CAPITOLO TREDICI

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"OVUNQUE SARAI"

La serata proseguì alla grande fra risate e festeggiamenti. Abbiamo riso, ballato e fatto gli scemi per tutta la sera. Claire ci aveva anche mandato una macchina fotografica per immortalare quanti più bei momenti possibili. Abbiamo fatto un centinaio di fotografie e gliene manderò senz'altro qualcuna. 

Una delle mie preferite è quella con le ragazze. Io mi sono messa al centro e loro al mio fianco abbracciandomi. Minho aveva fatto una delle sue solite battute e Newt aveva scattato la foto proprio nel momento in cui tutte stavamo ridendo, rendendo così la foto ancora più bella e spontanea. 

"Ok gente, è arrivato il momento del lancio del bouquet!"- gridò Sonya a gran voce

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"Ok gente, è arrivato il momento del lancio del bouquet!"- gridò Sonya a gran voce. Tutti esultarono entusiasti. Le mie damigelle si posizionarono dietro di me impazienti e pronte ad afferrare il bouquet che avrei lanciato. 

Afferrai il mazzo di fiori e mi posizionai di spalle davanti alle ragazze. Lo sollevai in alto, pronta a lanciarlo. Feci come per lasciarlo andare, ma invece di farlo, mi voltai e andai a consegnarlo nelle mani di Brenda. Le ragazze mi guardavano visibilmente confuse e la mia damigella d'onore lo era ancora di più. 

"Che significa?"- chiese lei perplessa. "Beh, la tradizione dice che colei che afferra il bouquet sarà la prossima a sposarsi, perciò...congratulazioni"- spiegai. "Mi dispiace, ma continuo a non capire"- ammise Brenda sempre più confusa. "Voltati stupida"- le dissi sorridendo. Lei obbedì e non appena si voltò la vidi portarsi una mano alla bocca per lo stupore. 

Thomas era in ginocchio dietro di lei con una piccola scatolina fra le mani. Il ragazzo afferrò la mano di Brenda e si schiarì la gola. "Lo sai, un giorno qualcuno mi ha chiesto perchè avevo scelto te fra tutte e che cosa avevi di così tanto speciale. Io ho risposto che eri come la neve: bella a prima vista, ma fredda al tatto. Ma più si tiene la neve, più questa comincia a cambiare...si scioglie nelle mani. E io lo sapevo. Sapevo che se ti avessi tenuta con me, le tue mura sarebbero crollate e tu ti saresti sciolta. Tu mi fai provare delle sensazioni che non ho mai provato con nessuna. Tu sei bella, simpatica, intelligente, gentile e per l'amor di Dio fermatemi qui perché altrimenti non finirei più l'elenco!". 

Brenda ridacchiò nel sentire quest'ultima affermazione. Thomas fece un respiro profondo e continuò il suo discorso. "Tu mi hai insegnato che amare non è solo guardarsi l'un l'altra, ma guardare insieme nella stessa direzione. Mi hai fatto capire che se due stanno insieme e non ridono come due scemi, allora non è una storia seria. Mi hai insegnato che amare, non è trovare la perfezione, ma imparare a perdonare e ad amare i difetti dell'altra persona. Le coppie perfette non esistono, ma esistono le coppie che sanno incastrarsi e quando da quell'incastro nasce l'amore, due persone diventano perfette l'una per l'altra...e tu sei perfetta per me, sia perchè ti amo, sia perchè amo l'effetto che mi fai...ma soprattutto amo noi. E non sogno più quello che non ho. Quello che sogno adesso è una vita insieme a te". 

Detto questo, Thomas aprì la scatolina rivelando il bellissimo anello che Claire aveva scelto per lui. Un piccolo diamante color azzurro oceano risplendeva in contrasto con la luce del sole. Era semplicemente stupendo! 

THE MAZE RUNNER STORY 3 - I CAN'T LIVE WITHOUT YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora