5- I'm here for you

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In qualche modo
Io torno sempre
Da te
(The vampire diaries)

Diane

" Thomas calmati perfavore"

Nello spogliatoio maschile rimbomba la mia voce seguita da botte contro le piastrelle fredde del muro.

Sono quindici minuti che cerco di calmarlo.

"Come Diane come?! Quella merda rimette piede in casa mia convinto che basti portare il gelato per sistemare tutto!"

Finalmente dopo minuti interminabili torna a guardami.

Quanto vorrei che non l'avesse fatto. Il suo sguardo è più feroce di prima. Gli occhi cristallini mi fissano spenti. Le sue grandi mani sono chiuse a formare due pugni e la sigaretta che quasi si rompe nella stretta.

Fa paura quando reagisce così.

Sin da piccolini Thomas aveva questi problemi con la rabbia. Ricordo che sia io che Grace e Jack gli stavamo vicino per non rischiare che si ferisse o che ferisse suo padre.

Non l'ha mai perdonato. Chi l'avrebbe fatto d'altronde?

Io e la mia amica passavamo molto tempo con i fratelli Green.
I ruoli all'epoca erano diversi; avevo più affinità con Jack e Grace con Thomas.

Uguali ma diversi. Il giorno e la notte.
Jack dopo quella sera aveva cercato di stare più vicino a sua madre. Cercava di dimostrale che lui non l'avrebbe mai lasciata. Lei d'altronde aveva smesso di vivere. Si era buttata sul lavoro e sull'alcool.

Nessuno al di fuori delle nostre famiglie lo sapeva. Lo reggeva molto bene. Qualche volta si è presentata in tribunale dopo una serata passata sulle bottiglie.

Aveva vinto la causa. Nessuno sa come.

Thomas si chiudeva nella sua stanza, ore e ore. Ricordo che quando bussavi alla porta lui mandava un foglio di carta da sotto con scritto:
"Sto bene. Scendo per cena".

Quello che faceva li dentro lo sapevamo.

Piangeva. Doveva rimanere forte per tutti ma lui crollava in silenzio. Da solo.

E quando scendeva a cena trovava suo fratello ad aspettarlo, con il solito sorriso rassicurante.

Quando ci fermavamo a cena io e Grace ricordo che la tata era sul divano a fregarsene completamente e noi mangiavamo qualcosa di pronto che ci lasciava Sarah, la madre dei fratelli.

Da quando il padre aveva rovinato tutto, la famiglia era disgregata. Ma all'esterno sembravano sempre la solita famiglia felice, dovevano sembrarlo.

Una cosa è certa se uno di noi  rimane a terra gli altri lo aiutano a rialzarsi.

Siamo noi quattro dal principio.

Istintivamente lo abbraccio, lui però rimane rigido.

"Ci sarò anche io stasera, qualsiasi cosa succeda con tuo padre io-" non faccio in tempo a finire la frase che lui mi allontana,
"Lui non è mio padre. Ha messo solo gli spermatozoi facendo l'unica cosa che è in grado di fare."

Non mi guarda nemmeno in faccia. Le sue mani fredde coprono pienamente le mie spalle scheletriche, nascoste dalla felpa.

Ti prego togli le mani da lì.
Quanto avrei voluto dirlo. Quanto avrei voluto urlarlo al mondo ogni volta che mi toccavano.

Dopo qualche secondo ritorna in se. " Scusami. Non so che mi sia preso. Ho bisogno di stare un secondo da solo" esordisce lasciandomi un leggero bacio sulle labbra e allontanandosi.

Perchè è così complicato stare con te?

Non so come ho fatto ad innamorarmi di lui. Durante il suo anno all'estero ci sentivamo tutti i giorni. La prima cosa che faceva al mattino era chiamarmi.

Sarah ha sempre detto che mi sarei fidanzata con Thomas. In me rivedeva lei con il suo primo amore.

Il nostro primo bacio è stato all'aeroporto. Appena atterrato eravamo tutti e quattro lì, pronti ad accoglierlo.
Lui mi aveva detto che non sapeva bene che fare, non sapeva bene che cosa provava. Appena arrivato però, non ho resistito e mi sono fiondata su di lui.

———

Mi appoggio al lavandino del bagno.

Ma tra tutte le scuole proprio questa doveva avere degli specchi.

Il mio sguardo s'inchioda sul mio riflesso.
Il volto bianco e scavato, reso leggermente roseo grazie al blush, e gli occhi marroni contornati da occhiate marroni. Questo è quello che vedo come prima cosa.
Il resto del mio corpo è fortunatamente coperto dalla grande felpa e dai jeans larghi.

Sono i primi di settembre la maggior parte delle ragazze gira ancora con i top e pantaloni non troppo pesanti.
Le guardo e penso a quanto vorrei essere come loro. Vorrei riuscire a mettermi un top senza la paura di sguardi indiscreti.
Per me l'estate è un'inferno e le temperature alte di Miami non aiutano.

Scoppio in lacrime. Un pianto silenzioso che vale più di mille parole.

💨

Spazio autrice

Ciaooo

Eccoci qui con un nuovo capitolo e nuove informazioni.
L'approfondimento del carattere di Thomas
E iniziamo a capire Diane.

Se vi va stellinate

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