13. 𝐏𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨

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<<Sei incinta ! Dovevi dirmelo all'istante ! Che cavolo ti é passato per la testa ??>> si agita

<<Siamo andati via...Poi se né andato e mi é passato di mente...Ne sei sicura non sono ancora in tempo per prenderla ?>> scuote la testa passandosi una mano sul viso

<<Non funziona cosi Nicole, dobbiamo comprare un test di gravidanza all'istante>>.

<<Fai un bel respiro su, qualsiasi sia l'esito lo affronteremo insieme>> mi stringe la mano prima di girare il test

<<Piccola>> mi abbraccia <<Diventerò zia>> non riesco a realizzare, prendo fra le mani il test

<<Come posso tenerlo ? Non ho nemmeno idea di dove sia Zaccaria...Non lo conosco nemmeno, che stupida, che cosa ho fatto>> scoppio a piangere

<<Riuscirò a parlargli, lo diremo a Raul e lo farà ragionare vedrai...>> tutte parole inutili, non cambierà nulla...

<<Nicole !>> esclama al piano di sotto mentre dopo che Nora era andata ad aprirgli stavo tentanto di raggiungerli <<Vieni qui amore>> mi abbraccia triste

<<Come stai ? Che domande>> banalizza sentendosi stupido <<Tranquillo Ra, sto cercando di vederla in un altro modo>> annuisce deglutendo, sono certa voglia dirmi il contrario

<<Hai sentito...>> il suo viso comunica ancor prima che pronunci un solo suono <<Non so dov'è...É sparito anche dalla zona>> dice desolato facendomi scoraggiare

Tutte le sicurezze che mi ero costruita pensando che gli avesse parlato crollano portandomi in un mare di disperazione che creano le mie lacrime

<<Non piangere>> mi stringe a sé accompagnato da Nora.

<<Non credo dovresti dirglielo se dovesse ripresentarsi, aspetta che esca da solo dai guai, non ci vorrà molto conoscendolo>>

Non capisco come questo dovrebbe aiutarlo, sapere che aspetto suo figlio sono certa lo spaventerebbe ma...Non lo so nemmeno io

<<Pensa a stare tranquilla okay ? Io vengo a trovarti il più possibile va bene ?>> annuisco abbozzando un sorriso <<Sei forte piccolina>> ricambia il sorriso andando via.

Ho comprato assieme a Nora delle scarpette, e due body bianchi che ho messo sopra la cassettiera in camera mia

Nn so se lo dirò a mio padre non appena sarà tornato o aspetterò ancora, l'ultima volta che é stato qui ci ho litigato per le assenze a scuola, non credeva alla mia giustificazione dello star male.

<<Hai diciotto anni Nicole, sei risoluta e pronta per affrontare il discorso>> cerco di convincermi allo specchio restando un po' troppo a fissarmi riflessa, scoppio a piangere...Che speranza penso di avere ? Mi sono incasinata con le mie stesse mani

*Din Don*

Il campanello interrompe il mio piagnisteo costringendomi a scendere senza alcuna prospettiva

<<Chérie>> mi ci lancio fra le braccia quasi facendolo cadere <<Entriamo prima>> sorride portandomi dentro <<Mi manchi così tanto>> prende a baciarmi

<<Non immagini tu a me>> sussurro sconsolata <<Ho raggiunto un accordo che mi farà guadagnare tempo per un altra soluzione>> dice non troppo felice

<<Ovvero ?>> esita un attimo <<Durante i live spacceranno fra la folla>> questo basta a farmi passare ogni framento di gioia nel avverlo qui

<<Ma sei pazzo ?? Vuoi farti arrestare e non rivedermi mai più ?>> lo spingo <<Che altra soluzione ho ? Se non farò così se la prenderanno anche con te>>

Scuoto la testa delusa, come posso dirgli di aspettare un figlio da lui se le "soluzioni" che trova per la nostra vita sono queste ?

<<Non posso fare diversamente, credimi se avessi potuto lo avrei già fatto, voglio essere certo che almeno tu sia al sicuro>> mi viene da piangere

<<Ma...>> singhiozzo <<Ti avevo detto che avrei dovuto starti distante sin da subito, so di aver sbagliato>> le lacrime contagiano anche lui

<<Pensavo sarei riuscito a gestire la cosa e sbarazzarmene...Invece i bei finali non esistono per quelli come me>> mi appoggia il viso nell'incavo del collo mentre lo abbraccio.

<<Mangi con me prima di andare ?>> chiedo trovando un si come risposta, se pur le condizioni non siano le migliori sono contenta sia qui con me, sia tornato dimostrandomi che mi ama.

<<Ha un aspetto meraviglioso>> si complimenta <<Speriamo arrivi almeno a tre forchettate>> ironizzo fra me e me sapendo che sicuramente avrò la nausea, i primi mesi é normale

<<Non ti piace ?>> chiede non avendo capito la battuta <<Si, si, lascia stare parlavo fra me e me>> rispondo in imbarazzo

<<Raul lo hai sentito ?>> mi chiede <<Tu ?>> annuisce <<Prima di venire qui>> sicuramente mi avrà scritto ma per la compagnia di Zaccaria non ho ancora guardato il telefono

<<Ora capisco perché oggi non é venuto>> mi osserva confuso <<Perché viene qui tutti i giorni ?>> chiede con in tono infastidito forse fraintendendo...

𝐕𝐮𝐨𝐭𝐨 // 𝐁𝐚𝐛𝐲 𝐆𝐚𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora