13- ... Or Forget

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Prima di cominciare vorrei chiedervi per quanto sia possibile di prendere i contenuti con leggerezza ma anche di riflettere. Voglio che questa storia si aut punto di fuga dai pensieri o di conforto per chi affronta tutto ciò nella vita reale.

grazie

Grace

È passata circa un'ora da quando ho lasciato Charles.

Com'è possibile?

Quel ciondolo. Il suo ciondolo. Come poteva averlo lui? Da chi l'aveva preso?

Sono queste le domande che rimbombavano nella mia testa. Da sessanti minuti torturavo il cuscino dalla federa pelosa sdraiata comodamente sul mio divano con la copertura bianca.

Con la mano destra tenevo una fotografia ritraente me e i miei genitori molti anni fa. Invidio il sorriso di quella bambina dai riccioli di fuoco. È così innocente e dolce che non la sfioreresti neanche con una piuma, e invece, eccomi qui, anni dopo, tradita persino da me stessa.

Il mio occhio viaggia da me da piccola a mia madre, più precisamente la sua collana.

La colomba con la rosa in bocca. Come quella di Charles.

La storia di quel ciondolo la so a memoria. Agli altri bambini veniva raccontata come storia della buonanotte una fiaba, a me, invece, veniva raccontata la storia della "collana dell'amore".

Il mio bisnonno, un semplice orafo fiorentino proveniente da una famiglia onesta, s'innamorò della figlia di uno dei più ricchi dottori della città. I due si conoscevano troppo poco per essere amici ma troppo per essere solo conoscenti. Ella ogni mattina usciva sul balcone per annaffiare delle rose rosse fuoco del medesimo colore dei suoi capelli. Il balcone affacciava esattamente su una della finestra dell'officina del mio bisnonno che s'incantava nel vedere tanta purezza. Bianca, la fanciulla dai capelli rossi, come la chiamavano tutti in città, non calcolò mai mio nonno, finché un giorno andò nel suo negozio per commissionargli una collana. Gli diede però libera scelta sui ciondoli e quando, un mese più tardi tornò per ritirare la collana mio nonno gliela porse. Bianca inizialmente non capì il significato della colomba con in bocca la rosa, mio nonno le spiegò che la colomba rappresentava la purezza e la gioia che Bianca portava a chiunque incontrava sulla sua strada mentre la rosa rossa indicava il suo carattere spinoso ma delicato come i petali di quel fiore. Da qui i due cominciarono ad incontrarsi sempre più spesso fino a quando non capirono di essere l'uno la colomba e la rosa per l'altro. Da allora questa collana viene tramandata al primo figlio della mia famiglia così che potesse donarla alla persona che sarebbe stata il suo per sempre.

Un sorriso si fa largo sul mio volto al pensiero di questa storia. Anche io voglio un amore come il loro. Credevo di averlo trovato.

"Graceee" la voce stridula di mia madre mi richiama all'attenzione

"Dimmi mamma"

"Io sto andando in aeroporto vuoi un passaggio per andare dalla psicologa?"

"Mamma ti ho detto che sto bene, non mi serve più"

"Grace ti prego non iniziare"

"Ho un'idea perché invece di mandarmi da uno strizzacervelli e succhia portafogli ti comporti da madre e ti occupi di tua figlia?" le fisso le iridi color mare

"Come ti permetti signorina?! Sono tua madre!" sbotta afferrandomi per un gomito e trascinandomi fuori

"Certo, scusa, che sciocca sai non ti vedo da dodici anni che viaggi ininterrottamente cazzo! Magari il motivo per cui mi mandi da miss, Darcy è proprio perché non hai saputo stare con la tua cazzo di figlia quindicenne!"

Eccolo. Lo sapevo.

"Per dimostrare la tua autorevolezza hai bisogno di tirare uno schiaffo a tua figlia. Complimenti"

"Grace scusa, i-io"

"Prendo l'autobus"

Mi manca il rapporto che avevo con mia madre prima dell'adolescenza, prima che lei continuasse a sparire, prima di fare quello che ho fatto.

Il percorso per arrivare da miss Darcy ormai lo so a memoria ma ogni volta la paura è la stessa. Le sensazioni sono le stesse di tre anni fa quando in macchina con i miei genitori regnava il silenzio.

Arrivata nella deliziosa sala d'attesa mi siedo su una delle poltroni grigie aspettando il mio turno.

Il profumo di lavanda regna sovrano nella stanza color rosa antico e la musica rilassante potrebbe cullare persino un neonato alle prese con le prime colichette. L'atmosfera però è in contrasto con l'aria pesante che soffoca chiunque entri.

Davanti a me posso osservare una ragazza che si culla tra le braccia della madre, dalle lacrime posso dedurre che è qualcosa che va oltre un semplice dramma adolescenziale e dalle cicatrici sui polsi posso capire che non è stato facile. La voglia di abbracciare una creatura così pura e debole è tanta quanto la voglia di continuare a ripeterle che qualunque cosa sia successa non è colpa sua.

"Grace Monroe" la voce di miss Darcy mi richiama dai miei pensieri.

"Sei tornata" mi dice chiudendo la porta e sistemandosi comodamente alla sua scrivania

"Siediti pure" mi dice tranquilla

"Credevo che dopo tre anni aveva capito che non amo stare seduta quando sono nervosa". Non ho nulla contro di lei, anzi, mi è stata più vicina lei di altre persone, è proprio un blocco personale e uno dei mille motivi per cui sono qui.

"Allora dimmi tutto"

"Tutto"

"Grace se inizi così non finiamo da nessuna parte" dice già spazientita abbandonando gli occhiali sulla scrivania.

"Prego scelga lei; scatti d'ira, autolesionismo, problemi con la figura materna... L'imbarazzo della scelta"

"Pensavo avessi fatto progressi" mi si avvicina

"E io pensavo di essermi liberata di lei"

"Non è facendo così che ti libererai di me"

"Ammettendo di essere rimasta incinta di Thomas Green a quattordici anni mi farà liberare da lei?"

Entrambe ci guardiamo

È la prima volta che lo dico ad alta voce

"Sarà una lunga seduta"


SPAZIO AUTRICE

Ciaooo sono ricomparsa ahaha.

Ammetto che scrivendo questo capitolo qualche lacrima è scesa.

Volevo dire a tutte le persone che fino ad ora o anche più avanti si sono ritrovate o si ritrovano in uno dei problemi di cui parlo vi sono vicina e chiedete aiuto che non è MAI un segno di debolezza.

Ecco qui il sacrosanto segreto che sanno tutti tranne il povero cristo di Thomas ahah

vi aspetto su insta e tik tok per sclerare insieme
entrambi: nanawriter_

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