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"Perché lo zaino tuo tintinna Jà?"

Jacopo sposta con evidente sforzo le spalline del suddetto oggetto per portarselo sul davanti, al contatto con lo stomaco.

Si sente uno zip e la cerniera si apre, rivelando alla ragazza scettica il contenuto prezioso.

"Tennent's!"

"Donna de poca fede che non sei artro Chì, nun me fa parlà."


"Ce porti i doni de lusso pe la festa tua, so commossa anzi."


"Seh,seh... A proposito ve porto a chi? Do sta er ragazzo tuo a quest'ora se po sapè?"


Chicca seduta sulle scale della piazza di Santa Maria in Trastevere, incrocia le braccia coperte da un giacchetto di jeans decorato con toppe delle sue band del cuore intorno al busto.

"L'urtima cosa che m'ha detto e che stava pe strada."

"E questo è successo quanno?"

"Alle quattro."

" 'E quattro so tre ore fa Chì."

"Eh, lo so."

"E non sei preoccupata manco 'n po'? Quello scarmanato gira in motorino."

"Macché! Manuel manco ce sarà partito ancora da casa."

Non lo guarda esattamente negli occhi mentre sbotta con quella confessione inaspettata.

Jacopo sa che in quanto amico di entrambi non può prendere posizione.

Giustificare agli occhi di lei il comportamento dell'amico o dargli addosso per quella mancanza di rispetto nei loro confronti.

Anche se, una parte di lui fatica a non buttarsi a capofitto sulla seconda opzione.

"Lo chiamo io."


Manuel risponde al secondo squillo.

"Oi Jacopè!"

Il tono elevato e noncurante con cui quelle parole arrivano alle orecchie del ragazzo lo gettano in uno stato di allerta misto a fastidio che non pensava potessero appartenergli.

"Ma stai a venì?"

Un sospiro lungo e teatrale colora gli istanti prima che la risposta del più grande prenda forma dall'altra parte del telefono.

"Come no! Dateme n'attimo che parcheggio e ve raggiungo!"

E con ciò detto la chiamata cessa all'istante.




"Boh Chì, chi lo capisce è bravo, sta tutto allegro, questo te lo dico io, s'è giocato quarche rotella a forza de smontà ogni tanto quelle dei motori dei compagni de classe vostra!"

"Allora...sta a venì ?"

Lei sorvola sulla sua battuta e il ragazzo quasi ci rimane male ma comprende anche il nervosismo tutt'altro che dissimulato della ragazza.

"Mo viene, rilassate."










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"Ecchive qua!"


Manuel si scaraventa tra le braccia aperte alla ricerca di una spiegazione di Jacopo.



L'appena arrivato l'abbraccia calorosamente e gli deposita due baci schioccanti sulle guance per di più.


Si china poi a infilare la mano tra i capelli di Chicca, li spettina e le da un bacio carico di trasporto mentre le mani le porta a carezzarle il volto.

Mercato rionale S. Giovanni di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora