Sapete, io non sono una di quelle ragazze che crede che per trovare la felicità bisogna sposarsi,fidanzarsi o avere dei figli. Ma ogni tanto bisogna ricredesi, ovviamente, per avere la felicità, una persona deve per prima cosa essere felice da sola...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
"È pieno di ragazze con gli ormoni a palla qui fuori" disse Fred rientrando nel camerino, "Lui è arrivato?" Chiese Megan, "Okay ho capito che è carino, ricco, famoso e tutto quello che dite voi, ma è una persona, lasciamolo stare per questa sera. Magari vuole passare solo una serata da ragazzo della sua età" i due mi guardarono scioccati e poi Fred rispose "Sta per arrivare, prima di andare a sedersi verrà qui a dare un saluto, Amy trattalo bene" mi canzonò "Si si, non preoccuparti" lo guardai mentre usciva dal camerino "Io sono sottopressione" spostai il mio sguardo dallo specchio a lei "Megan fai quello che hai sempre fatto, non è qui per portarti a Hollywood o non so dove" le risposi. Qualcuno bussò alla porta, "Fred entra" urlò Megan, ma nessuno entrò. "Dio odio i ragazzini che fanno gli scherzi" appoggiai non molto delicatamente i pennelli sul tavolino bianco e andai verso la porta, la aprí di sbotto. Ma davanti a me non trovai nè Fred, nè un ragazzino, ma un uomo piuttosto alto, aveva una camicia nero, pantaloni neri e credo dei mocassini. Megan si girò e appena vide il ragazzo corse vicino alla porta "Salve signor Maley, io sono Megan ed è davvero un piacere averla qui al nostro teatro!" Allungò la mano per presentarsi e lui gliela strinse " È un piacere anche per me conoscerla signorina Megan" le rispose lui con un sorriso, " E lei è...?" Chiese spostando lo sguardo ai miei occhi, guardai le sue iridi di ghiaccio e mi ci persi dentro per qualche secondo. "Io sono Amybeth" dissi, la mia voce era priva di emozioni. "È un piacere conoscerla Amybeth" continuava a guardarmi, non spostava lo sguardo, era fisso su di me. C'era un silenzio imbarazzante ma lui continuava a guardarmi e io non riuscivo a distogliere lo sguardo. "Possiamo darci del Tu?" disse improvvisamente Megan "Certamente Megan" rispose lui. "Amybeth hai un ragazzo?" continuò "No, tu?" gli risposi senza pensarci "No." Da quando avevamo incrociato lo sguardo, non ero riuscita a distoglierlo.
