„Fa tanto bene a ripensà a l'amore ne li momenti de malinconia: provi una specie di nun so che sia, come un piacere de sentì dolore."
[Trilussa - Sull'amore, sul dolore, sul piacere]
Al mondo si sa, dire parte di una verità non equivale affatto a vivere nella stessa, a capirsi nel profondo.
E dopo un mese speso a racimolare le cose che Chicca aveva sparso per casa sua e di sua madre, Manuel lo intende perfettamente.
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Quella mattina, iniziata come sempre troppo presto, il vento soffia come un dolce abbraccio sopra le teste dei quattro membri di quel club danneggiato e sregolato.
È il primo maggio e Simone si ritrova a sorseggiare un caffè con Chicca seduta vicino, sugli sgabelli posizionati dietro il bancone.
Il mondo è ancora deserto.
Il cuore di lei ci si rispecchia.
Quello del ragazzo da qualche settimana a quella parte sembra invece essersi riempito, di un liquido caldo che accudito con sapienza non sembra raffreddarsi.
Gli aveva detto subito quanto accaduto la sera del compleanno, suo e di Jacopo.
Manuel aveva lasciato tutti a bocca aperta.
Simone mentre quell'atto improvvisato prendeva luogo, al ragazzo più grande pensava intensamente, nonostante la mano stretta attorno alla sua spalla fosse di un altro.
Marco lo aveva portato a mangiare a Centocelle, a cena in un ristorante di amici di famiglia.
Già solo questo era stato straordinario.
Talmente il ragazzo che aveva di fronte era colmo di felicità di essere con lui in quel giorno speciale che l'eventualità che finisse sulle bocche di tutti il giorno dopo non lo aveva spaventato affatto.
Ed era stato per Simone inebriante divenire conscio di quella realtà.
Eppure.
Eppure nelle battute di Marco, taglienti, oneste, accompagnate da sorrisi immensi ed anche inattesi lui ci rivedeva solo Manuel.
Manuel che quando aspettavano il tram 8 per tornare a casa ed erano solo loro due se si accorgeva che l'altro aveva freddo, dovuto soprattutto alla stanchezza, perché Simone da sempre dorme male e poco, se lo stringeva addosso e gli sussurrava " 'A primavera 'n fiore lo vedi che te devi coprì 'n po' de più pure che comincia a fà più caldo de weekend in weekend?"
E Simone fingeva di dargli ascolto quando lui del freddo appena l'altro gli era stretto come in quei momenti al petto si dimenticava come fosse sempre stato frutto della sua immaginazione o un fortuito amico.
"Chicca avete ripreso a parlarvi almeno, è una buona cosa."
La ragazza gli stringe riconoscente la mano, si prende tutto il calore e l'affetto di quel ragazzo che ha dovuto mettere da parte il risentimento e la delusione già troppe volte per colpa sua.
"Sì, hai ragione tu. È inutile guardasse indietro, soprattutto se davanti a l'occhi armeno te c'hai na bella visione, no?"
La ragazza butta il bicchierino di cartone biodegradabile nel cestino che le è di fianco e indirizza la sua e l'altrui attenzione sul ragazzo che si trova ora a martoriarsi le dita delle mani appoggiate al bancone.
"Buongiorno amore."
Si sporge verso il ragazzo e Simone con dolcezza gli prende il viso tra le mani e lo bacia con cura, con il cuore che sospira perché sa di essere in pace nel compiere quei gesti quotidiani ma che a lui sono stati a lungo preclusi.
"Va be' va ve lascio alle zozzerie vostre."
"Buongiorno anche a te Chicca."
"Trattemelo bene a questo Marco!"
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Li vede.
Li vede sorridersi.
Li scorge in quella bolla d'intimità che a lungo ha creduto essere solo loro.
Dove bastava uno sguardo perché tutto il resto scomparisse.
Dove poteva dedicare a lui tutte le proprie attenzioni e dove sapeva di essere per lui il centro delle sue.
Manuel ha capito perché ha allontanato Chicca.
Lo sa perché anche settimane prima di quella rottura con lei non aveva più voluto ritrovarsi ad avere rapporti intimi.
Ogni volta che lui si era rifiutato di sfiorarla in quel senso si era rifugiato da lui, da Simone.
E il ragazzo sembrava percepire quel suo tacere, il motivo di quelle visite improvvise.
Ma non lo aveva mai costretto a motivare quel bisogno impellente che aveva di vederlo. Per minuti interi restavano in silenzio, guardandosi negli occhi, spegnendo il cervello, il battito dei loro cuori l'unico suono che scandiva il passare del tempo. Simone gli sorrideva per dargli tutta la forza di cui necessitava e poi Manuel timidamente cercava un suo abbraccio, un appiglio ed in lui quel porto sicuro lo trovava sempre, non lo lasciava mai alla deriva in acque oscure, fredde, amene.
Poi come il vento di quella mattina lui impetuoso spariva di nuovo, oltre la soglia di casa Balestra, troppo spaventato da quello stato di cose, da quel senso di protezione e amore che Simone sembrava infondergli senza fatica, cadendo a gocce perfette sulla sua anima.
Quante volte si può chiamare qualcosa non col suo nome ma con quello di coincidenza?
Possibile che fosse un caso il rifugiarsi sempre nelle braccia dell'amico quando nella sua relazione lui non faceva altro che affogarci?
Poi il giorno del compleanno di Simone nella testa di Manuel qualcosa aveva fatto click, un perfetto incanalarsi di intenti e impulsi.
Non correva da lui per essere cullato e fatto assopire da un disagio sconosciuto.
Simone era la ragione.
Era per Simone che Manuel con Chicca non poteva più unirsi a quel modo.
Dietro le sue palpebre ogni istante speso con lei a scoprirsi, toccarsi, imprimere parte di sé sulla pelle dell'altra, si faceva strada prepotente e forte l'immagine oscena quasi di due occhi neri e di una mascella squadrata, di un sorriso candido e di una risata soffusa.
Per lui era osceno perché non sapeva che farsene di quel richiamo fuori rotta. Non dovrebbe provare nulla del genere per un amico, un amico maschio.
Eppure nel suo privato il piacere aveva iniziato a sopraggiungere proprio in relazione di quel legame su cui si basava ogni suo sorriso, ogni suo attimo felice ed ogni momento spensierato.
Era schiavo di un desiderio che ormai si era convinto, macchiava solo lui.
Guardando in quel momento poi, Simone e Marco avviluppati in quell'intreccio amoroso, se una lente fosse stata posta sul suo cuore avrebbe ingrandito l'unica cosa che meglio lo colorava in quel momento, una gelosia senza diritto di parola.
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Mercato rionale S. Giovanni di Dio
FanfictionAu in cui Simone e Manuel si conoscono da bambini in un luogo che ha il sapore esotico di luoghi lontani ma che è casa.