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Capitolo 11

Hope scostò le coperte ancora in uno stato di incoscienza, prese il vassoio e pranzò con una calma irrazionale che fino ad ora non aveva mai sentito sua.
Anastasia era uscita poco prima per recarsi al mercato in città, ma non senza prima informarla dell'imminente prima prova che i sovrani avevano in serbo per le concorrenti.
Come è consuetudine, un sovrano degno di questo nome, oltre che saggio, deve anche avere delle doti naturali quali tenacia,coraggio e resistenza.
E per la futura regina del regno, non si poteva chiedere se non il massimo.
Perciò si sarebbero dovute tutte allenare per la durata di una settimana, al cui termine ci sarebbe stata una prova, nel quale sarebbero state eliminate alcune ragazze, che il principe lo volesse o no.
Cosa ne pensava Hope?
Diciamo che la tenacia è un'aspetto ancora doveva mettere a punto.
Non era mai stata una ragazza determinata e testarda,metteva sempre se stessa in tutto quello che faceva, ma molto spesso il tutto non bastava.
C'era sempre stato un suo lato retrocessivo che temeva tutto e che non voleva buttarsi, quasi come una mano invisibile che la tratteneva dal vivere la sua stessa vita.

Tuttavia non era spaventata, avrebbe speso le sue energie per una cosa a cui teneva e su cui voleva scommettere.

《Questo vestito è troppo largo, stringi ancora!!》sentii urlare Hope mentre sgusciava fuori dal suo appartamento e palazzo.
《Cavolo neanche un vestito stretto sai fare! Dovrei chiedere l'aiuto di qualcun'altro》
Senza pensare a quello che faceva si affacciò a vedere cosa accadeva, e si ritrovò a sbirciare nella stanza di fianco alla sua.
《HOPE! quant'è che non ci incontria...》 provò a dire Clary ,ma diciamo che mentre ti stanno stringendo il busto con un corsetto strettissimo e robusto , può succedere che il fiato ti venga a meno.
Rimanemmo per qualche secondo tutte e 3 in silenzio, con in sottofondo il rumore dei lacci di seta del corsetto stringersi e controrcersi in un intricato nodo.
Dopodiché la mia amica scese dal piedistallo posto in camera sua e mi fece entrare nella stanza.
《Come dicevo, è un sacco che non ci vediamo! Dove sei stata per tutto questo tempo?》
Guardai un attimo per terra e ripensai a tutte le volte che l'avevo evitata, a tutte quelle cose che ho sentito sul suo conto tra cui le minacce alla servitù e quella volta con le cameriere in camera sua...
《Non sono stata bene. Invece tu?》
《Tutto meraviglioso, assolutamente meraviglioso》 dice con un sorriso gioioso.

La guardo, cercando di mantenere una certa apatia nei suoi confronti.
Non sapevo come comportarmi con lei, certo da un lato avrei voluto allontanarmi velocemente, ma dall'altro pensai a come sarei potuta sopravvivere da sola in quell'immenso castello senza nessuno al mio fianco.
Mi ritrovai con il cuore sempre più lontana da lei, e più ragionavo più facevo un passo indietro racchiudendomi nei miei pensieri.

«Scusa dell'interruzione,volevo solo passare a salutare, ora tolgo il disturbo»
«Oh,okay ciao»dice lei girando I giochi e tornado dalle sue cameriere.
Mi allontanai a passi svelti, camminando attraverso gli immesi corridoi cercando un posto dove poter rilassarmi e finalmente pensare.

Dopo un po' mi ritrovai in un ala del castello che ancora non avevo esplorato : l'ampio corridoio si restrinse e le luci sfavillanti dei candelabri si trasformarono in fiaccole appese precariamente al muro.

Hope vi si addentrò con cautela, non sapendo che quello che la aspettava avrebbe sconvolto completamente la sua vita dentro quelle mura.