Capitolo 4

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«Buon giorno Illéa » tuona lo schermo sopra di noi.

Quando siamo arrivati in piazza c'era già un enorme corteo di gente che voleva assistere in prima linea all'annuncio del principe sulla selezione , e noi dovettimo sbracciare un po prima di arrivare in una buona posizione.

Il gigantesco schermo che era stato posizionato sopra il municipio era ora in funzione e squillava a tutto volume la voce del presentatore, un certo Garvil a quanto pare, che dava le notizie più importanti della giornata.

«... e per oggi è tutto con le novità del mese , passiamo a cose decisamente più importanti. Signori e signore alzate lo sguardo verso lo schermo e osservate le nuove partecipanti della selezione!» esclama a gran voce susseguito dalla gente che urla.

«Cristina Guarner! » mi giro ed è la ragazza che siede pochi posti più in là ad alzarsi e a salutare la folla che la acclama

«Scarlett Johnson » prevedibile è l'unica cosa che mi viene da dire. Era normale che una bella ragazza come lei facesse colpo sul principe, considerando com'è graziosa.

« Amely Cook!» e qui non ci sto. Quella insopportabile è stata scelta, proprio come mi aveva detto a scuola

«Jeanine De Gaules , Katrine Borrow, Margo McLearn...» e i minuti dopo sono tutto un susseguirsi di nomi, urla di gioia, gente che acclama ,urla, freme dalla' ansia di sapere le prossime ragazze elette. Non riesco a resistere a tutto questa agitazione, io che sono una ragazza tranquilla, che ama leggersi e rinchiudersi in casa. È troppo.

«Mamma io vado a casa a piedi!» urlo ai miei genitori mentre camminavo verso il fondo della piazza.

Quando lo sento

«Hope Ferrisch!» dice il presentatore con voce squillante. Non ci credo. Io? Mi guardo in giro sperando che nessuno lo avesse sentito.

Potrei far finta di nulla, non farmi notare , sgusciare via da quella situazione senza che nessuno mi veda , ma ormai è troppo tardi : vedo venirmi in contro una mandria indemoniata di gente che accorre per farmi i complimenti e per adularmi.

Sorrido e annuisco a tutti ma l'unica cosa che frulla nella mia testa è "ANDARE A CASA, ANDARE A CASA ,ANDARE A CASA" e tiro un sospiro di sollievo quando mio padre accorre in mio soccorso per portarmi via da quel trambusto

Ci allontaniamo a forza di spintoni dalla piazza, fino a che non entriamo nel viottolo che costeggia la strada principale « Complimenti Hope sono fiero di te» mi dice lui con le lacrime agli occhi « Ora hai una chance in più non credi?» e ora cosa gli rispondo?

Qualcosa come ~ Si papà non ho proprio alcuna speranza ~ oppure ~ Meglio se rimango a casa piuttosto che vedere i miei sogni infranti~? Ma mi limito semplicemente ad annuire ed abbozzare un mezzo sorriso.

Alla fine riusciamo ad uscrire schivando la folla di gente che intanto stava pian piano tornando alla loro normale vita quotidiana, bhe tranne per le 35 ragazze scelte. Me compresa.

Come se non fosse successo nulla nell'arco di quelle 12 ore, tornai a casa tranquilla, mi rifugiati nel mio angolino e lessi un altro pò del mio vecchio libro.

Andai a letto presto per la stanchezza e solo in quel momento ripensai alle conseguenze di quel che era successo in piazza:

Sarei andata a palazzo. Pochi giorni di lusso sfrenato, circondata da personaggi illustri e con cameriere pronte a fare tutto quello che chiedo.

Mi addormentati serena , pensando al futuro radioso che mi si prospettava davanti.

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