando fra di noi un silenzio lasciato a metà.
《 I-io sono Hope, Hope Ferrisch》 esclamo allungando la mano
《È stato un piacere signorina》e terminato il discorso si avviò per il viale.

Ripresa da quello scontro guardai l'orologio 7: 50 « Cavoli cavoli sono in ritardo» e detto fatto mi misi a correre per mezza Illéa per raggiungere la scuola in tempo, anche se con scarsi risultati.

Arrivai con 5 minuti di ritardo e dovetti implorare la professoressa Georgy di farmela passare liscia « la prego signorina»
chiesi facendo gli occhi dolci
«Solo per oggi Ferrisch capito?»
« grazie signora, la ringrazio infinitamente » dico tornando al mio banco. Per il resto la mattinata passò veloce : ero troppo eccitata per sentire il tempo scorrere

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